lunedì 10 agosto 2020

Recensione: Il mio sbaglio migliore sei tu di Irene Pistolato

Sognatori, oggi la nostra Mya ci parla dell'ultimo romanzo self di Irene Pistolato, Il mio sbaglio migliore sei tu. Vediamo insieme dettagli e opinione.




Trama:

Può una telefonata al numero sbagliato cambiare la tua vita? Martina se lo chiede da quando ha risposto a quel numero sconosciuto. Dopo un’iniziale riluttanza a parlare con quel Riccardo che si trova dall’altra parte della linea, decide di dargli una possibilità. Imparano a conoscersi prima tramite messaggi giornalieri e poi scambiandosi lunghe telefonate. Con il tempo Martina si infatua di lui, nonostante non si siano mai visti. Rimane colpita dalla sua dolcezza e gentilezza, parlare con lui diventa un bisogno vitale. Anche un cliente della cartoleria della sua famiglia, che gestisce con la sorella, sembra interessato a lei e questo la confonde. Non comprende cosa prova davvero per Riccardo e le attenzioni del bel cliente sono più che piacevoli.
Quando Riccardo le chiede di incontrarsi, Martina tentenna, ha paura di rovinare ciò che di bello si è creato tra loro. E se fosse solo l’inizio di qualcosa di incredibile? A volte è il destino a decidere per noi.

Link per l'acquisto: https://amz.run/3QG4

Il parere di Mya (prodotto fornito dall'autore senza scopo di lucro)

Martina e Riccardo sono i protagonisti di Il mio sbaglio migliore sei tu. Una bella location tutta italiana per un romanzo tutto cuori e amore che però non mi ha conquistata fino in fondo. Un po’ troppo zuccheroso, un po’ troppo tranquillo, un po’ troppo a senso unico.

La protagonista femminile è una bella trentenne che non ha ancora incontrato l’uomo giusto, ma non se ne cruccia più di tanto. Lui invece è un giovane avvocato, timido e carino che suscita subito simpatia. Gli ingredienti per un buon romanzo ci sono tutti, eppure qualcosa non ha funzionato del tutto. L’autrice tiene abbastanza alta l’attenzione fino a quasi metà del testo, poi le cose cominciano a farsi un po’ ripetitive.

Ho trovato deludente il percorso del protagonista maschile. Benché i suoi sentimenti siano chiari e provi per Martina un amore totalitario, in tutta onestà mi tocca ammettere di non essere riuscita ad amare Riccardo fino in fondo. So che fa parte del suo personaggio e che è stata precisa scelta dell’autrice, ma l’ho trovato troppo insicuro e infantile per riuscire ad apprezzarlo appieno. L’insicurezza di per sé non rappresenta un problema in un uomo, ma il fatto che costui rifletta e rimugini sopra ai propri difetti per pagine e pagine, quasi piangendosi addosso e senza trovare mai il coraggio di fare qualcosa di concreto, o peggio buttando tutto all’aria, mi ha un po’ delusa.

 

Mi sono sentito una merda subito dopo averlo fatto e mi sento anche adesso un perfetto coglione. Ho impiegato due anni a farmi avanti con lei e ho impiegato meno di un mese a mandare tutto all’aria solo per la mia insicurezza.


Questo suo continuo rimuginare è stato troppo ripetitivo, e purtroppo ripetitivo lo è diventato il romanzo stesso. Ci sono pagine e pagine di scene intime, più o meno hot, ma sono talmente tante che mi hanno dato l’impressione che l’autrice volesse focalizzare l’attenzione proprio su questo punto anziché sui sentimenti tra Martina e Riccardo. Ho avuto l’impressione che questi personaggi non avessero molto da dire e da dare al lettore, oltre a numerose scene erotiche. Ne ho contate otto, tutte molto simili tra loro, spesso anche contigue e che quindi continuavano per parecchie pagine. Senza contare i riferimenti sessuali e i baci scambiati ogni tre per due, come se i protagonisti non avessero altro in mente, altro da fare.

Capisco la passione, l’innamoramento e il desiderio di stare sempre insieme ma, a mio avviso, in questo modo il romanzo è stato un po’ penalizzato. Credo che avrebbero fatto più effetto poche scene con maggior pathos, o magari sarebbe stato più utile mostrarci l’innamoramento vero e proprio, le interazioni dei protagonisti in altri ambiti, magari al di fuori degli atti sessuali un po’ fini a se stessi.

La scrittura è comunque corretta, ci sono alcuni refusi ma niente che infici la lettura. Lo stile è abbastanza fluido e si fa leggere bene. Quindi, poiché il giudizio non positivissimo del romanzo dipende molto dai gusti personali, vi invito a leggerlo e dare una possibilità a Martina e Riccardo di fasi amare da voi.

 

Votazione: 3,5 stelle

1 commento:

  1. Ho visto solo ora la recensione e mi dispiace tantissimo 🥺 Non so come mai non ho ricevuto la notifica su facebook. Grazie mille per aver dato una possibilità al mio romanzo ♥️

    RispondiElimina