giovedì 15 luglio 2021

Recensione: La Promessa di Margherita Maria Messina

Sognatori, la nostra Milena ci parla oggi del romanzo di Margherita Maria Messina, La Promessa edito Words Edizioni. Curiosi di scoprire tutto?


 

Trama


Londra, 1814

Dopo aver combattuto nelle Americhe, Alexander Clayton, Marchese di Hawke, rientra in Inghilterra per un congedo straordinario. Di nuovo nel caos del ton inglese, Alexander si trova, a propria insaputa, invischiato in un’unione combinata con una vecchia conoscenza: Anna guance lentigginose.
Lady Anna Rightwhite, figlia maggiore del Marchese di Exter, mira a restare nubile e senza legami. Durante la Stagione, tuttavia, è costretta a un fidanzamento deciso dal padre. Il futuro marito è quel mascalzone che da ragazzo si divertiva a tirarle i capelli e la definiva maschiaccio senza ritegno né onore.
Quando gli sguardi di Anna e Alexander si incrociano, il passato si risveglia e i dieci anni di lontananza non saranno in grado di tenere sopiti i ricordi e un segreto che li lega. Ma Napoleone Bonaparte tornerà a insidiare i loro destini e metterà a dura prova quel legame fragile e appena ricostruito.
 
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Il parere di Milena (prodotto fornito dalla Casa Editrice senza scopo di lucro)
 
 
Ogni promessa è debito dice il proverbio e mai fu più vero che nel caso del romanzo di Margherita Maria Messina.

La promessa è un romance storico, ambientato nell'Inghilterra della reggenza, racconta una storia particolare che mi è piaciuta molto. Non è facile rimanere all'interno dei crismi del genere e tessere una trama che sia, al tempo stesso, aderente alle aspettative ma diversa dalla miriade di proposte già lette.

Non abbiamo la classica signorina alla ricerca di un buon matrimonio durante la Stagione, piuttosto una protagonista, Anna, talmente arrabbiata che a sposarsi proprio non ci pensa.
Dal punto di vista maschile invece, Alexander è un uomo tutto d'un pezzo, un militare fedele alla Corona, arruolato in Marina e reduce di guerra, alla ricerca di una seconda opportunità con la sua amata.

Un altro aspetto che ho molto apprezzato è l'ambientazione. L'autrice, con descrizioni minuziose di luoghi, tessuti e abiti, è riuscita a rendere reale il contesto in cui si muovono i personaggi, senza appesantire il testo. I dettagli storici inseriti - battaglie, beghe politiche e congressi - contestualizzano ulteriormente la storia che, da fantasiosa, diventa possibile.

Consiglio la lettura di questo romanzo agli amanti dei classici e dell'epoca regency in particolare.

Voto: 4,5 stelle.

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