Sognatori, la nostra Martina ha letto e recensito Number 8 di Alessia D'Ambrosio, primo volume autoconclusivo della After Match Series. Vediamo che cosa ne pensa.
Trama
Nel rugby, ogni giocatore ha un numero che definisce il proprio ruolo. Tranne l’otto, lui è semplicemente il Numero 8. Questa è la mia fede, la mia sola religione. Amo il rugby più della mia stessa vita e ho sete di vittoria e di riscatto.
Ho solo un piccolo problema: Lei, con i suoi due occhi azzurri e il sorriso più ingenuo mai visto sulla faccia della terra. In un secondo ha preso le mie convinzioni, le mie certezze e tutta la mia determinazione, poi, sotto il mio sguardo impotente, gli ha dato fuoco. Mi ripeto spesso che devo darmi una scrollata e andare avanti ma lei, Lucy Collins, mi conquista e mi trascina fuori rotta.
Il mio nome è Daniel Wilson, sono il Numero 8 dei Saracens e non ho alcuna intenzione di farmi schiacciare da una ragazzina.
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Il parere di Martina (prodotto fornito dall'autore)
Buongiorno, lettori! Alessia D’Ambrosio torna
con una nuova serie di autoconclusivi, dopo la travagliata uncrossed series e
io ho letto il suo nuovo romanzo.
Daniel è il migliore nel suo campo,
letteralmente. Il rugby è la sua vita e non ha intenzione di lasciarsi sfuggire
l’occasione per entrare nella nazionale inglese. Si allena con costanza,
evitando qualunque distrazione, fino al momento in cui incontra lei… la piccola
Lucy, tanto ingenua quanto magnetica. È così che comincia una vita nuova per il
numero 8 dei Saracens, ma non è affatto facile tenere insieme un obiettivo
sportivo tanto ambizioso e lo sconvolgimento che l’amore porta con sé. In
questo romanzo ritroviamo alcuni dei personaggi della Uncrossed series, in
particolare Aaron e Beth, di cui possiamo seguire sullo sfondo le vicende. Ma
il protagonista vero è lui, il fratello di Beth, questo zuccone che Alessia ha
dipinto ottimamente. La storia comincia con un momento di passione che ci
sorprende, per poi trasformarsi in qualcosa di più, che è tutt’altro che
semplice. Ho amato questo amore così complicato e fragile, sottoposto a mille
ostacoli, tra cui la differenza d’età e le incertezze di Daniel, che teme di
non riuscire a far coesistere lo sport con l’amore. È suo il punto di vista
prevalente nel racconto e devo dire che Alessia è molto brava a rendere lo
sguardo maschile: cogliamo i suoi pensieri e i suoi tormenti, le sue paure, la
sua indecisione. È un personaggio molto ben caratterizzato. Un po’ meno
centrale è la figura di Lucy, che ci parla di rado e credo fosse la precisa
intenzione dell’autrice quella di puntare la luce sul protagonista maschile. Mi
sarebbe piaciuto leggere qualcosa in più di lei, devo ammetterlo, anche perché
nel romanzo ha un’interessante evoluzione. Molto interessante il personaggio di
nonna Proudence, uno dei punti di forza del romanzo. Ho adorato la sua ironia,
il suo sguardo esperto e lungimirante, la sua saggezza e quell’amore
incondizionato verso la nipote che è per lei una figlia. Prou è la nota allegra
in un mare di guai e anche Daniel se ne rende conto, per questo si lega a lei e
le si affeziona rendendola non solo un’amica, ma una confidente, una sorta di
zia che sembra conoscerlo da quando era bambino. Non vi posso svelare ciò che
accade alla fine, ma ho trovato straordinaria questa vecchietta, nel prima e
nel poi. Devo dire che l’ironia è un punto a favore della penna di Alessia
D’Ambrosio, che non era emerso nei romanzi precedenti. Mi hanno fatto sorridere
le scene iniziali e questa vecchia pazza di cui non potete non innamorarvi.
Number 8 è una storia semplice, una trama
lineare, che racconta il nascere e il culminare di un amore che resiste alle
avversità. È forse meno complessa rispetto alla Uncrossed series, ci sono meno
eventi che si intrecciano, forse meno suspense… e io, che mi sono innamorata di
Isa e Chris (leggeteli, sono uno spettacolo) ho trovato un qualcosa di meno in
questo amore, pur essendomi piaciuto. Saranno gli standard elevatissimi della
serie precedente o la mia predilezione per le trame quanto più complesse e
intricate possibile?
Ciò non significa che io non abbia apprezzato
la storia, lo stile, i personaggi, perché Alessia è davvero molto brava. Le sue
scene finali sono sempre memorabili, di una dolcezza strappalacrime che anche
questa volta mi ha emozionata. Per quel quid in più so già che posso contare
sulla storia di Scott, di cui nel romanzo si anticipano le prime pagine… penso
che ne vedremo delle belle!
Consiglio questo romanzo a chi vuole leggere
una bella storia d’amore, dolce, semplice, in grado di farvi arrabbiare,
sognare ed emozionare.
Valutazione: quattro stelle!
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