TITOLO: Il Respiro del Tempo
AUTORE: Alessia Litta
GENERE: mistery/romance (con elementi gotici)
USCITA: 26 Maggio 2020
DISPONIBILITÀ: ebook e cartaceo su Amazon
PREZZO EBOOK: 1,99€ (prezzo lancio 0,99€)
SINOSSI
Novembre 2015.
Dopo
otto mesi lontana, Delphine Bright è tornata in Bretagna. Ma non è
felice. Non ha dimenticato quello che è successo la notte maledetta del
suo compleanno – notte in cui si è ritrovata a perdere tutto – e non
riesce a riabituarsi alla vita al maniero Laouenan.
L’occasione
per allontanarsi di nuovo arriva quando il suo amico Geoffrey la invita
al castello Sorzeauc nella foresta di Paimpont. Per Delphine è la
soluzione perfetta. Ma non ha fatto i conti con suo padre Francis che,
inaspettatamente contrario, assume a sua insaputa un uomo perché la
scorti.
Eric
Kerouen ha perso tutti i contatti con la famiglia Laouenan dopo i fatti
di otto mesi prima, e non si aspetta certo che Francis Bright si
rifaccia vivo all’improvviso con la più improbabile delle proposte:
accompagnare sua figlia Delphine al castello Sorzeauc e proteggerla.
Né Delphine né Eric vorrebbero accettare una situazione del genere. Eppure non hanno scelta.
Delphine è in pericolo e una nuova minaccia sembra arrivare dal passato Laouenan.
(NOTA:
non è necessaria la lettura di Vento di Kornog per seguire “Il Respiro
del Tempo”, benché quest’ultimo ne sia lo spin-off e ne segua gli
eventi.)
BIOGRAFIA
Alessia Litta nasce a Roma. Nel 2006 si trasferisce in Germania e alla fine del 2008 nel sud della Francia, dove vive tuttora.
Oltre
alla scrittura e alla lettura, ha la passione per la fotografia e la
pittura. Le piace camminare nella natura e, se potesse, riempirebbe la
propria casa di cani e gatti.
Come
autrice self ha pubblicato “Vento di Kornog” nel 2015, “Il Sussurro del
Lago” nel 2016, “Così come sei” nel 2018, e “Vite sospese” nel 2019.
CITAZIONI
[Delphine] Spostò gli occhi verso est, seguendo la linea immaginaria che conduceva al maniero Laouenan.
Non era rimasto che dolore. E solitudine. Tutto era stato rovinato in una notte.
Come
avrebbe potuto tornare a vivere tra quelle mura? Come avrebbe potuto
riprendere la vita di un tempo, sapendo cosa era stato nascosto lì
dentro?
***
Lo
sconosciuto era in piedi davanti alla finestra, le mani dietro la
schiena in un atteggiamento quasi marziale, lo sguardo rivolto verso
l’esterno, e le dava le spalle. […]
Era
dal giorno del suo compleanno che non vedeva Eric Kerouen, eppure lo
riconobbe subito. Capelli scuri, lineamenti scolpiti nel marmo, occhi
grigi che ricordava affabulatori, e che in quel momento invece erano
offuscati da una luce grave. Era stata lei a invitarlo quel giorno,
rendendolo così testimone di quella serata maledetta.
***
[Eric]
Rialzò gli occhi e Delphine si chiese come diavolo ci riuscisse. Come
riusciva a infondere al suo sguardo quella nota di ironia e seduzione?
Lo aveva visto anche il giorno in cui si erano conosciuti al maniero, e
poi la sera del suo compleanno. Quando Eric sorrideva anche il ghiaccio
poteva sciogliersi.
***
[Delphine]
Si guardò attorno nella stanza vuota e silenziosa, ancora incerta su
cosa l’avesse svegliata, ma non c’era niente e nessuno ovviamente. […]
Corrugò la fronte. Cos’era stato? Cos’era stata quella sensazione sgradevole?
Fece per tornare a letto quando un nuovo refolo d’aria gelida l’investì e un sussurro umido le alitò nell’orecchio.
Perché sei qui?
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