Buongiorno sognatori, oggi Mariarosaria ci parlerà di Dire Amnesia, terzo volume fantasy della trilogia Dire Wolf di Raffaella Grandi. Curiosi di conoscere cosa ne pensa?
Sinossi
Due antiche leggende. Due possibili scenari predisposti dal Destino. Il coronamento di un amore che ha lottato per superare muri, situazioni avverse, pericoli. Elisa si trasforma per la prima volta sotto lo sguardo atterrito di persone che non conosce, preda dei propri istinti e ignara del modo in cui gestirli. Ferisce involontariamente e in modo grave Alexis, l'alfa del branco francese che stava tentando di aiutarla, e fugge nel bosco. Una voce pacata e familiare la guida a distanza, riportandola con fermezza a sé e alla realtà, mentre un grave pericolo incombe nascosto nell'ombra, in attesa del momento più propizio per sferrare un nuovo attacco. Chi è il Dire Wolf che trama contro di loro? Perché Stephen non riesce a sentire i suoi pensieri, neanche a distanza ravvicinata? Queste sono solo alcune delle domande che Elisa si pone, sempre più confusa per la stranezza di alcuni dettagli che la riconducono a una realtà che non vuole vedere, né accettare. Mentre i branchi si chiuderanno a cerchio per proteggere l'Oracolo Mezzosangue menzionato in un'antica leggenda Lycan, Elisa si troverà costretta a prendere decisioni per sé e per coloro che si troveranno coinvolti, loro malgrado, in una pericolosa avventura scandita dalle emozioni e dal tempo.
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Recensione (prodotto acquistato)
Mi sono chiesta, sin da quando ho terminato la lettura del secondo volume di questa trilogia, come sarebbe riuscita, la scrittrice, a darle un finale adeguato. Oggi, dopo aver letto d’un fiato la conclusione di un’avventura che mi ha fatto battere il cuore per la paura, innamorare, stringere i denti per la rabbia e pensare a molti possibili scenari nefasti, non posso che complimentarmi con l’autrice.
Ci ha fatto attendere un po', ma devo dire che ne è valsa la pena! La conclusione di questo fantasy, che apre le porte a un seguito che di certo sarà coinvolgente, è stata scritta con un linguaggio lineare, pulito, e affrontata in modo da descrive gli eventi facendoti sentire in sintonia con i protagonisti. Fino alla fine, devo ammetterlo, non avevo idea di come le cose si sarebbero evolute, anche se a metà storia ho temuto davvero di potermi trovare di fronte a uno di quei finali che ti fanno imprecare. Dire Amnesia, così come i precedenti volumi che compongono la storia di Elisa, ti entra nel cuore e lo cattura, piano, con una delicatezza che ho apprezzato molto.
“Ero morta da dieci anni, eppure provavo freddo. Strano come il corpo si adatti a vivere senza un cuore.”
“Il mio già fragile equilibrio vacillò, e mi spezzai sotto il peso del dolore, iniziando a tremare per lo sforzo di trattenere il grido che mi scaturiva dal petto.”
Ormai posso dire di essermi affezionata a ognuno dei personaggi di questa storia e, anche se mi è stato difficile accettare il cambiamento che si verifica in ognuno di loro, man mano che il romanzo procede, ho capito che tutto serviva per dare una maggiore maturità alla storia. La crescita emotiva dei protagonisti, serve a imprimerle quel tocco in più che permette al lettore di entrare in empatia con le vicende che la caratterizzano.
Ci ha fatto attendere un po', ma devo dire che ne è valsa la pena! La conclusione di questo fantasy, che apre le porte a un seguito che di certo sarà coinvolgente, è stata scritta con un linguaggio lineare, pulito, e affrontata in modo da descrive gli eventi facendoti sentire in sintonia con i protagonisti. Fino alla fine, devo ammetterlo, non avevo idea di come le cose si sarebbero evolute, anche se a metà storia ho temuto davvero di potermi trovare di fronte a uno di quei finali che ti fanno imprecare. Dire Amnesia, così come i precedenti volumi che compongono la storia di Elisa, ti entra nel cuore e lo cattura, piano, con una delicatezza che ho apprezzato molto.
“Ero morta da dieci anni, eppure provavo freddo. Strano come il corpo si adatti a vivere senza un cuore.”
“Il mio già fragile equilibrio vacillò, e mi spezzai sotto il peso del dolore, iniziando a tremare per lo sforzo di trattenere il grido che mi scaturiva dal petto.”
Ormai posso dire di essermi affezionata a ognuno dei personaggi di questa storia e, anche se mi è stato difficile accettare il cambiamento che si verifica in ognuno di loro, man mano che il romanzo procede, ho capito che tutto serviva per dare una maggiore maturità alla storia. La crescita emotiva dei protagonisti, serve a imprimerle quel tocco in più che permette al lettore di entrare in empatia con le vicende che la caratterizzano.
Valutazione: 5 stelle!
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