giovedì 3 febbraio 2022

Recensione: Mister Mayfair di Louise Bay

Sognatori, oggi la nostra Meg ci parla di Mister Mayfair di Louise Bay edito Newton Compton Editori. Pronti a scoprire tutto?


Trama

Il mio ragazzo sta per sposarsi. Va bene, tecnicamente è il mio ex. Due mesi fa ha deciso che voleva una pausa. E io, da brava illusa, ero convinta che fosse comunque quello giusto, quello con cui avrei fi nito per trascorrere il resto della mia vita. E invece non solo sposa un’altra, sposa la mia migliore amica. E hanno anche pensato bene di mandarmi un invito per celebrare con loro il lieto evento. Non mi importa quanto possa essere bella la Scozia. Nessuno potrebbe convincermi ad andarci. Nessuno tranne… un bellissimo sconosciuto che mi propone di accompagnarlo, con uno di quei sorrisi che sarebbero in grado di sciogliere tutti i ghiacci dell’Antartide. Se accetto di essere il suo “+1”, in cambio di questo piccolo “favore” è disposto a offrirmi un’opportunità lavorativa che capita una volta sola nella vita. Come diavolo faccio a dire di no?

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Il parere di Meg (prodotto fornito dalla Casa Editrice senza scopo di lucro)

 

Louise Bay torna in Italia con una nuova serie e una nuova CE, questa volta ambientata a Londra.

I protagonisti sono i nuovi rappresentanti della medio borghesia inglese: da una parte quelli che si sono costruiti il loro patrimonio da soli, rispetto alla solita classe agiata di ricchi e nobili che vivono di rendita (eh sì! La vecchia Albione è ancora così!) e dall’altra quelli che cercano un loro posto nel mondo e nella vita, lottando anche contro se stessi.

Ecco, Beck, il nostro protagonista, è uno che non ha frequentato Cambridge o Oxford: lui non ci è proprio andato all’Università, iniziando fin da giovane nel campo dell’edilizia a divellere assi dal pavimento e ad abbattere pareti.

Ha costruito la sua ricchezza da questo, con l’unico obiettivo però di riprendersi quello stabile dove da ragazzo era stato sfrattato insieme a sua madre, in una sorta di riconquista del suo passato: per tutta la sua vita è sempre stato disinvolto e mai coinvolto in niente non fosse il lavoro.

È un personaggio che piace Beck, proprio per quelle sue origini che gli fanno indossare un Tom Ford piuttosto che il Tweed, e l’incontro con Stella, suo possibile gancio per l’acquisto di quella palazzina lo porta a rivedere il suo modo pensare su tante cose, cambiando il suo modo di vedere se stesso e a guarire la sue cicatrici.

 

«Il tizio disinvolto che ero sempre stato, quello che sapeva sedurre una donna, era scomparso. Prima di conoscere Stella London, non avevo mai compreso davvero cosa significasse essere disarmati. Piegai la testa e le baciai il collo. “Non sto cercando di essere nessuno a parte me stesso”, risposi sbottonandole il vestito sulla schiena.»

 

 

Anche Stella è un personaggio che piace, una giovane donna tradita dal suo ex e dalla sua migliore amica e che, finalmente, decide di prendersi il suo futuro e i suoi sogni partendo proprio dal presentarsi al loro matrimonio con un finto fidanzato, con quel Beck che però le rende facile parlare, che la fa sentire bella e che fa il tifo per lei.

 

«Quella giornata era un riassunto perfetto di Beck: il fatto che avesse spostato la coperta e denunciato quella sceneggiata, che mi avesse costretto a riconoscere cosa stava davvero accadendo. Osava fare quello per cui a me mancava il coraggio, diceva quello che io non riuscivo a dire, mi mostrava le cose per come erano invece che per come avrei voluto che fossero. Che i nostri baci fossero stati veri o finti, Beck stava cambiando il mio modo di vedere il mondo e di vedere me stessa.»

 


Una storia anche divertente che si lascia leggere in modo scorrevole, con personaggi comprimari come gli amici di entrambi che hanno il giusto peso sulla scena e che mostra come si possa avere sempre una possibilità nella vita (e questo è un po' il tratto caratteristico delle storie della Bay).
Devo segnalare però la cover che, a parte il segnale dell’Underground come in quella originale, si ostina a presentarci personaggi cartonati che sminuiscono il romanzo e lo rendono uguale a quello di altre autrici.
Il libro è il primo volume di una serie che ha per protagonisti Beck e i suoi amici, speriamo di non attendere mesi per le altre storie.



Valutazione: quattro stelle e mezzo.

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