martedì 28 maggio 2019

Recensione: Un intero attimo di beatitudine di Chiara Parenti

Buongiorno sognatori, la nostra Mya ha letto e recensito l'ultimo romanzo di Chiara Parenti. Vediamo insieme che cosa ne pensa.
Trama

Lui era alla ricerca di qualcosa.
Lei aveva bisogno di essere trovata.

Arianna Brandi non è certo una ragazza che passa inosservata: capelli rossi come il fuoco e occhi pieni di rabbia. La rabbia di chi ha già perso tutte le cose che contano davvero: la famiglia, l’innocenza, la voglia di credere nel futuro. Infatti, da quando il padre se n’è andato, sparito nel nulla senza lasciare traccia, la vita di Arianna non è stata più la stessa. Qualcosa si è spezzato, e lei ha cercato rifugio nelle compagnie sbagliate, tra alcol, feste e notti infinite. Le cose cambiano il giorno in cui Arianna viene bocciata e la madre la costringe a lavorare nel bar di un piccolo paese alle porte di Siena. Per Arianna quello è l’inferno, l’estate peggiore che possa immaginare. Almeno fino al momento in cui incontra Daniel. Lui è tutto ciò che Arianna non è: timido, riservato, serio. Se ne sta seduto in un angolo del bar con una vecchia macchina fotografica tra le mani, sempre solo. Tra i due l’amore scoppia come una scintilla inaspettata, sorprendente. Lui la trascina nel suo universo misterioso, lei trova il modo di ricucire i pezzi della propria vita. Daniel sembra essersi materializzato dal nulla per salvarla, per portarla via sul suo cavallo bianco come un cavaliere dall’armatura scintillante. Eppure Arianna non sa che il ragazzo che le ha rubato il cuore nasconde un segreto. E che, forse, sarà lei a salvare lui. Dalla penna di un’autrice straordinaria, una storia romantica e indimenticabile sull’amore e sulle seconde possibilità. Quelle che la vita ci regala, sempre e comunque.

A diciotto anni, l’amore può cambiare tutto.
In un solo, indimenticabile istante.
 
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Il parere di Mya (prodotto fornito dalla Casa Editrice)

È difficile scrivere una recensione quando lo stomaco è una centrifuga di emozioni e gli occhi sono gonfi per la nottata trascorsa a leggere un magnifico romanzo. Adesso lo so. Perché, anche a distanza di ore, le idee e le emozioni si accavallano tra loro, impedendomi di trovare un filo logico per spiegarvi quante emozioni mi ha lasciato questa lettura.
So solo che non ho impiegato più di tre pagine per capire che lo stile era fresco, coinvolgente, pienamente nelle mie corde. Forse un paio per cogliere la vena ironica dell'autrice e intuire che leggerlo fino in fondo sarebbe stata una passeggiata. E di certo mi sono bastati quattro capitoli per capire che avrei amato questi due personaggi come pochi altri.
Malgrado ciò, mi trovo in difficoltà a trovare gli aggettivi più adatti a questo romanzo, perché Un intero attimo di beatitudine è tutto e il contrario di tutto. A partire dai protagonisti.
Ari e Daniel sono diversissimi, eppure molto più simili di quanto si possa immaginare. Lei è il fuoco, lui è l’acqua cheta, ma insieme sono un connubio perfettamente equilibrato. Sono poco più che ragazzini, ma hanno la forza e la determinazione degli adulti. In essi traspare tutta la sofferenza che la vita non ha voluto risparmiare loro e tuttavia sono ben evidenti la spensieratezza e la voglia di afferrare quello che di bello può ancora offrire.

Sorrido e mi viene da piangere al pensiero che voglia tenersi vicina mentre dorme proprio la foto che racchiude il momento in cui si è innamorato di me.

Si incontrano in un momento della loro vita in cui entrambi erano in attesa di qualcosa. O di qualcuno. Di un’anima affine che li prendesse per mano e facesse vedere loro quanta bellezza c’è in un semplice sguardo o in un semplice sorriso. Negli occhi e nel cuore dell’altro ritrovano se stessi, crescono, amano, afferrano il senso della vita.

«Dio, Testa Rossa, mi piacerebbe che ti vedessi con i miei occhi per un momento» dice, togliendomi il respiro.

La quiete, i silenzi, l'attesa. Credo siano queste le caratteristiche che ho apprezzato di più nel cammino al fianco di Ari e Daniel, perlomeno all’inizio. Nella prima parte è stata soprattutto una lettura rilassata, piacevole, in cui le pagine scorrevano adagio ma mai lente, dandomi modo di apprezzare la bellezza dei termini, la poesia dei sentimenti. Un equilibrio perfetto tra l’incalzante voglia di scoprire di più e la consapevolezza che per apprezzare davvero qualcosa occorre prendersi il proprio tempo. Non c'è stata una scena o una sola parola che fosse fuori posto o superflua. Tutto si incastra perfettamente, lasciandomi con un sorriso perenne sulle labbra nel vedere questi due ragazzini riscoprire la vita, piano piano.
Il loro percorso è splendido proprio perché si svolge con tranquillità, dando il giusto spazio e i giusti tempi alla conoscenza, alla comprensione, all’innamoramento. Stare in compagnia di Ari e Daniel è stato come camminare mano nella mano con loro, una di quelle passeggiate che ti riempie di incomprensibile felicità soltanto per il fatto di essere lì, accanto alla persona giusta.
Vedere il mondo dal punto di vista di due adolescenti è stato tenero e inaspettatamente intenso. Riscoprire il mondo attraverso gli occhi di questi due giovani in particolare, così anomali e genuini rispetto a ciò che di norma conosciamo, è stato rinfrancante.
Nonostante l’ultima parte del romanzo sia stata una lettura intensa e commovente, in cui le parole si facevano più sofferte ma mai angoscianti, ho chiuso il kindle con gli occhi rossi e un sorriso sulle labbra. Perché nonostante i momenti difficili che la vita ci mette di fronte, se guardiamo bene e con attenzione ciò che abbiamo tra le mani possiamo trovare tanti piccoli momenti di pura gioia. Ed è proprio questo l’insegnamento che affiora tra le righe.
Un intero attimo di beatitudine è un romanzo che fa riflettere, che consiglia di andare oltre le apparenze, a cogliere ogni istante che ci viene regalato. È un invito a fermarsi, a guardarsi attorno, a riscoprire la felicità delle piccole cose. Di uno sguardo o di un silenzio. Perché la vita è fatta di tantissimi piccoli momenti, che vanno assaporati e tenuti vicino al cuore prima che volino via.

Perché l’amore è contagioso; quando lo riconosci negli altri, lo desideri anche tu nella tua vita e, se hai la fortuna di averlo trovato, senti il bisogno di mostrarlo, di gridare al mondo che c’è. Perché l’amore è la storia più bella da raccontare.


Valutazione: 5 stelle!
 

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