Buongiorno sognatori, altra nuova intervista nel blog. Stavolta tocca a Vera Demes. Scopriamo di più su di lei.
Se potessi tornare indietro nel tempo e cambiare qualcosa, cosa cambieresti?
Penso
che non cambierei nulla. Forse dedicherei un po' meno del mio tempo al
lavoro. Adesso ho ridotto i tempi ma negli anni passati ho viaggiato
molto e si può dire che non avessi mai tempo per me... per cui se
dovessi cambiare qualcosa penso che dedicherei un po' di tempo in più a
me, alla mia famiglia e ovviamente alla scrittura.
Qual è il primo libro che hai scritto e quando hai iniziato a scriverlo?
Il
primo libro che ho scritto è stato un romanzo storico. Avevo undici o
dodici anni... Il primo romanzo pubblicato su Amazon nel 2014 è stato LA
NEBBIA, LE TORTE IL RICORDO. In realtà lo avevo scritto nel 2002 e poi
rivisto ed editato fino alla pubblicazione vera e propria.
Quando scrivi preferisci il silenzio oppure ascolti musica?
Di
solito ascolto musica che poi diventa la playlist dei miei romanzi. Per
me è fondamentale avere un sottofondo musicale. Lo facevo anche al
liceo e all'università. Studiavo con la musica a palla e i miei genitori
si arrabbiavano regolarmente... Qui ci sono tutte le playlist associate ai miei romanzi https://open.spotify.com/user/21kd5gq2huf2kozg3cqsoi6oa...
Come nasce la tua passione?
Nasce
da quando ho iniziato a tenere una penna in mano. Mentre mia sorella e
le sue amiche tenevano un diario io scrivevo racconti e poi romanzi. Ho
cartelle piene di scritti, bozze, veri e propri romanzi con intrecci
rocamboleschi scritti a partire dai sei anni. Io dico sempre che vivo
per scrivere e scrivo per non morire.
Qual è stata per te la cosa più difficile da fare prima di poter pubblicare?
Credo
che sia stato convincermi che quello che avevo scritto potesse
interessare qualcuno. Se ci avessi riflettuto sopra a lungo forse non
avrei mai pubblicato ma sono una tipa impulsiva e così, dopo aver
scoperto KDP di Amazon, mi sono buttata. È stato strano accorgersi che
qualcuno leggeva le mie storie e mostrava anche apprezzamento... ci sono
momenti in cui me ne stupisco ancora oggi...
Pro e contro della pubblicazione in self e con casa editrice? Consigli per autrici emergenti?
Pubblicare
con una CE è senza dubbio un'esperienza da fare perché si ha la
possibilità di confrontarsi con altri professionisti e di affidarsi
totalmente a loro per l'editing, la cover, la pubblicazione ecc.
Il self-publishing
permette di essere autonomi nella scelta del come, dove e quando anche
se è più faticoso perché ogni aspetto della pubblicazione ricade
sull'autore. Credo che per un emergente la pubblicazione con CE possa
essere un buon inizio e un'ottima scuola per muoversi in questo mondo.
Se dovessi dare un consiglio a un giovane autore sarebbe senza dubbio
quello di prepararsi, di non lasciare nulla al caso, di leggere molto e
di ascoltare chi ha più esperienza.
Come ti organizzi per la stesura del romanzo?
Potrei
dividere il processo in fasi: ideazione, stesura, rilettura, editing,
rilettura, limatura, cover e grafica, promozione. La prima stesura viene
sempre limata, rivista, controllata in termini di coerenza narrativa,
trama e ovviamente grammatica, refusi ecc. In poche parole, un
lavoraccio...
Parlaci di quello che hai provato quando hai tenuto per la prima volta il tuo libro in mano!
È stato emozionante ma se devo dirti la verità. più emozionante è stato
ricevere commenti, messaggi e riscontri dai lettori. Per me è questo il
vero valore aggiunto della pubblicazione. Condividere quello che si
scrive e magari regalare qualche momento piacevole.
Cosa non sopporti in un libro quando lo leggi?
La
scrittura poco curata, le ovvietà, le trame scontate con personaggi
stereotipati e prevedibili. Di solito, se si tratta di un autore che non
conosco, leggo sempre un estratto e dev'essere amore a prima vista.
Se potessi materializzare un tuo personaggio nella vita vera chi porteresti e perché?
Sicuramente Axel, il surfista di UN CIELO PIENO DI STELLE. È una
figura maschile molto bella, uno spirito libero, un sognatore, uno che
conosce il valore dei sentimenti e che sa ottenere ciò che vuole senza
vantarsene. Il suo personaggio è esattamente il mio tipo di uomo ideale.
Quando scrivi vai a braccio o segui una scaletta?
Di
solito parto con una bozza di idea in testa in cui vi sono 2 o 3 eventi
che scandiscono la trama. Non ho quasi mai bisogno di scriverli.
L'unica eccezione è stata con il romanzo IL POSTO DELLE LUCCIOLE in cui,
essendo un romanzo corale con molti personaggi ho dovuto strutturare
una vera e propria architettura di eventi.
Quanto di te c'è nei tuoi libri?
In
tutti i romanzi, secondo me, c'è sempre un po' dell'autore. Io uso la
scrittura per vivere mille altre vite per cui i miei personaggi non mi
assomigliano più di tanto. Di mio c'è il messaggio, l'amore per la
natura, le descrizioni, alcune emozioni. Però io amo scrivere perchè
posso davvero fuggire dalla realtà ed essere sempre diversa.
Preferiresti
che il tuo romanzo scalasse le classifiche di vendita mondiali, senza
che una sola persona l'abbia letto, o ti accontenteresti di farlo
leggere ad amici e parenti?
Senza
false ipocrisie, penso che se un autore pubblica è perché vuole farsi
leggere da qualcuno. Scalare le classifiche senza essere letti è del
tutto inutile. Ci sono meteore che viaggiano nella lista dei best seller
Amazon senza lasciare traccia di
emozioni nei lettori e che precipitano nel dimenticatoio dopo poco tempo
e a me non interessa. Adesso il mercato degli ebook romance è
strutturato su un consumo "usa e getta" e questo spesso non lascia spazio
alla qualità. Nel tempo mi sono conquistata un pubblico di lettrici
affezionate e per me è davvero il massimo. Al di là delle classifiche.
Quale piatto assoceresti ai tuoi personaggi?
Se
dovessi associare un piatto ai personaggi di DEEP BLUE, il mio ultimo
romanzo, credo che Tommy sarebbe un burritos di carne acquistato da un
carretto in un Caye dei Caraibi e Luce un'insalata di tonno e pomodori
consumata sul ponte di una barca...
Se
l'ispirazione arriva nel momento meno opportuno, cerchi di prendere
appunti (se possibile) o continui a pensare alla scena in attesa di
metterti davanti al pc?
Solitamente
la scena o l'idea mi resta impressa nella mente senza bisogno di
scriverla. In pratica la mia mente funziona come un archivio con
schedari e al momento opportuno utilizzo le informazioni.
Quali sono di solito le letture che preferisci?
Amo
molto la narrativa inglese e americana del XIX e XVIII secolo. Mi
piacciono autrici come Anne Tyler, Catherine Dunne e ovviamente le
intramontabili Jane Austen e Charlotte ed Emily Bronte. Tra le autrici
di romance adoro Paullina Simmons e il suo Cavaliere d'inverno.
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