Sognatori, oggi il blog partecipa al Review Party del romanzo di Penelope Ward, L'anti-Fidanzato edito Always Publishing. La nostra Meg l'ha letto e recensito per noi. Vediamo insieme tutti i dettagli.
Trama
Deacon non è come Carys si aspettava: è un uomo attraente, di successo, un tipo amichevole e disponibile. E sorprendentemente, ha tanto in comune con lei. Un amico ideale, oltre che un potenziale fidanzato perfetto, se non fosse che lui è stato chiaro da subito: non ha alcuna intenzione di affezionarsi a una donna né tantomeno di metter su famiglia. Anche per Carys, che non ha più voglia di fidarsi di un uomo, l’amicizia è più che sufficiente. Le settimane si trasformano in mesi e Deacon, Carys e la piccola Sunny stringono un legame sempre più intimo… e le scintille di attrazione tra i due vicini di casa vengono volutamente ignorate per proteggere la loro piccola bolla speciale.
Sarà il destino a mettere Deacon davanti a una scelta che significherà rinunciare a Carys e alla loro famigliola sui generis, e allora non ci sarà più spazio per la finzione. Carys è consapevole che Deacon è un vero “anti-fidanzato” e che tra loro non potrà mai esserci niente di più, eppure si chiede: sarà davvero disposto a perdere tutto per non correre il rischio e concedere una vera possibilità all’amore?
Carys e Deacon condividono a New York la parete di un appartamento, una parete in comune come potrebbero averla tanti di noi e che, a volte, ci fa sentire anche quello che non vorremmo. E così capita da un po' a Carys, ascoltando Deacon e le sue “prodezze” amatoriali!
Stanca di questa situazione si reca da lui per far sì che le cose cambino; è bello Deacon, gentile, affabile, si scusa credendoci nelle sue parole e Carys, anche se lo ha notato, lo tiene a distanza.
Ma, complice un caffè di Starbucks, per loro diventa una sorta di appuntamento fisso in cui non tanto si avvicinano quanto in entrambi si sviluppa la piena consapevolezza di avere qualcosa in comune.
«Anche quando non sapevo niente di lei, avevo la sensazione che ci fosse molto di più dietro quella piacevole facciata. I suoi occhi, forse…raccontavano una storia nascosta. Non ero mai riuscito a capire di cosa si trattasse.
………………
E forse era per questo che mi ero sentito attratto da lei fin dal primissimo istante in cui l’avevo guardata negli occhi. Morivo dal desiderio di saperne di più sul suo passato, ma non volevo sembra invadente.»
Deacon non è né uno sbruffone, né un donnaiolo da strapazzo, tant’è che si offre di tenere la piccola Sunny, figlia di Carys e affetta dalla sindrome di Down, quando lei ha un problema con il lavoro: è questo è il punto di svolta per lui.
Quella piccolissima bambina si affida a lui totalmente, lui che non cerca affetti, che si ritiene incapace di provarne, che non esce con donne con figli, trova nel suo sguardo quella fiducia totale, senza giudizi e senza aspettative.
È vero che il titolo di questo libro ci fa pensare ad una storia d’amore, magari di quelle hate-to-lovers, ma non si potrebbe essere più lontani di così.
In questa storia il tema fondamentale non è solo l’amore quello tra due adulti ma soprattutto l’amore come sentimento che va oltre i legami di sangue: quando Deacon tornerà nella vita di Carys, quello che lo distrugge di più è il fatto che piccola Sunny non lo riconosce più (quello che un po' succede poi a tutti i neonati). Questo non solo sottolineerà ancora di più il distacco vissuto ma soprattutto rafforzerà in lui la determinazione e la scelta definitiva di tornare da loro e con loro.
«Non avrei potuto essere più sincero. Amavo Sunny con tutto il cuore. Gli occhi di Carys si incatenarono ai miei. Ora sapevo cosa c’era nel mio cuore. Mi ero arreso. Non ho scelto questa vita: questa vita ha scelto me. E mi sentivo l’uomo più fortunato del mondo.»
I personaggi della Ward sono sempre ben delineati, con dei POV alternati pieni, complessi, analitici di sentimenti e sensazioni: solo ben oltre la metà del libro riusciremo a capire perché l’incidente che ha messo fine alla carriera sportiva di Deacon è stato così determinante nella sua relazione con Carys, ed è a quel punto della narrazione che ci aspettiamo venga sciolto questo nodo narrativo non prima.
Come sempre nello stile della Ward, i personaggi maschili sono quelli ben definiti e più strutturati, forse a tratti anche più oggetto di decisioni e PLOT determinanti ma sempre in pieno bilanciamento con quelli femminili, che di base sono già articolati in modo accattivante.
L’epilogo è avanti nel tempo e riesce a dare non tanto uno sguardo finale sulla storia quanto sul fatto che, quando abbiamo perdonato noi stessi negli sbagli fatti, non possiamo scegliere chi amare ma semplicemente farlo.
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