martedì 5 novembre 2019

Recensione: L'amore nuoce gravemente alla salute di Denise Aronica

Sognatori, la nostra Kathleen ci parla oggi del romanzo di Denise Aronica, L'amore nuoce gravemente alla salute. Vediamo insieme dettagli e opinione.



Trama

Gaia, ventisei anni, un monolocale sottosopra, il sorriso contagioso e la risposta sempre pronta, è convinta che la sfortuna sia una questione di punti di vista. Poco importa che il suo fidanzato storico l'abbia lasciata o che non riesca mai a ottenere gli impieghi per cui fa domanda per via della sua inesperienza. Tra un corso di aggiornamento e un'infinita serie di colloqui, passa i suoi fine settimana facendo la barista in un pub nel cuore di Firenze e per arrotondare si dedica alla più insolita delle attività: il riordino degli spazi altrui.
Nonostante la sua vita non stia andando proprio come aveva progettato, Gaia è convinta di potercela fare e piangersi addosso è la cosa che le piace meno al mondo, ma quando i suoi vecchi compagni di liceo la invitano a cena per una rimpatriata, sente il bisogno di correre ai ripari. Per una sera soltanto reciterà la parte della Dottoressa Gaia Borlotti, laureata con lode e assistente personale del dirigente di un’azienda fiorentina di spicco.
Jacopo Casadei, il ragazzo bello e impossibile che un tempo era il più ambito della classe e dell’intera scuola, invece non ha nessun bisogno di fingere. Grazie alla prestigiosa laurea ottenuta alla Bocconi, ricopre una posizione davvero invidiabile, abita in centro e guida un'auto che farebbe gola a chiunque.
Dopo un incontro molto ravvicinato quasi finito in tragedia, sarà proprio Jacopo che Gaia si troverà di fronte, pronto a esaminarla nel giorno del colloquio più importante della sua vita.

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Il parere di Kathleen (prodotto fornito dall'autore)

Gaia Borlotti ha 26 anni e un diploma in ragioneria che proprio non riesce a sfruttare. A ogni colloquio le viene sempre richiesta più esperienza di quella che ha, oppure viene dato per scontato che sia in età giusta per procreare, chiudendole così tutte le porte in faccia.
Ma lei non demorde, non lo fa mai.
Vive da sola in un monolocale incasinatissimo, fa la barista in un pub e arrotonda occupandosi di riordino. Per i non addetti ai lavori, Gaia si fa pagare per riordinare case, armadi o soffitte da chi ne ha bisogno. Nonostante per la madre sia un lavoro alquanto bizzarro, a Gaia rilassa e soddisfa.


SONO DAVVERO CONVINTA CHE NON ESISTA COSA AL MONDO CHE NON POSSA TROVARE IL SUO POSTO, ED ESSERE  CAPACE DI VEDERE IL CORRETTO ORDINE DELLE COSE RIESCE A FARMI SENTIRE IN ARMONIA.

Mentre è assorta nel suo lavoro, si perde in riflessioni sulla sua sfortuna e su quanto possa essere  relativa. Ripensa a ciò che vorrebbe avere ma che non riesce a ottenere, a tutte le lamentele dei clienti del pub che si sfogano con lei e poi tiene tutto dentro di sé, fin quando gioie e dolori si ammassano e la fanno esplodere diventando intrattabile. Quel momento è ribattezzato dalla madre “giorno blu”.


PER LO PIÙ SONO UNA PERSONA A MODO. IN FONDO, DICIAMOCELO, IL CONCETTO DI SFORTUNA È DEL TUTTO RELATIVO.

Ma Gaia cerca sempre di essere propositiva, in un modo o nell'altro, infatti si sta preparando per il colloquio della vita presso una prestigiosissima azienda. Vuole avere un posto di riguardo, poter far carriera e dire a se stessa “ ce l'ho fatta”!
Gaia è una ragazza determinata e di gran cuore che però non ha potuto fare l'università come aveva sognato. La sorellina Matilde, infatti, era malata e i soldi per le cure hanno reso la sua vita e quella dei suoi genitori più che difficile. Le ha anche donato il midollo per cercare di salvarla e regalarle quella vita fatta di sogni e spensieratezza che non aveva mai avuto.
Ottenere il posto che sogna da tanto, sarebbe un'immensa soddisfazione per Gaia e la riprova che anche lei può fare qualcosa di importante nella sua vita, non solo andare a riordinare le case di estranei mentre nella sua regna il caos totale.


È IRONICO, SONO DANNATAMENTE BRAVA A SISTEMARE LE COSE DEGLI ALTRI, MA QUANDO INVECE MI TROVO DI FRONTE ALLE MIE, DIVENTO UN'INCAPACE. MI SONO ARRESA PERSINO IO DI FRONTE ALLA VERITÀ CHE LA COERENZA DA ME, NON È DI CASA.

Una sera, accetta di partecipare alla cena di classe nonostante non veda nessuno da svariati anni. L'unica persona con cui è ancora in contatto è la sua migliore amica Sara e la costringe a imparare a memoria una storiella che vuole propinare a quelle stronzette delle ex compagne che erano interessate solo all'apparenza e che la invidiavano per il suo 110 e lode preso alla maturità.
Perché Gaia aveva grandi progetti che però non ha mai realizzato e non vuole sentirsi inferiore davanti a degli, ormai, emeriti sconosciuti.

