Sognatori, oggi il blog partecipa al Review Party del romanzo di K.A. Fox, La figlia del diavolo edito Dunwich Edizioni. La nostra Sonia Gi l'ha letto e recensito per noi. Vediamo insieme dettagli e opinione.
Trama
Delaney Murphy ha sempre saputo di essere la figlia del diavolo. E
sebbene il titolo stesso sia un peso, non si sarebbe mai aspettata di
ereditare le capacità infernali del padre. Quando la sua magia appena
rivelata inizia ad avvelenare le persone più vicine a lei, Laney deve
compiere una scelta. Per proteggere il mondo dalle sue abilità si
allontana da tutti quelli che ama e si costruisce una nuova vita da
sola, in un posto dove può controllare l’impulso di cedere alla magia
che vive dentro di lei.
Ma quando riconosce uno schema in una serie
di omicidi, Laney si lascia alle spalle la sua esistenza pacifica e
isolata, e si mette a caccia dell’assassino, scatenando una minaccia che
non avrebbe mai ritenuto possibile. Affrontare questo spettro potrebbe
spingerla a cedere alle tentazioni e trasformarla nella stessa cosa che
teme di più. Userà la sua magia per fare la cosa giusta, anche se
dovesse significare ferire le persone che ama?
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Il parere di Sonia Gi (prodotto fornito dalla Casa Editrice senza scopo di lucro)
Cari Sognatori, “La Figlia del Diavolo - la legge di Murphy” è un romanzo scritto da K.A. Fox, un’autrice statunitense che non conoscevo ma che ho apprezzato fin dalle prime righe in particolar modo per la sua scrittura piacevolmente semplice, con la quale descrive riccamente ogni scena senza però dilungarsi troppo, dando l’occasione al lettore di immergersi pienamente nella vicenda senza noiosi rallentamenti.
Questo è il primo libro della serie Urban Fantasy che, come suggerisce il titolo, ha come protagonista la figlia del Diavolo… un Diavolo che esce dai soliti schemi, molto umanizzato: niente gironi infernali, forcone, fiamme, ma un Padre che adora sua figlia per la quale ha messo sottochiave il proprio lato malvagio senza rinunciare però a usare il suo potere per proteggerla da ogni insidia.
“Si posizionò dietro di me,
braccia forti che mi avvolgevano e mi tiravano a sé,
stringendomi contro il suo cuore.
Il profumo di zolfo mi punse il naso anche se in qualche modo mi era di conforto.
Poi fece un passo indietro e cademmo,
insieme,
all’inferno”
Delaney sa bene chi è e che cosa i propri poteri, ereditati dal padre, possono provocare se non controllati perciò, pur decidendo di isolarsi dal mondo per proteggerlo da se stessa, decide di usarli per aiutare il prossimo, combattendo proprio le creature demoniache che in un lontano passato furono create dal Padre attirando su di sé una pericolosa forza malvagia che mette a rischio non solo la sua vita ma la stabilità degli inferi. Da questa descrizione potrebbe apparire come un’eroina forte e determinata, ma in realtà è molto fragile e insicura e vive nella costante preoccupazione di fare del male al prossimo.
Nella bolla di solitudine di Delaney costruita da Delaney fanno la loro comparsa tre co-protagonisti: Call, misterioso e affascinate guerriero chiamato dal Diavolo a protezione della propria bambina;
Torrent, un poliziotto che indaga su una serie di omicidi che si ritrova legato a Delaney e il mio preferito, Alce, di cui potrei parlarvi per tutta la recensione ma che mi limito a presentare dicendovi che è un meraviglioso, cuccioloso e spietato Mastino Infernale “adottato” da Delaney.
Tutti i personaggi sono stati magnificamente caratterizzati, tutti hanno sfumature uniche che li rendono affascinanti ma, se in questo primo romanzo abbiamo imparato a conoscere la protagonista femminile e il mio amato Mastino, molto resta ancora da svelare su Call e soprattutto sul ruolo che avrà Torrent (che è rimasto molto in ombra).
“Non ti rendi conto di quanto sei sola
finché qualcuno non ti costringe a stare in compagnia,
e allora capisci che non vuoi tornare sola.
Anche se è inevitabile,
e alla fine dovrai dire addio a qualcuno”
L’ambientazione scelta è la mia preferita: il classico chiuso villaggio americano dove tutti si conoscono, tutti sanno tutto di tutti, e tutti si uniscono nel momento del bisogno.
La magia scorre fra le pagine senza mai diventare eccessiva e l’impossibile viene descritto così bene da rientrare quasi nella normalità.
La battaglia è stata emozionante, il ritmo incalzante mi ha trasferito l’adrenalina della protagonista quindi direi: missione compiuta.
Questo è un romanzo che consiglio caldamente agli amanti del genere, non certamente a chi cerca sfumature horror o a chi ama scoprire tutto e subito (infatti nel finale ancora non sappiamo chi sia il vero antagonista da combattere).
Valutazione: 5 stelle!
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