Buongiorno sognatori, abbiamo deciso di dare spazio anche qui sul blog alle interviste che facciamo ogni sabato nel nostro gruppo Fb raccogliendo tutte le domande (anonime) e le risposte. Curiosi di leggere la prima?
A quale tuo romanzo sei più affezionata e perché?
Sono
legata a tutti i miei romanzi per motivi diversi. Emotivamente sono
particolarmente affezionata a "La lunga strada di Sara", perché la
protagonista rappresenta un po' la me stessa dei vent'anni e i suoi
amici sono ispirati ai miei amici di allora, e poi ho un legame
affettivo forte con "Chiave di violino"
Tre aggettivi per descriverti come persona e tre per il tuo stile di scrittura.
Tre
aggettivi per descrivermi: testarda, introversa, sognatrice. Tre
aggettivi per il mio stile: personale, curato, poetico (almeno stando a
quello che mi dicono!)
La colonna sonora del tuo romanzo Chiave di violino.
Ti ispiri alla realtà? Lasci che ti contamini? Quanto di te c'è nei tuoi personaggi?
L'ispirazione
per le mie storie mi arriva sia dalla realtà che dalla mia fantasia,
dai miei sogni, dalle mie paure. Nei miei personaggi c'è sempre, o
quasi, qualcosa di me, o di persone che conosco o che ho conosciuto. La
realtà è fondamentale per elaborare i miei romanzi, che io amo definire
degli "spaccati di vita".
Quando preferisci scrivere? Notte, giorno o segui l'ispirazione?
Se
potessi scriverei a qualsiasi ora. Lavorando purtroppo mi tocca farlo
nei ritagli di tempo, in pausa pranzo o alla sera se non sono troppo
stanca. L'ispirazione arriva quando meno te l'aspetti, magari quando
sono in autobus o in giro e non posso scrivere. Di notte cerco sempre di
avere a portata di mano carta e penna, così se mi vengono idee posso
appuntarle.
La tua storia del cuore tra quelle scritte?
Un
pezzetto di cuore c'è in tutti i romanzi. Forse quelli a cui sono
sentimentalmente più legata sono "La lunga strada di Sara", nel quale
diversi personaggi sono ispirati a me e ai miei amici dei vent'anni, e
"Chiave di violino". Quello che invece rappresenta al meglio il frutto
di anni di studio e lavoro sullo stile è "E il Diavolo si innamorò"
Cos’è per te la scrittura?
La scrittura è per me una meravigliosa forma di espressione e un modo per analizzare me stessa e il mondo circostante.
In quale dei tuoi romani vivresti?
"La lunga strada di Sara" o "Chiave di violino"
Quali canzoni colleghi ai tuoi romanzi?
Un tuo libro viene scelto per diventare un film. Chi vorresti come regista?
Luca Guadagnino
Non ho mai letto i tuoi libri,
mi colpiscono però dalla cover "La lunga strada di Sara" e "Chiave di
violino". Suppongo che parlino di musica, no? Se sì, suoni anche tu uno
strumento musicale?
Esattamente, entrambi hanno
nella musica uno dei temi principali, e sono collegati perché "Chiave di
violino" è uno spin off de "La lunga strada di Sara" (anche se può
essere letto indipendentemente). Non suono nessuno strumento, sono
negata, la musica mi limito ad ascoltarla.
Quando hai cominciato a scrivere?
Ho cominciato a
scrivere da ragazzina, alle scuole medie (forse anche prima). Mi è
sempre piaciuto immaginarmi storie, personaggi (e di solito lo facevo
con mia cugina Cinzia). Così un po' alla volta ho cominciato a mettere
su carta queste fantasie, inizialmente
sotto forma di dialoghi piuttosto rudimentali. Un po' alla volta ho
lavorato sulla forma, mi sono innamorata della parola e della lingua
italiana e ho fatto studi in materia.
Quando scrivi preferisci il silenzio o la musica?
La musica spesso mi è di ispirazione, ma per scrivere mi serve il silenzio.
Quali ambientazioni preferisci?
