lunedì 17 giugno 2019

Recensione: Number 8 di Alessia D'Ambrosio

Sognatori, la nostra Martina ha letto e recensito Number 8 di Alessia D'Ambrosio, primo volume autoconclusivo della After Match Series. Vediamo che cosa ne pensa.


Trama
 
“Non mi interessa l’amore, ho cose più importanti a cui pensare e non posso permettermi distrazioni. Devo entrare nella nazionale inglese di rugby e vincere il Mondiale. Questa è l’unica cosa importante per me. E non c’è proprio niente di confuso. Mi alleno, sudo, gioco, vinco. Semplice”.
Nel rugby, ogni giocatore ha un numero che definisce il proprio ruolo. Tranne l’otto, lui è semplicemente il Numero 8. Questa è la mia fede, la mia sola religione. Amo il rugby più della mia stessa vita e ho sete di vittoria e di riscatto.
Ho solo un piccolo problema: Lei, con i suoi due occhi azzurri e il sorriso più ingenuo mai visto sulla faccia della terra. In un secondo ha preso le mie convinzioni, le mie certezze e tutta la mia determinazione, poi, sotto il mio sguardo impotente, gli ha dato fuoco. Mi ripeto spesso che devo darmi una scrollata e andare avanti ma lei, Lucy Collins, mi conquista e mi trascina fuori rotta.
Il mio nome è Daniel Wilson, sono il Numero 8 dei Saracens e non ho alcuna intenzione di farmi schiacciare da una ragazzina.

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Il parere di Martina (prodotto fornito dall'autore)

Buongiorno, lettori! Alessia D’Ambrosio torna con una nuova serie di autoconclusivi, dopo la travagliata uncrossed series e io ho letto il suo nuovo romanzo.
Daniel è il migliore nel suo campo, letteralmente. Il rugby è la sua vita e non ha intenzione di lasciarsi sfuggire l’occasione per entrare nella nazionale inglese. Si allena con costanza, evitando qualunque distrazione, fino al momento in cui incontra lei… la piccola Lucy, tanto ingenua quanto magnetica. È così che comincia una vita nuova per il numero 8 dei Saracens, ma non è affatto facile tenere insieme un obiettivo sportivo tanto ambizioso e lo sconvolgimento che l’amore porta con sé. In questo romanzo ritroviamo alcuni dei personaggi della Uncrossed series, in particolare Aaron e Beth, di cui possiamo seguire sullo sfondo le vicende. Ma il protagonista vero è lui, il fratello di Beth, questo zuccone che Alessia ha dipinto ottimamente. La storia comincia con un momento di passione che ci sorprende, per poi trasformarsi in qualcosa di più, che è tutt’altro che semplice. Ho amato questo amore così complicato e fragile, sottoposto a mille ostacoli, tra cui la differenza d’età e le incertezze di Daniel, che teme di non riuscire a far coesistere lo sport con l’amore. È suo il punto di vista prevalente nel racconto e devo dire che Alessia è molto brava a rendere lo sguardo maschile: cogliamo i suoi pensieri e i suoi tormenti, le sue paure, la sua indecisione. È un personaggio molto ben caratterizzato. Un po’ meno centrale è la figura di Lucy, che ci parla di rado e credo fosse la precisa intenzione dell’autrice quella di puntare la luce sul protagonista maschile. Mi sarebbe piaciuto leggere qualcosa in più di lei, devo ammetterlo, anche perché nel romanzo ha un’interessante evoluzione. Molto interessante il personaggio di nonna Proudence, uno dei punti di forza del romanzo. Ho adorato la sua ironia, il suo sguardo esperto e lungimirante, la sua saggezza e quell’amore incondizionato verso la nipote che è per lei una figlia. Prou è la nota allegra in un mare di guai e anche Daniel se ne rende conto, per questo si lega a lei e le si affeziona rendendola non solo un’amica, ma una confidente, una sorta di zia che sembra conoscerlo da quando era bambino. Non vi posso svelare ciò che accade alla fine, ma ho trovato straordinaria questa vecchietta, nel prima e nel poi. Devo dire che l’ironia è un punto a favore della penna di Alessia D’Ambrosio, che non era emerso nei romanzi precedenti. Mi hanno fatto sorridere le scene iniziali e questa vecchia pazza di cui non potete non innamorarvi.
Number 8 è una storia semplice, una trama lineare, che racconta il nascere e il culminare di un amore che resiste alle avversità. È forse meno complessa rispetto alla Uncrossed series, ci sono meno eventi che si intrecciano, forse meno suspense… e io, che mi sono innamorata di Isa e Chris (leggeteli, sono uno spettacolo) ho trovato un qualcosa di meno in questo amore, pur essendomi piaciuto. Saranno gli standard elevatissimi della serie precedente o la mia predilezione per le trame quanto più complesse e intricate possibile?
Ciò non significa che io non abbia apprezzato la storia, lo stile, i personaggi, perché Alessia è davvero molto brava. Le sue scene finali sono sempre memorabili, di una dolcezza strappalacrime che anche questa volta mi ha emozionata. Per quel quid in più so già che posso contare sulla storia di Scott, di cui nel romanzo si anticipano le prime pagine… penso che ne vedremo delle belle!
Consiglio questo romanzo a chi vuole leggere una bella storia d’amore, dolce, semplice, in grado di farvi arrabbiare, sognare ed emozionare.

Valutazione: quattro stelle!

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