Quando a Severine Kassel viene chiesta una perizia su alcune preziose perle bizantine appena prestate al British Museum, lei accetta senza esitazione: dopotutto è un’esperta di gioielli antichi ed è perfettamente in grado di svolgere un lavoro del genere.
Ma non appena Severine si trova davanti le perle, il suo passato ritorna con violenza. Quelle perle appartengono alla sua famiglia e si portano dietro ricordi che lei ha cercato di dimenticare per oltre vent’anni.
La rivelazione di Severine dà vita a una ricerca frenetica dell’ex soldato nazista, Ruda Mayek: colui che le ha sconvolto la vita. Con l’aiuto di un agente del Mossad in pensione, Severine è disposta a tutto per rintracciare Ruda.
Ma l’avvocato che si occupa del prestito delle perle, l’unica persona in grado di aiutarli, è vincolato dal segreto professionale. Mentre Severine segue le tracce di Mayek, tutte le sue certezze vanno in frantumi. Forse i segreti che ha custodito per tanti anni stanno per essere rivelati.
Leggere un libro che racconta una tragedia immensa come quella della guerra e dell'olocausto è sempre una prova per l'anima. Perché noi lettori siamo così, almeno io mi riconosco nella categoria di persone che cercano nei libri spensieratezza, gioia, tutto ciò che ci dia sollievo e ci regali la serenità di cui magari non disponiamo nella nostra vita quotidiana.
Eppure, ci sono storie che travolgono per la loro durezza e incantano per la loro profondità. È il caso de "La ladra di perle", edito Newton Compton, un romanzo ambientato vent'anni dopo la fine della Seconda guerra mondiale, che ripercorre le sofferenze di una giovane donna ebrea scampata alla tragedia che ha distrutto la sua famiglia. Severine, però, non è più la stessa. Fuori è una donna elegante, raffinata, esperta del settore museale in cui lavora come consulente; dentro è dilaniata dal desiderio di vendetta verso l'uomo che le ha distrutto la vita. Un vecchio gioiello unico nel suo genere che riaffiora dal passato, un incontro inaspettato con un uomo che comprende a pieno l'animo sconvolto della protagonista daranno il via a una vicenda che ha l'amaro e insieme deciso sapore della vendetta. Ruda Mayek è il nazista che non ha ancora pagato per i suoi crimini, l'uomo che ha portato via a Severine quanto di più prezioso avesse, incluso il gioiello dall'inestimabile valore, la cui comparsa è proprio un'esca per far uscire allo scoperto una ragazza sospettata di essere sopravvissuta.
Il romanzo assume i contorni di una vicenda di spionaggio, con l'intervento di Daniel, agente segreto in pensione, e di Edward, avvocato londinese che scava nel passato della famiglia di Severine trovando incredibili segreti. Una storia a tinte forti, che non ci risparmia ricordi della peggiore violenza subita dalla protagonista, ma che racconta la vicenda di chi ha saputo tornare in piedi, prima per rabbia, poi per amore. Severine, durante la chiusura di questo capitolo della sua vita, incontra un uomo che abbatte ogni difesa e le ricorda che l'amore può essere un motivo valido per vivere di nuovo, a pieno, per lasciarsi travolgere.
Ho adorato questo romanzo, soprattutto per la trama complessa e ricchissima che l'autrice ha costruito con magistrale sapienza. Si nota uno studio approfondito della situazione storica, del contesto geo-politico, ma allo stesso tempo un approfondimento psicologico che pone al centro una donna che ha visto il lato peggiore dell'essere umano. Ho amato il ritmo incalzante, la ricostruzione dei fatti che dona un nuovo punto di vista a Severine e, ovviamente, ho amato anche questa giovanissima storia d'amore la quale, pur restando ai margini, riporta la luce in una vicenda estremamente cupa.
Avrei forse dato più spazio alla nascita del sentimento d'amore, ma la scelta dell'autrice trova un senso perfetto nella cornice in cui è stata inserita, che è quella di un doloroso ricordo al quale Severine deve mettere la parola fine, in un modo o nell'altro. Una lettura amara che vi farà versare lacrime, anche se conosciamo ciò che è stato non siamo mai pronti fino in fondo a conoscerne una nuova pagina. Ogni volta è un colpo allo stomaco che ci lascia un po' increduli, molto doloranti e talvolta rabbiosi, esattamente come la nostra protagonista.
Ho chiuso l'ebook così, in un silenzio colmo di riflessione, con la mente pesante per le immagini forti che l'autrice ha dipinto e con un sospiro per il lieto fine che ci restituisce la speranza, nella consapevolezza che anche le pagine future della nostra vita meritano una possibilità.
Valutazione: cinque stelle!
Nessun commento:
Posta un commento