domenica 18 febbraio 2024

Review Party: Home team di Alexandra Rose

Sognatori, oggi il blog partecipa al Review Party del romanzo Home Team di Alexandra Rose. Mariarosaria l'ha letto e recensito per noi. Pronti a scoprire tutti i dettagli?





Quarta di copertina:

Drew Miller ha sempre voluto frequentare la Fallwood University, un college di Division 1, grazie a una borsa di studio sportiva. Il basket è infatti una delle sue passioni.
Quando scopre l’identità del suo compagno di stanza, pensa che si tratti di una coincidenza, un assurdo caso di omonimia.
Perché non può essere davvero quel Greyson Quinn.
Il suo ex migliore amico, la persona che odia più di chiunque altro al mondo.
Greyson Quinn desidera giocare nell’NBA. La borsa di studio alla Fallwood University gli permetterà di competere ad alti livelli nel torneo universitario e, quindi, di essere a un passo dal suo sogno.
Solo che… non aveva previsto lui.
Drew Miller.
Il suo ex migliore amico, la persona che ha perso due anni prima.
Alleati sul campo, ma nemici fuori, il loro sarà uno scontro all’ultimo canestro, dove passato e presente si mescolano e la posta in gioco sono i sentimenti. Sarà possibile soffocarli oppure ne saranno travolti?


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Il parere di Mariarosaria (prodotto fornito dall'autore senza scopo di lucro)


Molto diverso da Love Disaster eppure intenso allo stesso modo, così definirei Home Team, l’ultimo romanzo di Alexandra Rose, a chi avendo letto di Ren e Harry mi chiedesse cosa penso della storia di Drew e Greyson.

Come sempre la penna della Rose è una garanzia, poiché sicura e precisa. Dal suo nuovo lavoro trasuda uno studio approfondito dello sport, visto che nulla è lasciato al caso, ma soprattutto una passione e un attaccamento ai personaggi che riesce a creare dipendenza in chi legge, facendoti rimpiangere di essere arrivato alla fine. Stavolta Alexandra è stata in grado di trasportarmi fino alla Fallwood University, in Oregon, e a tenermi incollata alle pagine di uno sport romance che fa del basket il suo punto focale perché, in questa storia, il basket lo si vive sul serio e io l’ho adorata anche per questo. Se parliamo di “sport romance”, infatti, lo sport deve essere presente e arrivare al lettore deciso e come parte della trama senza essere solo un’illusione data da un trope o da una cover, e lei è riuscita a realizzare un’impresa che pochi, a mio avviso, concretizzano.

Stavolta i personaggi sono più maturi e io ho adorato il loro background e la crescita personale. Sin dalle prime pagine difatti si nota quanto siano in contrasto le figure di Drew e Grey e si intuisce come le loro insicurezze abbiano influito su decisioni importanti che li hanno segnati nel profondo.

A mio parere Drew è paragonabile al buio che precede l’alba, dato che prevalgono il carattere scontroso e il comportamento poco amichevole ma, di tanto in tanto, si riesce a intravedere il vero cuore del personaggio e si comincia a intuire la sua insicurezza.

Poi c’è Greyson, paragonabile a un sole capace di riscaldare con la sua bontà; un ragazzo ingenuo e semplice al punto che è difficile provare antipatia per lui nonostante le incertezze dimostrate man mano che si procede nella storia. Grey sa donare un sorriso a tutti, è appassionato di basket come Drew ed è deciso a fare di questo sport il suo futuro. Si impegna giorno dopo giorno per realizzare il suo sogno e si sente destabilizzato quando, arrivato all’università, scopre di dover condividere la camera con quello che un tempo era il suo migliore amico. Drew è la persona con cui ha condiviso gli anni migliori della sua infanzia e i segreti più profondi, il compagno assieme al quale ha perfezionato il suo gioco, l’unico in grado di confortarlo e farlo sentire bene e, infine, il solo capace di scuotergli l’animo in modi sempre nuovi e inaspettati.

Capirete bene che con questi presupposti, ossia un’amicizia finita e una convivenza forzata, per i due ragazzi la storia non comincia né col piede giusto né come una passeggiata, soprattutto se dall’altra parte del campo c’è Drew, che con la sua sagacia, i silenzi ostici e le continue provocazioni non rende la vita semplice al compagno di stanza il quale, invece, vorrebbe riallacciare un rapporto che lui stesso ha contribuito a incrinare.

Di Drew si apprezza il carattere forte e il fatto che, pur essendo terrorizzato dalla possibilità di soffrire di nuovo, decide di giocarsi il tutto per tutto e provare a rialzarsi. Il dolore, già una volta, lo ha sopraffatto togliendogli tutto quello che amava e desiderava, eppure il nostro bel tenebroso, anche se non è un simpaticone, si dimostrerà forte e ci spingerà a chiederci chi si nasconde dietro la maschera. Entrare in sintonia con lui sarà difficile tanto quanto sarà complicato tenersi a freno dal volergli gridare contro, eppure una volta guardato oltre il finto riflesso di Drew, non potrete fare a meno di volergli bene.

La storia è intensa, ma al contempo tratta argomenti delicati come l’accettazione di se stessi e l’omofobia, che Alexandra ha gestito egregiamente con la sua grande padronanza di linguaggio ed espressione. Come sempre, con la sua tecnica eccellente ha saputo far sentire il lettore parte integrante della vicenda e, grazie a questo, le pagine scorrono veloci e senza intoppi. Senza eccessi, toccando i tasti giusti e strappando sussulti al cuore, è stata in grado di farmi amare questi due ragazzi che, se all’apparenza sono tanto differenti, riescono invece a compensarsi alla perfezione fino a tirare fuori l’uno il meglio dall’altro.

Valutazione: 5 stelle! 


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