martedì 26 maggio 2020

Recensione: Fighting solitude – Incontro con la solitudine di Aly Martinez (On the ropes Vol. 3)

Sognatori, la nostra Meg ci parla oggi di Fighting solitude – Incontro con la solitudine, terzo volume della On the ropes Series di Aly Martinez edito Triskell Edizioni. Vediamo insieme che cosa ne pensa.



Trama

Ero nato per lottare. Abbandonato dai miei genitori, ho passato la vita a forgiare il mio cammino, un cammino guidato dai pugni e lastricato di dolore. Intoccabile sul ring, ho distrutto chiunque mi trovassi davanti, ma le mie vittorie si limitavano a quello. Fuori dalle corde continuavo a deludere le persone che mi amavano. Inclusa la mia migliore amica, Liv James, l’unica che avrei protetto a costo della vita. Anche se non la meritavo, Liv non ha mai smesso di credere in me. Non si è mai arresa. Non ha mai mollato. Dopotutto, lei capiva ciò che avevo perso, perché lo aveva perso anche lei.
Liv era tutto per me, ma non era mai stata davvero mia. Ma le cose sarebbero cambiate.
Avevo perso il mio primo amore, ma mi rifiutavo di perdere la mia anima gemella. Ora sto per affrontare una delle battaglie più difficili della mia vita. Sto lottando per diventare l’uomo che lei merita. Sto lottando contro la solitudine dei nostri passati. Sto lottando per lei.

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Il parere di Meg (prodotto acquistato)

Ed eccoci all’ultimo capitolo della storia dei fratelli Page, pugili professionisti ma dall’animo tormentato.

Quarry e Liv si conoscono fin da piccoli e fin da piccoli hanno subito quella connessione che sarà poi un amore fortissimo: solo alla fine del libro, infatti, scopriamo che a tredici anni Quarry aveva già chiesto la mano di Liv a suo padre.

Ma la vita dei fratelli Page non è lineare e prima che i due riescano a vivere “Ogni.Singolo.Giorno” il loro amore passeranno più di dieci anni. Come per il fratello Till, anche Quarry è destinato a perdere l’udito e questo lo legherà ancora di più a Liv.

In tutti gli anni in cui crescono, Liv sceglie di stare da parte, poichè “Q” si innamora di una ragazza, Mia, conosciuta alla scuola per non udenti; e anche se lei morirà per un male incurabile dopo pochi anni, Liv terrà nascosto il suo amore perché lo vive quasi come un tradimento.

Come per le altre storie dei fratelli Page, l’arco temporale in cui si sviluppano del tutto copre quasi un ventennio, epilogo incluso: ma la storia di Quarry è tutta su di lui, sulla sua elaborazione della rabbia, del lutto per Mia, della sua determinazione nel convincere Liv del suo amore.

 

“Non riuscivo più a digerire quei momenti. Erano acido per la mia anima, e mi divoravano in segreto dall’interno. A differenza di Liv non stavo facendo un lavoro così stellare nel nascondere i miei problemi…….

Non riuscivo a smettere di pensare a lei. Non riuscivo neanche a trovare un modo per riaverla. Senza di lei per la prima volta, ero davvero intrappolato nella solitudine della mia mente…….da solo.”

 

“Q’ un personaggio forte, quasi al limite dell’insopportabile ma che al tempo stesso attira il lettore, poiché dietro quell’arroganza venata di strafottenza si nasconde un uomo capace di un amore infinito.

Delle tre donne dei fratelli Page Liv è quella che mi è piaciuta di più: è forte e determinata, ma anche disposta a mettersi da parte sempre per amore di “Q”, così come a lottare al suo fianco.

Ritroviamo anche gli altri fratelli e tutti i personaggi dei romanzi precedenti, ma anche se non abbiamo letto i due capitoli, le loro storie cono inserite con un filo narrativo molto chiaro. Il mondo della boxe è, infatti, la linea conduttrice della storia dei fratelli Page e per loro rappresenta, oltre che la salvezza da un destino tragico di violenza e morte, anche una famiglia sempre presente.

Molto “calde” e coinvolgenti anche le scene d’amore, la traduzione è perfettamente in linea e non cade in espressioni surreali, come purtroppo sto leggendo sempre più spesso in altre pubblicazioni di varie C.E. .

Da segnalare infine che questa trilogia è uscita in meno di un anno e per noi lettori è davvero un regalo perché, specie con storie così approfondite, si rischia di lasciar perdere l’autore quando l’attesa diventa infinita (a meno che non siete anche lettore in lingua come me……..), quindi grazie Triskell Ed.!


Valutazione: Cinque stelle per un romanzo non sulla boxe ma su un amore che sa aspettare.

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