Sognatori, oggi il blog partecipa al Review Party del romanzo Home Team di Alexandra Rose. Mariarosaria l'ha letto e recensito per noi. Pronti a scoprire tutti i dettagli?
Quarta di copertina:
Molto
diverso da Love Disaster eppure intenso allo stesso modo, così definirei Home
Team, l’ultimo romanzo di Alexandra Rose, a chi avendo letto di Ren e Harry mi
chiedesse cosa penso della storia di Drew e Greyson.
Come
sempre la penna della Rose è una garanzia, poiché sicura e precisa. Dal suo
nuovo lavoro trasuda uno studio approfondito dello sport, visto che nulla è
lasciato al caso, ma soprattutto una passione e un attaccamento ai personaggi
che riesce a creare dipendenza in chi legge, facendoti rimpiangere di essere
arrivato alla fine. Stavolta Alexandra è stata in grado di trasportarmi fino
alla Fallwood University, in Oregon, e a tenermi incollata alle pagine di uno
sport romance che fa del basket il suo punto focale perché, in questa storia, il
basket lo si vive sul serio e io l’ho adorata anche per questo. Se parliamo di “sport
romance”, infatti, lo sport deve essere presente e arrivare al lettore deciso e
come parte della trama senza essere solo un’illusione data da un trope o da una
cover, e lei è riuscita a realizzare un’impresa che pochi, a mio avviso,
concretizzano.
Stavolta
i personaggi sono più maturi e io ho adorato il loro background e la crescita
personale. Sin dalle prime pagine difatti si nota quanto siano in contrasto le
figure di Drew e Grey e si intuisce come le loro insicurezze abbiano influito
su decisioni importanti che li hanno segnati nel profondo.
A mio
parere Drew è paragonabile al buio che precede l’alba, dato che prevalgono il
carattere scontroso e il comportamento poco amichevole ma, di tanto in tanto, si
riesce a intravedere il vero cuore del personaggio e si comincia a intuire la
sua insicurezza.
Poi
c’è Greyson, paragonabile a un sole capace di riscaldare con la sua bontà; un
ragazzo ingenuo e semplice al punto che è difficile provare antipatia per lui nonostante
le incertezze dimostrate man mano che si procede nella storia. Grey sa donare
un sorriso a tutti, è appassionato di basket come Drew ed è deciso a fare di
questo sport il suo futuro. Si impegna giorno dopo giorno per realizzare il suo
sogno e si sente destabilizzato quando, arrivato all’università, scopre di
dover condividere la camera con quello che un tempo era il suo migliore amico. Drew
è la persona con cui ha condiviso gli anni migliori della sua infanzia e i
segreti più profondi, il compagno assieme al quale ha perfezionato il suo
gioco, l’unico in grado di confortarlo e farlo sentire bene e, infine, il solo
capace di scuotergli l’animo in modi sempre nuovi e inaspettati.
Capirete
bene che con questi presupposti, ossia un’amicizia finita e una convivenza
forzata, per i due ragazzi la storia non comincia né col piede giusto né come
una passeggiata, soprattutto se dall’altra parte del campo c’è Drew, che con la
sua sagacia, i silenzi ostici e le continue provocazioni non rende la vita
semplice al compagno di stanza il quale, invece, vorrebbe riallacciare un
rapporto che lui stesso ha contribuito a incrinare.
Di
Drew si apprezza il carattere forte e il fatto che, pur essendo terrorizzato dalla
possibilità di soffrire di nuovo, decide di giocarsi il tutto per tutto e
provare a rialzarsi. Il dolore, già una volta, lo ha sopraffatto togliendogli
tutto quello che amava e desiderava, eppure il nostro bel tenebroso, anche se
non è un simpaticone, si dimostrerà forte e ci spingerà a chiederci chi si
nasconde dietro la maschera. Entrare in sintonia con lui sarà difficile tanto
quanto sarà complicato tenersi a freno dal volergli gridare contro, eppure una
volta guardato oltre il finto riflesso di Drew, non potrete fare a meno di
volergli bene.
La storia è intensa, ma al contempo tratta argomenti delicati come l’accettazione di se stessi e l’omofobia, che Alexandra ha gestito egregiamente con la sua grande padronanza di linguaggio ed espressione. Come sempre, con la sua tecnica eccellente ha saputo far sentire il lettore parte integrante della vicenda e, grazie a questo, le pagine scorrono veloci e senza intoppi. Senza eccessi, toccando i tasti giusti e strappando sussulti al cuore, è stata in grado di farmi amare questi due ragazzi che, se all’apparenza sono tanto differenti, riescono invece a compensarsi alla perfezione fino a tirare fuori l’uno il meglio dall’altro.
Valutazione: 5 stelle!
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