mercoledì 6 novembre 2019

Recensione: La vendetta nel vento di Roberto Ciardiello

Sognatori, la nostra Sonia Gi ci parla oggi del romanzo di Roberto Ciardiello, La vendetta nel vento edito Dark Zone. Vediamo i dettagli e la sua opinione. 

Trama

Fabiana ha quattordici anni e un vuoto di memoria. In una tranquilla mattina di maggio si ritrova in mezzo a un prato, circondata dalla solitudine. Un manto di nebbia le offusca la mente. Dovrebbe essere a scuola a conquistare gli ultimi ottimi voti prima delle vacanze estive, eppure è da tutt'altra parte, senza sapere come sia arrivata lì, cosa sia successo la notte appena passata. Si è incamminata verso casa dopo aver festeggiato il compleanno dell'amica Cristina; il resto è stato inghiottito da un buco nero. Quando i ricordi le piombano addosso, il peso di un'orrenda verità la schiaccia. Le torna in mente nonna Maria, le sue parole, perché tra l'erba ha visto un soffione curvarsi sotto il vento in arrivo dal mare, oltre lo strapiombo. «Esprimi un desiderio, piccola, e soffia forte forte...» Fabiana lo fa. Soffia e aspetta. Perché anche gli animi più docili possono covare rancore. E desiderio di vendetta.

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Il parere di Sonia Gi (prodotto fornito dall'autore)


Il libro di Ciardiello è un breve romanzo dalle tinte noir, che si legge tranquillamente tutto d'un fiato in una serata.
L'autore possiede un'ottima padronanza del lessico che utilizza in una scrittura ricca e priva di errori.
Buona l'idea di suddividere gli eventi andando a ritroso nel tempo.
La protagonista, vittima inerme di due mostri, fa tenerezza nella sua innocenza e ingenuità di quattordicenne, per questo motivo mi sarebbe piaciuto che fosse stata sviluppata maggiormente la parte della trasformazione in vendicatrice di se stessa.
La storia si dipana velocemente, mancando però di mistero e colpi di scena che avrebbero reso le vicende più incalzanti e avvincenti, inoltre la lettura mi è risultata appesantita, soprattutto nella parte iniziale, dall'abbondante utilizzo di similitudini e dettagli a contorno degli avvenimenti principali.
Il romanzo è autoconclusivo.

Valutazione: 2,5 stelle

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