mercoledì 13 novembre 2019

Recensione: Una star all'improvviso di Mariachiara Cabrini e Manuela Pigna

Buongiorno sognatori, oggi debutta Miriana con la prima recensione al romanzo Una star all'improvviso di Mariachiara Cabrini e Manuela Pigna, edito Dri Editore. Vediamo che cosa ne pensa.

Trama


“Ho sistemato Island nell’unica camera da letto libera del piano terra, che si trova proprio di fianco alla mia e con cui condivide uno spazioso bagno. Ciò accresce di molto la possibilità che, del tutto per caso, mi capiti di entrarci proprio mentre lui sta facendo la doccia.”

Avete mai sognato di incontrare l’attore dei vostri sogni?
E come reagireste se bussasse alla vostra porta?
Ad Amneris accadrà in una serata estiva, nella sua fattoria emiliana, dove Island March - la star più sexy del suo telefilm preferito - si presenterà al suo cospetto con una richiesta da cardiopalma.
Non traete conclusioni affrettate, perché nulla è come sembra.
Tra oche dal carattere irascibile, un pony psicopatico, un cammello con una gobba storta e un cane affettuoso, Island vivrà in incognito un’avventura tutt’altro che scontata. Quando si dice “passare dalle stelle alle stalle”... tutto sommato però, la proprietaria della fattoria non è poi così male. 
 
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Il parere di Miriana (prodotto fornito dalla Casa Editrice senza scopo di lucro)
 
Avete presente quei romanzi ironici e divertenti per cui è impossibile trattenere un sorriso? Ecco, Una star all’improvviso edito dalla DRI, scritto da Manuela Pigna e Mariachiara Cabrini, è esattamente quel tipo di libro.
Se sei giù, i casini della vita ti sovrastano insieme agli impegni e ai malumori, e mettersi a letto la sera con la sola idea di staccare un po’ la testa sembra l’unica soluzione, non puoi non dare un’opportunità a questa lettura.
Oltre al tipo di narrazione, fluido e sferzante, la moltitudine di personaggi e la caratterizzazione dei protagonisti sono la chiave vincente.
Capitolo dopo capitolo mi sembrava di star guardando episodi di una serie tv, ogni personaggio ha la sua importanza, si muove in uno spazio ben definito che va al di là della protagonista stessa.
Ma andiamo nello specifico.
Chi di voi non si è mai follemente innamorato di un idolo televisivo? A me è successo prima a 10 anni con Zac Efron, poi a 13 con Marco Mengoni, intervallando il tutto con amori platonici che passano da James McAvoy, Alex Pettyfer, Stash o addirittura personaggi fittizi (vedi Mr Darcy).
Bene, anche ad Amneris è successo. Il suo grande sogno amoroso è Island March, il dottor cardiopalma, batticuore, da strapazzo, protagonista della sua Medical Serie preferita.
Dimenticate totalmente Patrick Dampsey, perché Island, a detta di Amneris, è cento spanne avanti ed è impossibile non adorarlo.
Gli scrive lettere da quando ha memoria, lettere che vengono recapitate all’indirizzo giusto, ma finiscono nelle mani dell’agente di Island, il quale troverà utile rifugiarsi nella fattoria a Piave dei Pioppi di Amenris – abilmente descritta in pagine e pagine di lettere – quando si ritroverà al centro di un gossip fasullo che potrebbe condurre a seri problemi nella sua carriera d’attore.
Non mi voglio prolungare troppo sulla trama, di fatto non è mio compito fare il riassunto di questo Chicklit, ma voglio soffermarmi su ciò che ho provato leggendo il romanzo.
Innanzitutto, mi sono sentita compresa. Amneris, nel suo essere così attaccata ai valori, alla famiglia, nel suo essere così instancabile, nella sua spontaneità, mi ha ricordato molto me stessa e mi sono sentita coccolata e capita. E poi, la sua goffaggine, le mani che tremano e il viso rosso di fronte ad Island, sono descritti così bene che sembra di vederli lì, davanti agli occhi, e di vivere le sue stesse emozioni.
Nonostante Island sia così diverso dal personaggio che interpreta nella serie tv, per tutto il proseguo della lettura ho apprezzato molto la sua crescita.
All’inizio, troviamo uno spocchioso arrogante a cui sembra tutto dovuto, legato alla bella vita e alle belle donne, acido e dal cuore di pietra. In realtà, a contatto con la natura, gli animali, al nobile animo di Amneris, Island riscopre una parte di sé che sembrava sparita, sepolta, memorie di un’infanzia non tutta rosa e fiore, ma pur sempre cuore puro di bambino. Island è sicuramente il gioiello di questo romanzo.
Per quanto i plot siano due, in realtà tutto ruota attorno allo sviluppo emotivo e caratteriale del protagonista maschile. Gli altri personaggi, pur muovendosi attorno ai due, hanno un’identità ben definita che aiuta i protagonisti a vivere la loro vita e a trovare il loro posto nel mondo.
Gli animali sono uno spasso, persino loro hanno delle caratteristiche proprie, i paesaggi sono vividi, l’introspezione curata ma per nulla pesante.
Altro punto a super favore, il fatto che non sia per nulla volgare o troppo spinto. Il romanticismo e le scene passonali sono ben calibrate, non solo dal punto di vista spazio-temporale, ma anche a livello tecnico di scrittura.
Insomma, se volete ridere, emozionarvi, staccare un po’ con il turbinio di pensieri di ogni giorno… “Una star all’improvviso” è il romanzo che fa per voi.
Credetemi, non ve ne pentirete.
Il mio voto? Stando al tipo di romanzo, al target dei lettori e al tipo di narrazione, sicuramente Cinque stelle!
 

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