Sognatori, oggi il blog partecipa al Review Tour del romanzo Ghosted di J.M. Darhower edito Hope Edizioni. La nostra Meg l'ha letto e recensito per noi. Vediamo insieme tutti i dettagli.
TRAMA
Lei è una madre single, circondata da un mondo che non la protegge da tutte quelle riviste di gossip che le ricordano ogni giorno il volto di quel noto bad boy che le dà il tormento.
Un uomo e una donna, due esistenze agli antipodi. Ma non è sempre stato così. Un tempo, erano soltanto un ragazzo e una ragazza, uniti dalla passione per i fumetti, follemente innamorati l’uno dell’altra.
Quando Kennedy Garfield ha conosciuto Jonathan Cunningham, al liceo, sapeva che lui possedeva tutte le caratteristiche dell’eroe tragico.
Aveva le stelle negli occhi, lei il cuore tra le mani, insieme sono fuggiti per rincorrere i loro sogni.
Ma i sogni, a volte, si trasformano in incubi.
Adesso, anni dopo, l’unica cosa che hanno in comune è la loro figlia. Ma Jonathan vuole disperatamente fare ammenda e, in cima alla sua lista, ci sono la donna che ha abbandonato ogni cosa per lui e la bambina che non ha mai conosciuto.
Il parere di Meg (prodotto fornito dalla Casa
Editrice senza scopo di lucro)
Cosa può farci sentire più soli dello stare sempre
e solo con se stessi? Essere invisibili non vuol dire solo non esserci per gli
altri, ma amare qualcuno che scompare e che non sai se tornerà mai. La vita di
Kennedy è stata semplicemente così, da quel giorno a lezione, da quando ha
incontrato Jonathan, da quando hanno deciso che la loro era una storia da
vivere fino in fondo, da portarli alla fuga, al vivere al limite della
sopravvivenza per inseguire il sogno di Jonathan di diventare un attore famoso.
E’ proprio da quel momento che in realtà Kennedy ha iniziato poco alla volta a
scomparire per lui, a diventare un fantasma, un fantasma a cui lui ha tolto
tutto, perfino il cuore.
E quel cuore lei lo sente battere solo ogni volta
che si rivedono, come se aprisse quella scatola nascosta dove ha messo il suo
quadernone glitterato, come se i suoi sogni ritornassero a lei potesse crederci
davvero.
«Non so cosa pensare. Non so cosa dire. Non so nemmeno dove stia andando o
quanto abbia davvero intenzione di restare. In questo momento, non so nulla,
tranne che lui è qui davanti a me, a dirmi tutto quello che ho desiderato
sentirmi dire per molto, molto tempo, e lo sto lasciando andare via come se
tutto questo non avesse significato nulla.»
Lei che si è messa da parte per lui, lei che vive
lavorando e crescendo quella figlia che lui non ha mai conosciuto, è una di
quelle protagonisti femminili che anche se piangono, ci mostrano la forza,
quella vera, delle donne: quella forza che ti fa lottare per te stessa, che ti
fa decidere di non essere più un fantasma, che ti fa cambiare l’esistenza
scegliendo la sua piccola Maddie.
Attraverso una vera e propria retrospezione da
parte dei due protagonisti, scopriamo poco alla volta la storia di due ragazzi,
i loro sogni, le loro paure e quanto queste pesassero su entrambi, ma anche le complesse
storie familiari di entrambi, che però l’autrice riesce descrivere senza che
mai diventino l’elemento fondante della storia.
La piccola Maddie, con le sue stelle negli occhi e
i suoi sogni su Breezeo, sarà proprio la molla determinante perché Jonathan
capisca che può essere anche un padre con difetti, imperfezioni, ma esserci per
lei.
In alcuni passaggi ci sembra di ritrovare quella
fragilità, quella debolezza, dovuta proprio a quel successo e che porta
inevitabilmente alla distruzione di se stessi, che ha caratterizzato la vita di
un noto attore interprete di un famosissimo super eroe: come ci siamo
dispiaciuti, intristiti e anche arrabbiati per lui, così è per Jonathan, una
creatura a tratti talmente fragile da essere annientata da quel falso mondo di
successi e flash.
Ma c’è sicuramente da dire che sia per il vero
attore che per il protagonista della Darhower, l’elemento comune è la forza, la
decisione di riprendere la propria vita, di ricominciare proprio dalle
sconfitte, da quel gettone che ricorda i giorni di sobrietà.
Una storia che ci racconta di sogni, di speranze,
di scelte sbagliate, dove non ci sono vincitori, ma solo la piena
consapevolezza di ciò che si è perso.
«E, infatti, siamo qui. Forse non
durerà, non lo so. Forse, domani, accadrà qualcosa e ritorneranno le lacrime,
ma sono grata per oggi, perché so che lui la ama più di qualsiasi altra cosa al
mondo.»
Un romanzo forte e inteso, che ci racconta di
scelte e vite spezzate e ritrovate, che riesce a tenere la lettura sempre
coinvolgente e per questo consigliatissimo.
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