Sognatori, la nostra Mariarosaria ci parla oggi del romanzo The Kanjii Academy di Valentina Torchia, edito De Agostini. Pronti a scoprire tutti i dettagli?
Trama
Non avevo mai letto nulla di questa autrice e devo ammettere di essere rimasta
piacevolmente colpita dalla sua scrittura, perché The Kanji Academy è stata
davvero una bella scoperta. Innanzitutto ho apprezzato l’idea originale di
ideare una storia ambientata nella scuola giapponese nel centro di Milano e
promosso col massimo dei voti il modo in cui la trama è stata sviluppata, non
risultando mai banale e consentendo al lettore di divorare ogni pagina in modo
veloce, accecato dal desiderio di sapere cosa accadrà.
Le oltre cinquecento pagine del romanzo volano, letteralmente, e quando si
giunge alla fine si vorrebbe leggere altro, per cui consiglio la lettura a
chiunque ami la cultura giapponese e non solo. Nel contesto, difatti, vengono
trattati anche alcuni temi sensibili come il bullismo, la dislessia, il
desiderio di essere diversi da ciò che si è e, al contempo, di considerarsi
fuori posto in un mondo dove ti senti invisibile proprio perché non uniformato
alla massa. Ognuno di questi aspetti è stato trattato, a mio parere, con la
giusta delicatezza e in maniera idonea al contesto, visto che la protagonista
della storia ha sedici anni.
Niente è stato lasciato al caso e il modo in cui è stato gestito il
complesso mondo dei kanji e della scrittura giapponese rende palese lo studio e
l’impegno che l’autrice ha messo in ogni pagina, oltre che la sua passione per
una cultura davvero affascinante come quella nipponica.
Come dicevo poc’anzi, Marina ha sedici anni e non è felice della propria
quotidianità perché, a causa della sua dislessia, viene presa di mira da alcuni
compagni di classe. Nipote di un’importante insegnante di letteratura
giapponese scomparsa improvvisamente, decide di approfittare di un progetto che
le consentirà di studiare un anno alla MNG, l’Accademia giapponese di Milano.
Sente di volerlo fare per sentirsi più vicina alla nonna e, allo stesso
tempo, desidera approcciare di nuovo i kanji, che da bambina aveva studiato
proprio con la nonna, dato che i caratteri che compongono la scrittura del
Giappone non le si rimescolano davanti agli occhi come accade con la lingua
italiana. Varcando la soglia della Mirano Nihonjin Gakuin vi renderete subito conto che non si
tratta di una scuola come tutte le altre, ma di un vero e proprio pezzo della
cultura giapponese impiantato nel centro di Milano. Passeggiando per i corridoi
della prestigiosa accademia vi parrà di essere finiti in un anime o un manga.
Le divise, il modo in cui sono organizzate le classi, i club scolastici e
perfino gli ambienti vi catapulteranno tra le pagine di un romanzo che non
sembra ambientato in Italia e vi consentiranno di guardare ciò che accade con i
vostri occhi, catturando la fantasia.
La storia è
ricca di mistero e sfumature dark che si percepiscono sin dalle prime pagine e
spingono il lettore a procedere sempre più velocemente per comprendere ciò che
accadrà. È un romanzo che si divora, pieno di sfaccettature interessanti e
personaggi complessi, ognuno caratterizzato in maniera perfetta e con un
background unico, ciascuno con un fine che lo rende diverso e speciale,
perfettamente incastrato nella storia. Ho adorato l’evolversi degli eventi, i
punti oscuri man mano svelati fino al finale inaspettato e, ancora di più, mi è
piaciuta la crescita individuale dei protagonisti che, anche se giovani,
subiscono dei cambiamenti man mano che si procede con la lettura.
Tra le
pagine di The Kanji Academy si rincorrono cattiveria e voglia di riscattarsi,
desiderio di migliorarsi e crescere, ma sono anche evidenti l’invidia, le
difficoltà familiari e quelle di ambientarsi in un contesto nuovo. Si
percepisce la solitudine di alcuni personaggi e l’aura di forza che
caratterizza altri, tanto quanto il desiderio di sentirsi accettato in un mondo
che per molti versi appare spietato.
Tra le
pagine troverete amore, forza, amicizia e magia, ma anche cattiveria, vendetta
e segreti celati dalla falsità che vi faranno affezionare a tutti i personaggi.
Momo e Giorgio, ma soprattutto Marina, Haru, Takumi, Aika, Kimiko, Rin, Shinji
e il professor Abe vi condurranno per mano nei corridoi di un’accademia unica,
portandovi oltre il Torii per mostrarvi il mondo con occhi nuovi, dove le
parole sono forza che esige di essere liberata, non per ottenere il potere ma
per sostenere il prossimo. Con questi ragazzi, che dopo i primi capitoli
diventeranno come amici, scoprirete l’importanza dei sentimenti e dei valori
che possono cambiare e migliorare, ma anche di quei desideri oscuri che
annientano l’anima senza lasciare altro che terra bruciata attorno.
Un
apprezzamento particolare va anche alla cover, alle illustrazioni e
all’impaginazione, che rendono il romanzo ancora più unico e bello da
sfogliare.
Valutazione: 5 stelle!
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