lunedì 11 ottobre 2021

Recensione: Come hai detto che ti chiami? di Paola Russo

Sognatori, la nostra Kathleen ci parla oggi dell'ultimo romanzo di Paola Russo, Come hai detto che ti chiami? edito Words Edizioni. Curiosi di scoprire cosa ne pensa?



Trama

Bella, ma stronza.
Se a un campione random di persone venisse chiesto di descrivere Santana, con tutta probabilità sarebbe questo l’unanime giudizio. Editor e ghostwriter per professione, con una vita sessuale altalenante nel tempo libero, Santana non ha di certo nulla a che vedere con Michael. Anzi, Luke. Forse Ryan. No, ecco… Brian! Insomma, col vicino nerd di undici anni più giovane, appassionato di D&D e Star Wars e, all’occorrenza, hacker, scassinatore e moonwalker professionista.
Eppure, complici una notte ad alto tasso alcolico, una delusione d’amore e un tappeto che ha decisamente visto troppo, Santana e Brian si ritroveranno a condividere più di quanto avrebbero voluto.

Link per l'acquisto: https://amzn.to/3v0SBo4

 

Il parere di Kathleen (prodotto fornito dalla Casa Editrice senza scopo di lucro)

 

Santana e Brian sono dirimpettai in un condominio di Manhattan.

Si incontrano di tanto in tanto nell'ascensore o nel corridoio, ognuno in procinto di tornare alla propria vita.

Santana ha 35 anni, lavora come editor e ghost writer e ha una sorella di nome Europa. La sua vita è soddisfacente, se non fosse che con l'amore non riesce proprio ad andare d'accordo.

“Stronza” sarebbe l'appellativo perfetto per descrivere la bellissima Santana, sempre con la risposta pronta e con l'espressione di chi la sa lunga, di chi non si fa mettere i piedi in testa nemmeno per tutto l'oro del mondo.

Ma Brian sa che dietro la facciata da stronza saputella c'è molto di più, perché lui è un bravo osservatore e ascoltatore. Non gli serve frequentare Santana tutti i giorni per essere certo che lei nasconda un mondo intero alle persone che la circondano.

Per lui, la sua dirimpettaia è il “pacchetto completo”, tutto ciò che un uomo potrebbe desiderare.

Come sa che lei non è per tutti. Così tiene per sé il desiderio di poter avere con lei almeno una notte di sesso prima di trasferirsi nella Silicon valley e realizzare i propri sogni.

Brian, infatti, dall'alto dei suoi 24 anni, si dimostra un ragazzo brillante, geniale, spavaldo e nerd al cento per cento. Con una mente sempre in fermento e la voglia di avere successo con una start up su cui lavora coi suoi amici per creare qualcosa di importante.

Ma la vita ama giocare, lo sappiamo benissimo, e una sera, dopo una cocente delusione amorosa, Santana bussa alla porta di Brian in cerca di compagnia e di qualcuno che l'ascolti in silenzio.

Lui è il condomino con cui interagisce di più e lo considera sveglio e intelligente. La persona ideale su cui sfogare le proprie delusioni, una spalla su cui piangere senza essere costretta a raccontare se stessa e tutto il casino che si porta dentro.

Complice l'alcol, il cuore spezzato e l'immensa dolcezza e spavalderia di Brian, i nostri vicini si ritrovano a condividere un momento inaspettato e intimo. Così tanto che porterà loro una sorpresa che stravolgerà le loro vite.

Una sorpresa che potrebbe distruggerle o renderle complete.

Proprio come i loro cuori.

Non ho intenzione di rivelarvi di cosa si tratta, ma tenete bene a mente che è una vera e propria bomba che metterà entrambi a dura prova.

Brian è un personaggio che ho amato fin da subito e per il quale ho fatto il tifo fino allo sfinimento. Ha una buona dose di stoltezza e impavidità, mescolate al suo genio, estro, simpatia e la sua autostima quasi infinita.  Brian è pronto a tutto, maturo quanto basta per capire cos'è giusto e cos'è sbagliato in un rapporto, che sia d'amore o d'amicizia. Incosciente a volte, ma capace di buttarsi a capofitto in un'avventura senza mollare mai.

Ho amato tutto di lui, dal suo lato comico a quello più dolce. Da quello nerd a quello di ragazzo giovane convinto di avere il mondo ai suoi piedi.

Santana invece mi è entrata sottopelle piano piano. Lei, più di una volta, avrebbe davvero meritato una porta in faccia da Brian. Sapevo che sarebbe stata tutta da scoprire, ma a volte, l'immensa rabbia che si porta dentro pareva una bomba a orologeria pronta a distruggere tutta la storia.

Santana e la sorella Europa sono incredibili insieme, un puzzle perfetto che può incantare ma anche distruggere. Il loro rapporto, spiegato mano a mano durante il racconto, è qualcosa di anticonvenzionale che solo due anime che si ritrovano possono generare.

Proprio come il legame che instaura, giorno dopo giorno, con Brian.

Inaspettato, insolito ma rigenerante e, per certi versi, salvifico.

Questa storia, scritta in modo scorrevolissimo, attento e a tratti divertente, è un viaggio che non è sempre facile fare.

La vita con Santana, ma anche con Brian, non è stata per niente magnanima.

Entrambi, in un modo o nell'altro, sono sopravvissuti e hanno fatto tesoro delle loro ferite. A volte fin troppo profonde e difficili da dimenticare.

Ma il percorso che intraprendono insieme è qualcosa di spettacolare.

Brian è un vero lottatore, capace di farsi spazio nella vita di Santana anche con la forza, ma col cuore carico di buone intenzioni. Pronto ad abbattere le sue paure, le sue barriere e cancellare il suo dolore coi sorrisi. (Si vede che lo adoro, vero?)

Santana è una vera testa di rapa, che però ha sofferto pene che una ragazzina non dovrebbe essere costretta a patire. Per questo ha tutta la mia stima per la persona che è diventata, carattere “difficile” a parte.

Insomma, a conti fatti, è un libro che consiglio a TUTTI di leggere. Un viaggio che vi sprono a fare e a conservare nel cuore.

I miei complimenti a Paola per questa storia e questi personaggi meravigliosi.

Spero di leggere molto altro di tuo in futuro.

 

Valutazione: 5 stelle meritate.

Nessun commento:

Posta un commento