sabato 18 febbraio 2023

Recensione in anteprima: Il coraggio porta il tuo nome di Elisabetta Vona

Sognatori, la nostra Rebecca ci parla in anteprima del romanzo Il coraggio porta il tuo nome di Elisabetta Vona edito Triskell Edizioni, in uscita oggi. Pronti a scoprire tutti i dettagli?



Trama

Levi ha diciotto anni e non nutre alcun sogno per il futuro. Un oscuro episodio del suo passato lo ha portato a chiudersi in se stesso. La vita trascorre monotona nel paesino di montagna in cui vive, finché un giorno arriva a scuola un nuovo studente dai tratti orientali di nome Sifeng.
Levi si sente subito attratto dal ragazzo e prova a fare amicizia con lui. Le cose però non sono così facili: Sifeng è vittima di un paio di bulli e viene discriminato perché è cinese. Levi inoltre ha notato dei lividi sul suo corpo.
Tra problemi familiari e primi batticuori, la delicata storia di due adolescenti che trovano l’uno nell’altro il coraggio di vivere, crescere e amare.

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Il parere di Rebecca (prodotto fornito dalla Casa Editrice senza scopo di lucro)


Oggi vi parlo del romanzo Il coraggio porta il tuo nome di Elisabetta Vona.
Ciò che mi ha colpito della penna di questa autrice è la delicatezza con cui tratta determinati argomenti, con cui accarezza i sentimenti.
Levi è uno studente carente e svogliato, che i genitori privano del suo sogno di allenarsi nel nuoto per le nazionali, per indurlo a concentrarsi sullo studio e recuperare. Solo che, mentre i genitori gli strappano via un sogno, Levi ricomincia a sognare.

"Lui faceva parte di quel gruppo di persone che avrebbe fatto di tutto per realizzare il suo sogno. Quindi io volevo farlo per lui, rendere la sua illusione realtà."

Un cuore che ha smesso di battere può imparare a farlo di nuovo?


"Volevo solo nuotare, perché quello era l’unico momento in cui non sentivo il mio corpo pesante."

Quando conosce e difende Sifeng la vita di Levi cambia. E incomincia un parallelo fra passato e presente, fatto di dubbi, incertezze, paura di commettere gli stessi errori. Sia Sifeng che Levi sono infatti ingabbiati nel passato, per motivi molto diversi. Il primo è schiavo di qualcosa di più grande di lui che subisce senza ribellarsi, il secondo annega in ricordi con i quali non riesce a scendere a compromessi.

"«Allora il mio sogno è stare con te,» dissi, dandogli un altro bacio a stampo, «per sempre.»"

E quando il cuore di Sifeng e quello di Levi si incontrano e legano, ogni cosa cambia. Solo che è difficile fuggire sia dal passato che dal presente e liberarsi di ogni timore, di ogni catena.

"Mi resi conto che era quello il motivo per il quale sentivo il bisogno di parlargli ancora: stavo cercando quel luccichio nei suoi occhi, quello che non vedevo da anni. Quegli occhi mi ricordavano tanto i suoi. «Il cielo grigio mi riempie il cuore,» disse, quasi in un sussurro."

Sifeng è il coraggio che Levi non ha e Levi forse rappresenta un motivo, per l'altro, per sorridere e non lasciarsi soverchiare dalla realtà in cui vive.

"I suoi occhi a mandorla erano coperti dai lunghi capelli scuri, così, d’impulso, allungai la mano sulla sua fronte e portai la frangia all’indietro. Mi sembrò di aver intravisto l’intero universo nei suoi occhi."

I due personaggi sono ben strutturati, molto dolci, a tratti quasi ingenui.

"Sorrise. Il suo sguardo tornò a risplendere e io tornai di nuovo a respirare. La luce magica che emanavano i suoi occhi riuscì a illuminare l’oscurità in cui vivevo, ed ebbi come l’impressione che anche per lui fosse così."

Sebbene all'inizio Sifeng sembri quello più debole dei due, in realtà si dimostra essere tutto l'opposto. Ho trovato nella sua giovane età una maturità che forse a Levi manca, pur essendo più grande.

"«Ti sembro triste e solo in questo momento?» «No, adesso no,» replicai sinceramente. «Sai perché non sono triste e solo adesso?»"

La storia è un alternarsi di passato e presente che sono ben integrati, per cui si riesce a seguire con facilità.
La ricerca della pace, della felicità, dell'accettazione sono tra i temi che si rincorrono fra le righe di questo romanzo delicato.

"Mio padre non sarebbe mai stato felice, neanche dopo un milione di anni. Neanche dopo un’apocalisse. Neanche se mi fossi messo in ginocchio davanti a lui, pregandolo di accettarmi per ciò che ero veramente. Ma poi, perché desideravo il suo consenso? Perché bramavo la sua comprensione?"

L'amore poi, lieve, dolce, è il terzo protagonista. Un amore che si ha paura a guardare in faccia, a riconoscere, un sentimento forte e che rende vulnerabili. Un sentimento così bello che il solo pensiero di non averlo più diventa soffocante.

"«È perché ti ho preso per mano.» Silenzio. Sentivo solo il suo respiro e il rumore della pioggia che picchiettava tranquilla sulla finestra. «Che intendi?» «Sei tu il mio coraggio.» "

"Se non iniziavi ufficialmente qualcosa, quel qualcosa non poteva ufficialmente finire."

L'unica pecca a mio avviso sono le tante spiegazioni. Ho trovato delle parti in cui ci si dilunga in dettagli che ti fanno perdere il fulcro del discorso. A volte le informazioni vengono snocciolate come se fosse necessario illustrarle e magari avrebbero potuto essere integrate nel testo in maniera più naturale, in modo che non si avesse l'impressione di leggere una spiegazione per l'appunto.
Detto ciò, il romanzo merita sicuramente. 

Votazione: 4 stelle!

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