martedì 4 ottobre 2022

Recensione: L'amore sta bene su tutto di Maia

Sognatori, la nostra Milena ci parla oggi del romanzo L'amore sta bene su tutto di Maia edito Newton Compton Editori. Pronti a scoprire tutto?



Trama

Esiste l’abbinamento perfetto? È solo una questione di stile.
A trent’anni e dopo una serie di delusioni, Aria ha detto basta: al primo posto nella sua lista di buoni propositi per l’anno nuovo c’è l’intenzione di stare alla larga dai guai (noti anche come casi umani di sesso maschile). Certo, non sarà facile per un’inguaribile romantica come lei, che crede ciecamente nell’oroscopo, nel colpo di fulmine e, soprattutto, nel lieto fine. Ma l’importante ora è concentrarsi sul suo sogno nel cassetto: diventare una fashion designer. Se vuole riuscirci, Aria dovrà trovare un modo per mantenersi a Milano, la capitale indiscussa della moda, mentre dedica ogni momento libero a creare la sua collezione ideale. Ma proprio mentre è alla disperata ricerca di un lavoro che le permetta di pagare l’affitto, si imbatte in quello che a prima vista sembrerebbe il perfetto principe azzurro. Massimiliano è un professore universitario dallo sguardo profondo e ammaliante… peccato che abbia davvero un pessimo carattere!
Il detto recita che gli opposti si attraggono, ma per Aria e Massimiliano sembra impossibile smettere di punzecchiarsi a vicenda. Possibile che le cose tra di loro prendano una piega assolutamente imprevista?

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Il parere di Milena (prodotto fornito dalla Casa Editrice senza scopo di lucro)

 

Se cercate un cicklit puro, questo romanzo fa per voi. Un'ironia sopra le righe fa da cornice a personaggi un po' esagerati e citazioni sempre azzeccate rendono il ritmo intenso.
Aria, trentenne trasferitasi a Milano per farcela da sola, novella Bridget Jones, infila una figuraccia dietro l'altra, affogando il disagio in un barattolo di Nutella. Trascorre il suo tempo libero con una drag queen, personaggio che ho adorato e che la stimola a migliorarsi, non ha mai letto un libro in vita sua e sfoga la frustrazione cucendo abiti improbabili in uno stile a metà tra quello delle Principesse Disney e quello di Barbie.
Suo malgrado, alla fine, riesce a trovare un lavoro e...
Non vi dirò altro per non spoilerare!
Ma veniamo al protagonista maschile che è il prototipo di principe azzurro dei romance. Massimiliano è un Mr Darcy incarnatosi in un docente universitario, bellissimo e rigidissimo, di famiglia ricca e snob. Essendo il romanzo narrato, come vuole il genere, solo dal punto di vista femminile, i suoi pensieri mi sono arrivati poco. Avrei apprezzato un maggior approfondimento per quanto concerne l'evoluzione del suo carattere.
Intorno ai protagonisti si muovono diversi personaggi secondari. Federica, la drag queen, è quasi una comprimaria e il suo ruolo è molto ben definito: traghetta l'amica verso la consapevolezza delle proprie capacità ma, al tempo stesso, si fa portavoce della tematica lgbd. Mi è piaciuta molto.
Viceversa, l'antagonista, ovvero la madre di Massimiliano, mi è sembrata un personaggio banale e privo, nella sua caratterizzazione, di quegli aspetti ironici che permeano il romanzo.
I "colleghi" di Aria sono, invece, perfettamente inseriti nel contesto in cui si muovono. Una menzione a parte per Lara, il Dogue de Bordeaux, di Massimiliano che non ama molto essere lavata. Fantastica!
La storia di Aria (il cui cognome è tutto un programma) è scritta con uno stile molto ironico e fluido. 
Consiglio la lettura agli amanti del cicklit puro.
 

Voto: 3,5 stelle.

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