Buongiorno sognatori, la nostra Martina ci parla oggi di M'ama o non m'ama di Sariah Wilson, edito Newton Compton Editori. Vediamo insieme che cosa ne pensa.
Trama
Ricevere l’apprezzamento di Ryan De Luna, una delle più famose pop star al mondo, per Maisy Harrison è semplicemente incredibile. Non avrebbe mai potuto immaginare che, caricando la cover di una delle sue canzoni su YouTube, potesse ricevere un invito in grado di cambiarle la vita: aprire il concerto di Ryan insieme alla sua band. La musica, per Maisy, è tutto. Ha solo una regola da rispettare: mai innamorarsi di un musicista. E con un donnaiolo come Ryan nei dintorni, è più determinata che mai. Peccato che lui sia in grado di farla letteralmente sciogliere. E le ha persino chiesto aiuto per riabilitare la sua immagine di playboy sconsiderato. Riuscirà Maisy a recitare la parte della sua ragazza durante il tour senza lasciarsi coinvolgere troppo? Ryan non ha mai conosciuto nessuna come Maisy. È l’unica che sembra vederlo per quello che è veramente al di là del suo status di celebrità. Più tempo passano insieme e più si accorge di provare qualcosa per lei. Deve solo convincerla che può fidarsi di uno con una pessima reputazione come lui…
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Il parere di Martina (prodotto acquistato)
Buongiorno, lettori. Oggi vi parlo dell'ennesimo romanzo
targato Newton Compton, che ho letto in questi interminabili giorni, un music
romance. Conoscevo l'autrice Sariah Wilson per il suo precedente libro "Un
adorabile impertinente", che mi era piaciuto parecchio. Così ho
approfittato di una delle offerte del fine settimana Newton per acquistare
anche questo, ma… non mi è sembrato all'altezza del precedente. Vediamo perché.
La protagonista è Maisy, la cui vita è una vera tragedia
greca (forse un po' troppo): una madre con una lesione cerebrale permanente, un
padre che l'ha abbandonata, problemi economici… insomma, le vanno davvero tutte
storte. Almeno fino a quando la sua amica Angie non la porta al concerto della
popstar del momento, Ryan De Luna, la cui vita è anch'essa una tragedia greca.
Coincidenze? Non credo. I due sembrano fatti uno per l'altra, c'è attrazione
fin dal primo battibecco e Ryan sembra determinato a saperne di più di questa
ragazza adorabilmente impertinente. Così, per uno scherzo del destino, scopre
che Maisy è la cantante della band che condivide con i suoi fratelli e non c'è
occasione migliore per avvicinarsi a lei che la musica. Ryan propone a Maisy di
aprire i suoi concerti… il resto lo scoprirete leggendo.
La storia non è male, ma è tutto troppo! Troppa tragedia,
troppa indecisione, troppi colpi di testa da parte di una protagonista che ho
faticato a comprendere. Maisy è attratta da Ryan, ma per il trauma
dell'abbandono da parte del padre è determinata a non far entrare alcun
musicista nella sua vita, il che sarebbe anche comprensibile, fino a quando non
diventa una scusa esagerata e poco credibile. Se si racconta di un amore così
fulmineo e profondo il contrasto con le regole di vita della protagonista
stride… non mi è piaciuta Maisy, ho visto il tentativo dell'autrice di leggere dentro
al personaggio, di far passare le conseguenze di tutto ciò che la vita l'ha
costretta ad affrontare, ma calcando troppo la mano si finisce per essere
irrealistici. In particolare, verso la fine del libro, c'è una scena che
proprio mi ha fatto scuotere la testa. Si tratta di un momento di
allontanamento tra i due protagonisti che ha dell'assurdo. La reazione di lei
non è in alcun modo giustificabile e non importa il background biografico del
personaggio. Non mi è proprio piaciuta questa scena, per comportarsi così bisogna
essere dei pazzi paranoici.
Insomma, Maisy è un personaggio davvero poco credibile. So
perfettamente che alla base di ogni personaggio deve esserci un contrasto che
lo renda interessante, ma qui il tentativo è naufragato. Maisy non accetta
l'amore per Ryan in nome di regole che lei stessa si impone, si comporta in
modo contraddittorio e a volte superficiale, ha delle reazioni non
giustificate.
Ryan, invece, è un bel personaggio. È un tentativo di
mostrare cosa c'è oltre il luccichio di una vita sotto i riflettori, di far
vedere l'umanità dietro un personaggio pubblico. Non è una tematica nuova nel
genere rosa, i music romance vertono in gran parte su questi aspetti, ma è pur
sempre qualcosa che crea interesse. Ci sono dei tratti interessanti in questo
personaggio, anche se è tutto costruito con l'intenzione di essere l'uomo
perfetto per la donna che ha scelto di conquistare, sembra non avere difetti il
ragazzo. Tuttavia, è quel genere di personaggio che in un romance sta bene,
perché dà quel tocco di romanticismo che si addice a una favola dei nostri
giorni. Ryan ha un suo background, una sua storia che tentano di renderlo
reale, ma ciò che prevale sono i suoi gesti atti a catturare l'attenzione della
ragazza che gli fa battere il cuore. Gesti quasi sempre molto plateali. È il
cliché del musicista di successo che dedica le canzoni alla sua donna e che ci
fa un po' sognare. Alla fine, è per questo che leggiamo i romance, no?
La presenza dei personaggi secondari, invece, è qualcosa di
apprezzabile. Credo che siano addirittura meglio riusciti dei protagonisti.
Hanno un loro ruolo nella storia e diventano motore d'azione in più di
un'occasione, ciascuno con il suo carattere e la sua storia passata, che va a
influire in ciò che sono diventati. I fratelli di Maisy sono una presenza
costante, così come l'amica Angie, vedova di guerra, che ci consente di
sfiorare il tema della perdita del proprio amore.
Sullo stile non ho nulla da dire, la narrazione è fluida e
c'è una buona alternanza di dialogo, descrizione e azione. Il ritmo narrativo è
sostenuto, non ci sono momenti di vuoto. I capitoli sono ben costruiti,
ciascuno con la sua piccola trama interna. Insomma, la struttura del romanzo è buona.
Ciò che più mi ha lasciato con l'amaro in bocca è la trama.
Ci sono diverse questioni che rimangono inspiegate, spunti che non vengono
sviluppati, problematiche lasciate in sospeso… se alla storia d'amore si
aggiungono elementi secondari che vanno ad arricchirla, bisogna poi chiudere
tutti i circuiti. Invece, qui non viene fatto. È un peccato, perché ci sono dei
buoni presupposti, ma il finale chiude solo la vicenda principale, ossia la
storia d'amore tra i protagonisti, esattamente nel modo in cui ce la
aspettiamo.
In conclusione, devo dire che non sono riuscita a entrare a
pieno nella storia, né ho stabilito una connessione empatica con la
protagonista, attraverso la quale viviamo le vicende. Non è un cattivo romanzo,
si legge in maniera scorrevole e in poco tempo, ma ha un po' deluso le mie
aspettative, create dal precedente libro della stessa autrice, che invece è
davvero carino.
Valutazione: tre stelle
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