giovedì 8 aprile 2021

Review Party: La Ruota d'Argento di Dama Berkana

 
Sognatori, oggi il blog partecipa al Review Party del romanzo di Dama Berkana, La Ruota d'Argento. La  nostra Sonia Gi l'ha letto e recensito per noi. Vediamo insieme dettagli e opinione.
 



Trama

Ogni anno, per tre notti, fenomeni inspiegabili avvengono nella mitica terra di Iperborea. Re Ailim sente che qualcosa nella foresta di Aramo lo sta chiamando e attende la sua venuta. Il suo Primo Cavaliere Cahal, al contrario, non si lascia suggestionare. Eppure, nessuno dei due sospetta che la terribile minaccia degli Oscuri sta per abbattersi su di loro e che solo restando uniti potranno fermarla. Ciò che si cela dietro le magiche notti del mese di Samon cambierà per sempre non solo le loro vite, ma quelle dell’intero Cosmo.

Personaggi leggendari, divinità mitologiche e suggestive atmosfere del mondo celtico tessono la tela de “La Ruota d’Argento”.
Un’avventura mozzafiato si palesa all’orizzonte, ma solo chi avrà il coraggio di compiere il proprio destino toccherà le stelle.

Link per l'acquisto: https://amzn.to/38S4JOr


Il parere di Sonia Gi (prodotto acquistato)


“La Ruota D’argento muore e rinasce

 eternamente nel cielo”

 

Cari Sognatori, per noi amanti del fantasy leggere “La ruota d’argento” è come tornare a casa: una meravigliosa e misteriosa foresta, un castello col suo buon sovrano, un fedele e indomito primo cavaliere, Druidi, Creature Nascoste, un’Isola leggendaria… il tutto avvolto da magia e atmosfere celtiche.

La copertina l’ho trovata semplicemente stupenda, da sola riesce a racchiudere lo spirito del libro, cattura l’occhio e in compagnia di un magnifico Cervo dagli occhi dorati ci introduce, attraverso la Foresta di Aramo, in questo mondo fantastico diviso fra ciò che si vede e ciò che è nascosto “oltre il velo”.

Attenzione a non sottovalutare questo testo: la lettura inizialmente non è facilissima, specie se si è digiuni di mitologia Celtica (terminologie, festività, tradizioni, culto, ecc) per cui che non ci si aspetti di finirlo in un sol boccone perché richiede un minimo di attenzione per essere ben compreso e di conseguenza apprezzato. In questo ci viene in soccorso l’abilità stilistica dell’autrice che con la sua scrittura fluida e gradevole ci aiuta a districarci fra Divinità, miti e personaggi invogliandoci a girare pagina dopo pagina.

I personaggi principali Ailim e Cahal e il perfido Druido Draucus sono magnificamente caratterizzati, per ognuno di loro c’è una story line ben studiata che non lascia nulla al caso e che li dipinge magnificamente lasciandone apprezzare pregi e difetti.

Solitamente il cattivo della situazione è facile da detestare, in questo caso invece per me è diverso, non riesco a non pensare a quanto le persone che lo hanno circondato da ragazzino abbiano influito negativamente portandolo a essere quel concentrato di odio e oscurità che abbiamo conosciuto. Chi è dunque il vero cattivo, chi è da biasimare veramente, siamo sicuri che sia proprio solo lui?

Ognuno saprà darsi una risposta.

“Forse un po’ d’affetto,

 di comprensione o di supporto

 sarebbero bastati per mettere a tacere quei sussurri malefici,

 ma Draucus

 non aveva ricevuto nemmeno un briciolo d’amore in tutta la sua vita.

Nemmeno da suo padre”.

 

Ailim e Cahal sono molto diversi fra loro: uno spericolato e curioso, l’altro attento e cauto, insieme costituiscono un duo che si completa e supporta nelle avversità che la vita gli offre fin dalla tenera età e quando a un certo punto le loro strade si dividono tragicamente ha inizio un percorso di crescita personale che si evolve su due piani diversi (uno terreno e uno spirituale) con l’evolversi della storia.

Dietro a questo lavoro c’è un immenso studio da parte dell’autrice e una grandissima conoscenza del mondo Celtico e delle sue tradizioni (uno dei primi libri che ho letto da ragazzina è stato Le nebbie di Avalon e in alcuni passaggi ho avvertito le stesse intense sensazioni).

In questa lotta fra bene e male, fra buio e oscurità c’è un intero mondo da scoprire e in ultimo voglio dedicare un pensiero speciale alla mia adorata Marvina (quando leggerete capirete come un piccolo personaggio secondario possa simpaticamente rubare la scena ai protagonisti).

Concludo con una frase che mi è rimasta nel cuore:

“Il buio non deve essere eliminato,

 ma deve esistere in armonia ed equilibrio con la luce.

Nessuno dei due sopravvivrebbe senza l’altro”

 

Consigliato ai veri amanti del genere a cui piacciono le letture ricche di approfondimenti e studio.

 

Valutazione: 5 stelle.

Nessun commento:

Posta un commento