martedì 12 ottobre 2021

Review Party: Fall di Kristen Callihan (VIP Series #3)

  

Sognatori, oggi il blog partecipa al Review Party del romanzo di Kristen Callihan, Fall edito Always Publishing Editore. La nostra Meg l'ha letto e recensito per noi. Curiosi di sapere tutto?


Trama


Un artista piombato nel tunnel oscuro della depressione.
L’incontro fortuito con una donna che riporta la luce nella sua vita.
A volte, l’amore è l’unica cura possibile per due anime ferite.


John “Jax” Blackwood è il chitarrista di una delle rock band più famose al mondo. Un sogno che due anni prima è stato scosso fin dalle fondamenta. La band, la musica, il suo stile di vita da rockstar, sono stati messi in discussione quando John ha tentato il suicidio.
Da allora è tornato a suonare sui palchi di tutto il mondo, ma la sua unica arma per reggere è l’apatia in cui si è rinchiuso.
Fino alla sera in cui, in un supermercato e con una tempesta di neve alle porte, John non si scontra con una bizzarra ragazza dai capelli rossi che pur di rubargli l’ultima vaschetta di gelato lo distrae con un bacio al cardiopalma.
Ancora una volta, il mondo di John subisce una scossa.
Anche Stella Grey, la ladra di gelato, non riesce proprio a togliersi dalla mente il misterioso sconosciuto del supermercato. Ma la vera sorpresa scioccante è scoprire che il suo nuovo lavoro l’ha portata ad alloggiare proprio nell’appartamento accanto a quello stesso uomo – che si rivela essere addirittura un componente del famoso gruppo dei Kill John.
Tra Stella e John sboccia un legame spontaneo, come se loro due fossero fatti apposta l’uno per l’altra. Più John impara a conoscere la sua generosa e solare vicina, più si innamora di lei. Ma Stella preferisce seguire il suo istinto, che le continua a ripetere di stare alla larga da un’imprevedibile rockstar.Infatti, i demoni del passato di John non sono mai stati sconfitti e tornano dirompenti nella sua vita. Ciò che lui non immagina è che Stella ha combattuto la sua stessa battaglia...




Il parere di Meg (prodotto fornito dalla Casa Editrice senza scopo di lucro)

 
È sempre molto particolare scrivere di depressione, di attacchi di panico, di quel male oscuro che ti divora l’anima e che soprattutto non fa mai distinzioni quando decide di colpirti, sia che siamo ricchi e abbiamo tutto, sia che siamo persone normali che vivono di quotidianità.
Per chi ha letto i primi due volumi, sa che Jax è l’elemento fragile di questa serie, quello più esposto di tutti: per chi inizierà proprio da lui avrà la possibilità di scoprire non solo la storia di due persone, ma di come spesso siamo convinti che potremmo farcela da soli, quando siamo colpiti da questa oscura malattia, mentre invece è solo di un aiuto che abbiamo bisogno, come ci dice anche la bellissima introduzione dell’autrice.
È in un qualunque piccolo supermercato di Manhattan, in una quelle sere prima delle tipiche tempeste di neve primaverili newyorchesi, che si scontrano per un barattolo di gelato alla menta Jax e Stella.
Fin da subito i loro dialoghi diretti e irreverenti, tipici dello stile dell’autrice, ci coinvolgono nella lettura: lei, cresciuta da sola, con un padre truffatore scomparso da anni, conta solo su se stessa, ma non ha perso la speranza negli altri, tant’è che il suo lavoro è “essere un’amica” a pagamento (sì, tipicamente americano!).
Questa sua solitudine dentro le fa capire subito quel bisogno di Jax, quel suo andare altrove con lo sguardo e la mente, quel suo non riuscire ad ammettere di aver bisogno di aiuto: quello che inizia come uno scontro ci coinvolge non tanto perché li vediamo come preliminari d’amore, quanto perché subito per entrambi è troppo.

 

«All’improvviso non voglio che se ne vada. La desidero qui, ad ascoltarmi mentre suono la chitarra. Voglio cucinarle la cena e mostrarle che so il fatto mio in cucina. E voglio ascoltare tutte le nuove offese oltraggiose che le usciranno di bocca. Il bisogno della sua compagnia è un sentimento così alieno per me, che mi sento un po' frastornato. Lo stomaco si contorce a disagio.

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Nonostante l’eccitazione, so che questo è troppo per me. E anche lui mi scaricherà. È accecante e sfuggevole come il flash di una macchina fotografica. Non mi resterà altro che la sua immagine impressa nella memoria.»

 


Non è solo la storia di Jax questa: è anche la storia di Stella, di come una vita di solitudine possa trovare in chi è così diverso da noi quel pezzo mancante proprio colmandone i bisogni.
I due personaggi sono sviluppati con la stessa progressione, non tralasciando né l’uno né l’altro, così come il legame di Jax con i ragazzi del gruppo che per lui sono veri fratelli, con Gabriel, lo scudo sempre presente (ma leggerlo alle prese con la scelta del passeggino davvero, davvero una chicca imperdibile!) e con Brenna, il collante che li tiene insieme da sempre.
Entrambi capiscono che non possiamo proteggere chi amiamo ma solo esserci quando andiamo in mille pezzi ed esserci ancora e ancora, quando ci spezzeremo di nuovo: questo ne fa due parti si scoprono complementari, soprattutto nel dolore.

 

«Le sfugge un singhiozzo, e Stella crolla fra le mie braccia. La stringo e la sorreggo mentre piange, e non lo fa in maniera silenziosa ma a tutto volume, mentre il corpo trema come in preda ad un terremoto. Riconosco la rabbia e il dolore e la disperazione. Un suono che ho sentito spesso nella mia testa, un malessere che ho provato molte volte. E non diventa mai più semplice da sopportare.»

 



Una storia che, come ci dice Jax, è come una delle sue migliori canzoni suonata in un modo completamente diverso, perché reale, vera, priva di tutte le luci del palcoscenico ma piena di quel buio che divora l’anima e che solo insieme possono davvero superare.
Una storia che ci mostra anche che ci ama non ci deve aggiustare, ma come ho scritto esserci e dare all’altro la forza proprio permettendogli di prendersi cura di noi: Jax e Stella ci mostrano che, con grande difficoltà, possiamo riuscirci solo se siamo pienamente consapevoli di questo bisogno.

 

«”Sei la cosa migliore che mi sia mai capitata, e voglio solo passare il resto della mia vita provando a essere la cosa migliore che è capitata nella tua”.»

 



Devo infine, doverosamente, segnalare due cose: la prima, la cover, rigorosamente quella originale, che calza perfettamente al personaggio e alla storia; la seconda, abbiamo atteso due anni dal nostro “preferito” Scottie ma ne è valsa la pena!

 

Valutazione: cinque stelle!

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