Buongiorno sognatori, la nostra Mya ha letto e recensito l'ultimo romanzo di Chiara Parenti. Vediamo insieme che cosa ne pensa.
Trama
Lui era alla ricerca di qualcosa.
Lei aveva bisogno di essere trovata.
A diciotto anni, l’amore può cambiare tutto.
In un solo, indimenticabile istante.
Lei aveva bisogno di essere trovata.
Arianna
Brandi non è certo una ragazza che passa inosservata: capelli rossi
come il fuoco e occhi pieni di rabbia. La rabbia di chi ha già perso
tutte le cose che contano davvero: la famiglia, l’innocenza, la voglia
di credere nel futuro. Infatti, da quando il padre se n’è andato,
sparito nel nulla senza lasciare traccia, la vita di Arianna non è stata
più la stessa. Qualcosa si è spezzato, e lei ha cercato rifugio nelle
compagnie sbagliate, tra alcol, feste e notti infinite. Le cose cambiano
il giorno in cui Arianna viene bocciata e la madre la costringe a
lavorare nel bar di un piccolo paese alle porte di Siena. Per Arianna
quello è l’inferno, l’estate peggiore che possa immaginare. Almeno fino
al momento in cui incontra Daniel. Lui è tutto ciò che Arianna non è:
timido, riservato, serio. Se ne sta seduto in un angolo del bar con una
vecchia macchina fotografica tra le mani, sempre solo. Tra i due l’amore
scoppia come una scintilla inaspettata, sorprendente. Lui la trascina
nel suo universo misterioso, lei trova il modo di ricucire i pezzi della
propria vita. Daniel sembra essersi materializzato dal nulla per
salvarla, per portarla via sul suo cavallo bianco come un cavaliere
dall’armatura scintillante. Eppure Arianna non sa che il ragazzo che le
ha rubato il cuore nasconde un segreto. E che, forse, sarà lei a salvare
lui. Dalla penna di un’autrice straordinaria, una storia romantica e
indimenticabile sull’amore e sulle seconde possibilità. Quelle che la
vita ci regala, sempre e comunque.
A diciotto anni, l’amore può cambiare tutto.
In un solo, indimenticabile istante.
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Il parere di Mya (prodotto fornito dalla Casa Editrice)
È difficile scrivere una
recensione quando lo stomaco è una centrifuga di emozioni e gli occhi sono
gonfi per la nottata trascorsa a leggere un magnifico romanzo. Adesso lo so.
Perché, anche a distanza di ore, le idee e le emozioni si accavallano tra loro,
impedendomi di trovare un filo logico per spiegarvi quante emozioni mi ha
lasciato questa lettura.
So solo che non ho impiegato più
di tre pagine per capire che lo stile era fresco, coinvolgente, pienamente
nelle mie corde. Forse un paio per cogliere la vena ironica dell'autrice e
intuire che leggerlo fino in fondo sarebbe stata una passeggiata. E di certo mi
sono bastati quattro capitoli per capire che avrei amato questi due personaggi
come pochi altri.
Malgrado ciò, mi trovo in difficoltà
a trovare gli aggettivi più adatti a questo romanzo, perché Un intero attimo di beatitudine è tutto
e il contrario di tutto. A partire dai protagonisti.
Ari e Daniel sono diversissimi,
eppure molto più simili di quanto si possa immaginare. Lei è il fuoco, lui è
l’acqua cheta, ma insieme sono un connubio perfettamente equilibrato. Sono poco
più che ragazzini, ma hanno la forza e la determinazione degli adulti. In essi
traspare tutta la sofferenza che la vita non ha voluto risparmiare loro e
tuttavia sono ben evidenti la spensieratezza e la voglia di afferrare quello
che di bello può ancora offrire.
Sorrido e mi viene da piangere al
pensiero che voglia tenersi vicina mentre dorme proprio la foto che racchiude
il momento in cui si è innamorato di me.
Si incontrano in un momento della
loro vita in cui entrambi erano in attesa di qualcosa. O di qualcuno. Di
un’anima affine che li prendesse per mano e facesse vedere loro quanta bellezza
c’è in un semplice sguardo o in un semplice sorriso. Negli occhi e nel cuore
dell’altro ritrovano se stessi, crescono, amano, afferrano il senso della vita.
«Dio, Testa Rossa, mi piacerebbe
che ti vedessi con i miei occhi per un momento» dice, togliendomi il respiro.
La quiete, i silenzi, l'attesa.
Credo siano queste le caratteristiche che ho apprezzato di più nel cammino al
fianco di Ari e Daniel, perlomeno all’inizio. Nella prima parte è stata soprattutto
una lettura rilassata, piacevole, in cui le pagine scorrevano adagio ma mai
lente, dandomi modo di apprezzare la bellezza dei termini, la poesia dei
sentimenti. Un equilibrio perfetto tra l’incalzante voglia di scoprire di più e
la consapevolezza che per apprezzare davvero qualcosa occorre prendersi il
proprio tempo. Non c'è stata una scena o una sola parola che fosse fuori posto
o superflua. Tutto si incastra perfettamente, lasciandomi con un sorriso
perenne sulle labbra nel vedere questi due ragazzini riscoprire la vita, piano
piano.
Il loro percorso è splendido
proprio perché si svolge con tranquillità, dando il giusto spazio e i giusti
tempi alla conoscenza, alla comprensione, all’innamoramento. Stare in compagnia
di Ari e Daniel è stato come camminare mano nella mano con loro, una di quelle
passeggiate che ti riempie di incomprensibile felicità soltanto per il fatto di
essere lì, accanto alla persona giusta.
Vedere il mondo dal punto di
vista di due adolescenti è stato tenero e inaspettatamente intenso. Riscoprire
il mondo attraverso gli occhi di questi due giovani in particolare, così
anomali e genuini rispetto a ciò che di norma conosciamo, è stato rinfrancante.
Nonostante l’ultima parte del
romanzo sia stata una lettura intensa e commovente, in cui le parole si
facevano più sofferte ma mai angoscianti, ho chiuso il kindle con gli occhi
rossi e un sorriso sulle labbra. Perché nonostante i momenti difficili che la
vita ci mette di fronte, se guardiamo bene e con attenzione ciò che abbiamo tra
le mani possiamo trovare tanti piccoli momenti di pura gioia. Ed è proprio
questo l’insegnamento che affiora tra le righe.
Un intero attimo di beatitudine è un romanzo che fa riflettere, che
consiglia di andare oltre le apparenze, a cogliere ogni istante che ci viene
regalato. È un invito a fermarsi, a guardarsi attorno, a riscoprire la felicità
delle piccole cose. Di uno sguardo o di un silenzio. Perché la vita è fatta di
tantissimi piccoli momenti, che vanno assaporati e tenuti vicino al cuore prima
che volino via.
Perché l’amore è contagioso;
quando lo riconosci negli altri, lo desideri anche tu nella tua vita e, se hai
la fortuna di averlo trovato, senti il bisogno di mostrarlo, di gridare al
mondo che c’è. Perché l’amore è la storia più bella da raccontare.
Valutazione:
5 stelle!
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