Prediligo ambientazioni italiane, ma l'ultimo è ambientato a Chicago.
C'è un genere nuovo che ti piacerebbe sperimentare, per quanto riguarda la scrittura?
Mi piacerebbe tentare un distopico, e se un giorno avrò l'idea giusta lo proverò.
Quale romanzo ti è piaciuto di più scrivere?
Mi sono divertita
particolarmente a scrivere l'ultimo uscito "E il Diavolo si innamorò",
perché mi ha permesso di sperimentare uno stile un po' diverso e di
mettere a frutto i consigli che mi sono stati dati. L'avevo in mente da
tempo, tant'è che l'ho scritto in un mese circa.
Com'è nata la storia di "E il diavolo si innamorò"? Ti sei ispirata a qualche serie TV, film, libro...?
A dire il vero è
nato dal titolo, che in principio era "Il giorno in cui il Diavolo si
innamorò" (poi abbreviato in "E il Diavolo si innamorò"). Mi è venuta in
mente questa frase e l'idea di una ipotetica leggenda, riportata poi
nel prologo così:
"Narra la Leggenda: Il giorno in cui l’angelo caduto, che dal Cielo fu cacciato per orgoglio e gelosia, riscoprirà l’amore in una di quelle creature mortali da lui ostinatamente disprezzate, la sua esistenza avrà termine e la sua natura muterà in umana."
"Narra la Leggenda: Il giorno in cui l’angelo caduto, che dal Cielo fu cacciato per orgoglio e gelosia, riscoprirà l’amore in una di quelle creature mortali da lui ostinatamente disprezzate, la sua esistenza avrà termine e la sua natura muterà in umana."
Con quale dei protagonisti andresti a prendere un caffè e perché?
Tra tutti i protagonisti dei miei romanzi sceglierei Enrico di "Chiave di violino"; perchè è un personaggio che ho amato molto.
Quanto tempo dedichi alla scrittura quotidianamente?
Purtroppo non posso
dedicarmici quanto vorrei, perché lavoro in ufficio tutti i giorni dal
lunedì al venerdì. Cerco di ritagliarmi del tempo in pausa pranzo e alla
sera, anche se non è facile.
Se potessi vivere in uno dei tuoi romanzi quale sceglieresti? Perché?
Sceglierei o "La lunga strada di Sara" o "Chiave di violino" perché non mi spiacerebbe
vestire i panni delle protagoniste di queste storie (nonostante i guai
che hanno passato), e poi in entrambi i romanzi ci sono elementi tratti
dalla mia vita e dalle mie esperienze, li sento più vicini a me
(parlando di quelli pubblicati).
C'è un genere che non scriveresti mai?
Credo che non riuscirei mai a scrivere un thriller o un horror perchè non saprei da dove iniziare.
Se potessi scegliere tra
scrivere seguendo esclusivamente il cuore ma non guadagnare niente e
vivere della tua passione ma dover scrivere su commissione, cosa
sceglieresti?
Domanda difficile. Se si
considera che comunque per vivere bisogna lavorare, mi piacerebbe
lavorare facendo ciò che amo, ovvero scrivere, al limite anche su
commissione. Poi comunque continuerei a scrivere anche quello che mi
piace e a pubblicarlo.
Cosa ti piace leggere? C'è qualche autore/autrice che ha ispirato la tua passione o le storie che scrivi?
Prediligo romance e fantasy,
non amo particolarmente storici, gialli e horror. Non ho autori che mi
abbiano particolarmente ispirata, ma indubbiamente ho amato Jane Austen,
tra i poeti Montale, Foscolo, e tra i moderni Alda Merini. Il libro che
ho nel cuore è "Il profeta" di Khalil Gibran.
Quando hai iniziato a scrivere il tuo nuovo libro? E a che stai lavorando ultimamente?
L'ultimo romanzo uscito l'ho
scritto in un mese, praticamente lo scorso novembre. Ora sto
revisionando la prossima pubblicazione in programma con la Collana
Floreale, un romanzo che ha come protagonisti due calciatori e una
disegnatrice/pittrice.
Quali novità attendi da questo nuovo anno?
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