Torno dopo un po' di tempo con le recensioni alle mie letture personali. Curiosi?
Trama
Giovani, belli e innamorati, Robert e Megan sono l’immagine della coppia perfetta che vive a Portland, in una casa da sogno con le finestre sul mare. Eppure, fino a pochi mesi fa, lui era un giramondo allergico ai legami e lei la fidanzata di Jeff, il suo migliore amico. Mentre il mistero sul loro matrimonio scatena pettegolezzi, gelosie e antichi rancori, uno sconvolgente omicidio scuote la città insieme al furto di un progetto segreto. È Robert, capo della polizia ed ex spia della NSA, a seguire il caso. Ben presto i confini tra verità e bugia si assottigliano e, man mano che l’indagine prosegue, Robert scoprirà che, quando il colpevole si nasconde tra i volti conosciuti, proteggere chi si ama è impossibile. Lui stesso, in fondo, ha qualcosa da nascondere: il suo matrimonio con Megan non è altro che un accordo in cui amore e passione non sono previsti. Ma forse anche questa è solo un’altra bugia…
Link per l'acquisto: https://amzn.to/2Xcn6J5
Il mio parere (lettura privata. prodotto acquistato)
La mia adolescenza è segnata in modo indelebile dalla visione di uno show televisivo che ai tempi ebbe molto successo. Chi ricorda "Top Secret"? In America è conosciuto come "Scarecrow e Mrs King" ed è interpretato da Bruce Boxleitner (attore e modello) e da Kate Jackson (una degli angeli di Charlie). Cosa c'entra questa considerazione con il libro? Non molto, forse... o forse sì. Insomma. Il telefilm era un concentrato di temi. Ambientato in piena guerra fredda, Russi contro Americani. Gli episodi ci mostrano una serie di intrighi internazionali in cui si ritrova invischiata una povera casalinga divorziata che vive con la madre e i due figli. Lui... il figherrimo, la trascina suo malgrado in una serie di guai diplomatici dai quali lei riesce a uscire nonostante la goffaggine. Insomma, io ero ammaliata da quella serie tv... e ovviamente tre quarti della storia (quella seria), non la capivo. Tra messaggi criptati, scambi di persona, incidenti diplomatici, io non avevo occhi che per loro due, per quella coppia improbabile che episodio dopo episodio si avvicinava sempre di più.
Ma avevo tredici anni (non vi azzardate a fare i conti, vi prego)... e quindi le priorità erano altre, tuttavia mi è rimasta appiccicata quella bellissima sensazione. La sensazione di quando guardavo quello show al cardiopalma.
Questo per dirvi che la sensazione nel leggere "Inevitabile" di Giada Obelisco è stata la medesima. Lo ammetto, buona parte di tutti gli intrighi li ho letti ma non li ho annotati mentalmente (non che siano scritti male, anzi credo che se facessi una ricerca troverei un'estrema meticolosità nella descrizione degli specifici contenuti), ma io non avevo occhi che per quei due. Lei, con la stessa tendenza a mettersi nei guai. Lui, affascinante, uomo che non deve chiedere mai e che ci cade come una pera cotta. Quanto può essere adorabile un agente segreto che si innamora? Quanto può essere intrigante una storia d'amore che nasce da una copertura? La storia si snoda attraverso alti e bassi, e quando credi che tutto si sia risolto, ecco che ricomincia la giostra. Amore, amicizia, mistero e avventura. Amicizie messe a dura prova, morti che ritornano, vendette programmate, un intrigo informatico. Un libro che fa della varietà di argomenti la sua cifra, ma che comunque non si perde ed è sempre coerente. Si nota il grande lavoro preventivo fatto a monte e si nota l'amore viscerale che l'autore ha per questa storia. Ogni particolare è pensato, non è lì a caso, i protagonisti crescono lentamente, sono fragili e forti, sbagliano e si rialzano. Sono veri. Se dovessi muovere un appunto, potrei dire che il libro poteva dividersi in due parti, visto che ho sentito molto la cesura tra il primo e il secondo blocco di avvenimenti (sebbene entrambi i blocchi siano legati da un leitmotiv comune), ma posso dire anche che, nonostante la lunghezza, l'autrice ha dimostrato di saper reggere il ritmo narrativo senza creare riempitivi inutili. come dicevo, tutti gli eventi sono necessari per la degna conclusione della storia. Un linguaggio limpido e allo stesso tempo evocativo. I sentimenti dei personaggi ce li sentiamo addosso, come se fossero i nostri. E alla fine vogliamo anche bere il pessimo caffè dei Jordan. Non importa, pur di stare insieme a loro, nella loro casa.
Voto. 4 stelle e mezza.
Ma avevo tredici anni (non vi azzardate a fare i conti, vi prego)... e quindi le priorità erano altre, tuttavia mi è rimasta appiccicata quella bellissima sensazione. La sensazione di quando guardavo quello show al cardiopalma.
Questo per dirvi che la sensazione nel leggere "Inevitabile" di Giada Obelisco è stata la medesima. Lo ammetto, buona parte di tutti gli intrighi li ho letti ma non li ho annotati mentalmente (non che siano scritti male, anzi credo che se facessi una ricerca troverei un'estrema meticolosità nella descrizione degli specifici contenuti), ma io non avevo occhi che per quei due. Lei, con la stessa tendenza a mettersi nei guai. Lui, affascinante, uomo che non deve chiedere mai e che ci cade come una pera cotta. Quanto può essere adorabile un agente segreto che si innamora? Quanto può essere intrigante una storia d'amore che nasce da una copertura? La storia si snoda attraverso alti e bassi, e quando credi che tutto si sia risolto, ecco che ricomincia la giostra. Amore, amicizia, mistero e avventura. Amicizie messe a dura prova, morti che ritornano, vendette programmate, un intrigo informatico. Un libro che fa della varietà di argomenti la sua cifra, ma che comunque non si perde ed è sempre coerente. Si nota il grande lavoro preventivo fatto a monte e si nota l'amore viscerale che l'autore ha per questa storia. Ogni particolare è pensato, non è lì a caso, i protagonisti crescono lentamente, sono fragili e forti, sbagliano e si rialzano. Sono veri. Se dovessi muovere un appunto, potrei dire che il libro poteva dividersi in due parti, visto che ho sentito molto la cesura tra il primo e il secondo blocco di avvenimenti (sebbene entrambi i blocchi siano legati da un leitmotiv comune), ma posso dire anche che, nonostante la lunghezza, l'autrice ha dimostrato di saper reggere il ritmo narrativo senza creare riempitivi inutili. come dicevo, tutti gli eventi sono necessari per la degna conclusione della storia. Un linguaggio limpido e allo stesso tempo evocativo. I sentimenti dei personaggi ce li sentiamo addosso, come se fossero i nostri. E alla fine vogliamo anche bere il pessimo caffè dei Jordan. Non importa, pur di stare insieme a loro, nella loro casa.
Voto. 4 stelle e mezza.
Nessun commento:
Posta un commento