IL MONDO NON GIRA ATTORNO A ME E DEVO PRENDERNE ATTO, MA VEDERE QUANTO LE COSE POSSONO ESSERE SEMPLICI PER LE ALTRE PERSONE LÌ FUORI, MENTRE IO MI SENTO IN LOTTA PERENNE CONTRO TUTTO, FA TANTO MALE CHE MI MANCA IL RESPIRO.

Ci sono proprio tutti, dal burlone della classe al nerd, dalle oche giulive a quelle che erano amiche e si estraniavano dal gruppo, oggi come allora.
C'è anche Jacopo, il ragazzo più figo della scuola, quello che con uno schiocco di dita poteva avere tutto ciò che desiderava. Ragazze comprese.
Lei e Jacopo non sono mai stati amici, ma nemmeno nemici. Semplicemente hanno portato avanti una sorta di guerra fredda per anni fatta di battute e di frecciatine.
Si siedono vicini per caso e Gaia non perde tempo di sfoggiare la sua storia inventata per rendersi migliore di come si senta agli occhi di tutti. Anche a quelli di Jacopo, che pare non essere cambiato di una virgola e di aver trovato il suo posto nella società. Col suo aspetto ben curato e perfetto, un lavoro importante in una grande azienda e un'auto meravigliosa che farebbe invidia a chiunque.
La serata vola sulla scia dei ricordi e ben presto, grazie anche al vino bevuto, Gaia decide di finire i festeggiamenti con un tuffo in piscina insieme ai ragazzi e altre due ragazze.
Stanchi, e quasi cacciati a calci dai camerieri che devono chiudere il locale, cercano di asciugarsi per poter tornare a casa quando Gaia, nascondendosi in una cabina per sfuggire a Bobo e alla sua euforia, si ritrova quasi tra le braccia di Jacopo. Battibeccano a loro modo e qualcosa tra di loro scatta facendoli avvicinare e fare quasi sesso. Quasi, avete capito bene. Perché Bobo cerca Jacopo al quale squilla il telefono, dove una fidanzata impaziente lo reclama.
Delusa, perché a quanto pare il ragazzo che conosceva non è cambiato di una virgola, Gaia asciuga il suo vestito e si fa riaccompagnare a casa, decidendo di archiviare la serata.
Non è mai successo nulla. E tanto non rivedrà più Jacopo per minimo sette anni ancora.
E poi c'è il colloquio della sua vita, che è la priorità in questo momento.
Passano i giorni e finalmente arriva il giorno fatidico. Aiutata dalla sorellina a scegliere la mise perfetta e in groppa al suo fedele cinquantino, Gaia arriva davanti all'azienda dei suoi sogni. Si mette in fila insieme ad altre candidate e quando arriva il suo turno vorrebbe sprofondare.
Jacopo è l'assistente del “grande capo” che le deve fare il colloquio.
Quindi sa che lei gli ha rifilato un sacco di bugie la sera della cena.
Gaia ora è convinta che non otterrà mai il posto, che lui la smaschererà e la farà fare una figura tremenda.
Ma Jacopo invece svolge il suo lavoro in modo impeccabile, cercando oltretutto di aiutarla a fare bella figura.
Perché?
Riuscirà Gaia a ottenere il posto?
E a dare una spiegazione a Jacopo?
Che poi, lui ne avrà bisogno?
Quando vorrei dirvelo! Non ne avete idea.

PER QUANTO LE COSE POSSANO SEMBRARE INCASINATE, CON UN PO' DI PAZIENZA SI RIESCE SEMPRE A METTERE TUTTO A POSTO. SE ANCHE LA VITA FOSSE TANTO SEMPLICE, CI SAREBBE LA PACE NEL MONDO E MANGIARE PIZZA TUTTI I GIORNI NON FAREBBE INGRASSARE.

Sappiate solo che qualunque cosa vi stia passando per la testa, non ci arriverete mai.
Questo romanzo è incalzante, spassoso, riflessivo, inaspettato e mai banale o scontato. I personaggi ti si incollano addosso e vuoi sempre saperne di più. Le follie e le paranoie di Gaia, insieme al suo buon cuore sono il punto forte per amarla e detestarla allo stesso tempo.
Jacopo è tutto da scoprire, ma non è il solo.
La dolce Matilda, la mamma di Gaia e perché no, anche Azzurro ha un ruolo particolare nella vicenda.
Chi è Azzurro e perché non ve l'ho nominato?
Perché sono una brutta persona e pretendo che vi buttiate a capofitto in questa lettura.
Consigliata a tutti, in qualunque ora del giorno o della notte tanto, una volta iniziata, non vi scollerete fin quando non avrete finito.
E poi, ci ritroveremo tutte insieme a commentare con gli occhi a cuoricino a un immenso, corale AWWWWWWW
Un romanzo da non perdere e un'autrice sicuramente da seguire.
Consigliatissimo.

Valutazione: 5 stelle!

 

1 commento:

  1. Ma che bella recensione! Grazie mille per le tue parole Kathleen <3 è stato un piacere leggerle!

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