Recensione: Security Breach di Evan Grace (Rogue Security and Investigation Vol. 1)

Sognatori, la nostra Meg ci parla oggi del romanzo Security Breach di Evan Grace, edito Triskell Edizioni. Pronti a scoprire tutti i dettagli?

Trama

È stata solo una notte. Una notte ed ero sicuro che non l'avrei più rivista.

Sei mesi dopo mi ritrovo a fissare quegli stessi occhi. Questa volta, soltanto per scoprire che Delilah è la figlia del mio capo.

Ma il vero colpo di scena è che... è decisamente incinta.

Ora il mio unico obiettivo è starle accanto, proteggerla e assicurarmi che la mia nuova famiglia si prenda cura di lei.

Ma c'è un pericolo in agguato nell'ombra, che minaccia tutto ciò che amo.

Non mi fermerò finché le persone a cui voglio bene non saranno al sicuro. Non mi fermerò finché non avrò annientato ogni minaccia.

Delilah è mia. Il bambino che porta in grembo è mio... e che io sia dannato se qualcuno me li porterà via.

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Il parere di Meg (prodotto fornito dalla Casa Editrice senza scopo di lucro)

 

Reece Meyers ha lasciato l’esercito, e senza uno vero scopo ha trascorso un anno in cerca di lavoro. Quel lavoro finalmente arriva in un’agenzia di sicurezza gestita da un suo amico dei tempi delle Forze Speciali: ma c’è un ma.

Il primo giorno del suo nuovo lavoro scopre che quella giovane donna con cui ha trascorso una notte di passione è proprio la figlia del suo capo, Delilah Mackenzie, e che è in attesa di un bambino.

 

«È stata la notte più bella della mia vita, ma quando mi sono svegliata la mattina dopo, lui non c’era più. Nessun biglietto…niente.»

 

Inizia così uno strano rapporto tra loro: la forte differenza di età, le insicurezze di lei e la debolezza di lui di fronte alla sua nuova condizione di padre li portano continuamenti in contrasto.

Ma nei loro dialoghi manca quel qualcosa tipico dell’attrazione degli opposti, proprio perché le differenze li allontanano invece che avvicinarli: soprattutto la protagonista, anche quando viene inserito il PLOT, non riesce a coinvolgere il lettore, impegnata in dei monologhi con se stessi troppo lunghi.

Troppo lento il coinvolgimento dei due protagonisti, che basano il loro legame solo sulla forte attrazione fisica, esasperata nel racconto dallo stato fisico di lei.

Insomma una lettura che poteva essere di più, e che invece manca di qualcosa, di una svolta di un che, che ci faccia apprezzare perfino l’epilogo.

 

Valutazione: tre stelle.