mercoledì 10 marzo 2021

Recensione: Mi sposo a Las Vegas di Jana Aston (Vegas Billionaires Vol. 2)

Sognatori, la nostra Lisa ci parla oggi del romanzo di Jana Aston, Mi sposo a Las Vegas, secondo volume della Vegas Billionaires Series edito Newton Compton Editori. Scopriamo insieme tutti i dettagli.



Trama

Sposare uno sconosciuto è la prima cosa da non fare a Las Vegas, ma l’ho fatta lo stesso.
Tutta la serata è stata una mia idea. Sono stata io a suggerire una notte di follie. E invece mi sono svegliata con un anello al dito e Vince Rossi nel letto. Non l'avrei mai detto, ma Vince è completamente diverso da come mi aspettavo, ed è tutto quello di cui avevo bisogno. Mi sono ritrovata a innamorarmi perdutamente del mio marito accidentale, e l’idea di sciogliere il vincolo è l’ultima cosa che voglio. Voglio che sia per sempre. Che importa se ci conosciamo appena? Statisticamente parlando, abbiamo le stesse probabilità di successo di chiunque altro. Almeno finché i documenti per l’annullamento non hanno bussato alla mia porta.

 

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Il parere di Lisa (prodotto fornito dalla Casa Editrice senza scopo di lucro)

 

Amiche sognatrici, oggi vi voglio portare a Las Vegas a conoscere Payton e Vince.

Ho già avuto occasione di leggere i libri di Jana Aston, mi erano piaciuti, ma sinceramente su questo sono stata molto combattuta!

Payton è giovane, si è appena laureata e lavora come organizzatrice di eventi in un hotel di Las Vegas. È una ragazza particolare, spiritosa, simpatica, molto sarcastica, ma a volte rasenta un po' la follia, ed è per questo che nelle pagine iniziali del libro non mi piaceva granché!

In un primo momento, tutto quello che succede viene messo in moto dalla sua ostinazione, dai suoi monologhi interiori simpatici sicuramente, ma quasi cercando di prevaricare gli altri.

Vince, il nostro protagonista maschile, rimane molto più defilato e in un primo momento succube di questa ragazzina che si ostina a tallonarlo, o almeno, questa è la mia impressione.

La storia viene raccontata dalla voce di Payton, con uno stile fresco e frizzante. La scrittura è molto scorrevole, i dialoghi ironici e simpatici.

 

Sabato decido che basta piangersi addosso. Quando è troppo, è troppo. Chi non risica non rosica. Ok, va bene, non decido proprio niente, perché devo andare a lavorare.

 

Essendoci solo Payton che ci racconta la trama, abbiamo un quadro molto preciso e ben caratterizzato di lei. Vince purtroppo da questa situazione ne esce penalizzato, anche perché non parla molto di sé, rimane un po' in ombra.

Payton ha il terrore delle relazioni, non ha avuto un buon esempio con i suoi genitori, Vince è anche più grande di lei e questo la porta a pensare di non essere abbastanza per lui. Di contro, però, il nostro protagonista non si sbilancia, sembra quasi non prenda posizione.

Sicuramente tra i due l'attrazione è molto forte, palpabile e anche il loro feeling, che cresce spontaneamente fino a diventare amore vero e proprio.

 

«Ti svelerò un segreto, Payton». «Quale?»«Non ero così ubriaco». «No?»«Ero abbastanza sobrio da sapere quello che stavo facendo, e abbastanza ubriaco da non preoccuparmene. Ero affascinato da te, e sì, è stato il più irresponsabile e insolito gesto che abbia mai fatto in vita mia, ma fanculo, volevo vedere dove avrebbe portato tutto questo».

 

 

Molto humor e un bel po' di tensione sessuale sono ben mixati, aiutati anche da alcuni personaggi secondari che sono ben integrati con i nostri protagonisti.

Ho apprezzato il libro, ma in tutta onestà non mi ha convinto completamente.

Se cercate un libro leggero e un po' sopra le righe, questo è il libro che fa per voi.

 

Valutazione: 3 stelle!

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