Valor
Vanna Costanzo
TITOLO: Valor
SERIE: Trilogia del Sogno Americano #2
AUTORE: Vanna Costanzo
EDITORE: Words Edizioni
GENERE: Romance Storico
FORMATO: Ebook (2,99 in offerta il giorno d’uscita a 0,99) - Cartaceo (20,90)
PAGINE: 600
RELEASE DATE: 09.07.2021
DISPONIBILE SU AMAZON E CON KINDLE UNLIMITED
A BREVE IN TUTTE LE LIBRERIE
La vita scavò un nuovo percorso,
e mise radici profonde laddove si era fermata.
TRAMA
Snyder’s Lake, 1953
Sono passati quasi tre anni da quando Cindy ha visto
per l’ultima volta Peter, e ormai sembra aver passivamente accettato la propria
condizione di moglie e madre. La piccola Evelyn, così simile al padre,
rappresenta molto più della figlia avuta dall’uomo che ha sempre amato: è
l’unica ragione di vita che le rimane. Il suo matrimonio, infatti, è in crisi,
e la vita di Cindy sembra destinata a crollare come un fragile castello di
carte quando il passato, che fatica a dimenticare, riemerge con prepotenza e
torna a bussare alla sua porta.
Corea del Nord, 1953
In un villaggio nascosto nella foresta, un uomo
continua a vivere nella nebbia che gli avvolge i pochi ricordi. È stato tratto
in salvo da un’anziana donna e non ricorda nulla di ciò che era prima di quel
momento. Solo un nome continua a vorticargli in testa: Cindy Harris. Non ha
assolutamente idea di chi sia, ma forse lei è l'unica che può aiutarlo a capire
chi è veramente e perché quelle strane visioni lo tormentano. Deve trovarla, a
ogni costo.
BIOGRAFIA AUTRICE:
Giovanna “Vanna” Costanzo, classe 1995, vive a Caserta ed è diplomata in restauro delle opere pittoriche.
Ama profondamente tutto ciò che ha a che fare con l’arte (in qualsiasi campo), gli animali, la natura e la Storia. Tenta di convincersi ogni giorno di essere nata nel decennio giusto, ma con scarsi risultati. “La luce calda del tramonto”, primo volume della “Trilogia del Sogno Americano” e precedentemente pubblicato in self-publishing su Amazon, ha segnato il suo nuovo esordio per la Words Edizioni.
ESTRATTI
1. «Hai avuto un’infanzia felice?»
«Sì, abbastanza» meditò. «Direi di sì.»
«E adesso sei felice?»
«Moltissimo» rispose senza pensarci.
«Ecco la dimostrazione, caro mio.» Cindy appariva estremamente soddisfatta.
«E tu? Hai avuto un’infanzia felice?»
Lei ci pensò un secondo, fece finta di esitare. «Sì, davvero molto, molto felice» disse alla fine.
Kevin le baciò il naso macchiato di piccole lentiggini castane.
«E ora? Lo sei ancora?»
Lo guardò dritto negli occhi.
«Sì, lo sono ancora, Kevin.»
2. L’uomo si guardò intorno ancora una volta. Non ricordava nulla, tranne un nome che anche in quello strazio gli rimbombava nella testa come un’eco: Cindy Harris. Era radicato nei suoi pensieri, ma non capiva come ci fosse finito. Era come il risveglio da un sogno, ombre sfocate. Non ricordava null’altro.
«Chi è Cindy Harris?» chiese alla coreana, convinto che potesse aiutarlo anche con quello.
Lei lo guardò scettica. Continuò a remare e a canticchiare un motivetto simile a una filastrocca. Lui pensò di essere sull’orlo della pazzia.
«Come ti chiama, America?» gli chiese la donna all’improvviso.
Sospirò, le dita raggiunsero le piastrine appese al collo. Le sollevò per leggerle.
«Qui c’è scritto Robert Miller. Sono un Capitano.»
«Capitano! Tu importante, in tuo paese. Tu come presidente.»
L’uomo si lasciò sfuggire una breve risata. «Non proprio. A dire il vero non so neanche chi sia ora il presidente del mio Paese. Roosevelt, forse?»
«Tu diverte, America.»
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