Sognatori, oggi il blog partecipa al Review Party del romanzo Quando l'anima brucia di L.J. Shen, edito Always Publishing. La nostra Meg l'ha letto e recensito per noi. Pronti a scoprire tutti i dettagli?
Trama
Grace e West frequentano la stessa università ma vivono due vite all’opposto.
Lei è la ragazza strana che tutti evitano, la tipa solitaria che lavora al furgoncino dei tacos e vive sempre nell’ombra. Lui, al contrario, è il misterioso lottatore dei combattimenti clandestini che incendiano le notti degli studenti della Sheridan University, ed è sempre sotto i riflettori.
Quando West si propone come aiutante al furgoncino di tacos, Grace non la prende bene. Anni prima, un incendio le ha devastato casa e parte del volto, lasciandole cicatrici profonde nel corpo e nell’anima, e da allora si è trasformata dalla ragazza più popolare del liceo alla reietta di Sheridan, e non vuole trascorrere ore accanto a qualcuno popolare come West.
Ma a West non importa nulla delle cicatrici che Grace ha sul viso perché ne ha abbastanza di sue a cui pensare, anche se non sono intuibili a prima vista. Nonostante sia un playboy, il ragazzaccio che tutte le donne cercano, ha con Grace più cose in comune di quanto credesse: una vita difficile, un rapporto complicato con la famiglia, e anche il fuoco - che ha distrutto le esistenze di entrambi e le ha trasformate per sempre.
La timida amicizia che nasce nei loro cuori è una scintilla che ha il potere di trasformarsi in un amore ardente. Ed è esattamente ciò che Grace vuole evitare, perché ha appreso questa verità nel modo più doloroso: se giochi col fuoco, prima o poi sei destinato a bruciarti.
La fiamma simboleggiava la bellezza, la furia e la rinascita.
Peccato che nel mio caso simboleggiasse solo la rovina.
Il parere di Meg (prodotto fornito dalla Casa Editrice senza scopo di lucro)
Leggere un libro di L.J. Shen vuol dire un vuol dire fare letteralmente un viaggio nelle emozioni, ed è un viaggio che ci porta nel centro dell’anima dei suoi protagonisti, senza lasciare nulla e nessuno dietro.
Questa nuova pubblicazione ci regala uno “stand alone” molto particolare, perché già dalla sinossi sappiamo di avere davanti due caratteri feriti nel corpo e nell’anima: Grace, con quelle sue cicatrici di una guerra familiare che si porta dentro da sempre, e West, con quelle dell’anima che copre con quelle delle lotte clandestine.
Nessuno di loro respira per davvero, perché sono morti entrambi in quell’elemento che li lega, quel fuoco, quella fiamma, che non li ha fatti mai risorgere dalle ceneri, e che li ha lasciati sepolti sotto i pezzi bruciati delle loro anime.
«Questo era quello che succedeva quando ti sentivi in bilico tra la vita e
la morte. Avevo smesso di preoccuparmi e di perseguire cose che altrimenti
avrei voluto e curato La vita non aveva più gusto, vitalità, né colori. Niente
ti entusiasmava più e il piacere e il dolore erano sostituiti da un
intorpidimento generale.»
Il loro modo di reagire è stato molto diverso, e quella strana amicizia che nasce tra loro, è come se poco alla volta li riportasse indietro nel tempo, a quello che un tempo erano, ma con la consapevolezza di essere cambiati.
«Ma West aveva fatto irruzione nella mia vita con il suo corpo martoriato
e la sua anima spezzata e aveva aperto con la forza quel cassetto e buttato
all’aria tutto il contenuto. La sensualità. Il romanticismo. Il desiderio. E la
cosa più pericolosa di tutte: la speranza.»
La loro promessa di non ferirsi non è solo fisica: è la promessa che conoscere le storie, le paure dell’altro sarà condividerne anche le cicatrici, senza più cercare di essere invisibili per Grace o la morte per West.
Entrambi diventeranno una fenice, per volare lontano da quelle ceneri che li hanno sepolti, ma ricordando sempre quella sensazione.
«…poi disse la cosa più stupida, oltraggiosa, bella, orribile, commovente
che qualcuno mi avesse mai detto. “Sono grato che quel martedì sia andata così.”
La sua voce era graffiante. Densa. “Perché il peggior giorno della tua vita mia
ha permesso di conoscere la versione migliore di te.”.»
Una storia emozionante, capace di tenerci avvinti dalla prima all’ultima pagina, mai banale o eccessiva nei monologhi, e che conferma la bravura di un’autrice che merita sempre la nostra attenzione.
Valutazione: cinque stelle!
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