sabato 24 novembre 2018

BlogTour: Wc Tales di Vincenzo De Lillo - Tappa dedicata al quinto racconto

Buongiorno sognatori, oggi il blog ospita una delle tappe del BlogTour di Vincenzo De Lillo e della sua raccolta di racconti un po' particolare, Wc Tales. Noi approfondiremo i personaggi e gli estratti del quinto racconto. Curiosi di saperne di più?




 
Sinossi

Sette racconti si snodano attraverso questo libro, che, con saggia ironia, descrive situazioni assurde, tragiche, comiche o imbarazzanti...
Protagonisti alle prese con una quotidianità non sense, paradossi e cruda comicità.
Uomini e donne di tutti i giorni, che dietro la banalità della azioni giornaliere, nascondono verità che lasceranno il lettore a bocca aperta.







La supplenza 

Marina Pesco
Una classe di 26 ragazzi

Marina è una giovane professoressa appena uscita dall'Università, che, alprimo incarico, si trova a fare da supplente in una classe maschile di un istituto considerato “difficile”. La ragazza è determinata a fare bella figura e nonostante la giovane età, non si fida dei consigli dei colleghi più esperti, ritenendosi migliore di loro.
La superbia è un peccato capitale, ma forse Marina non lo sa. Alla fine del racconto però lo imparerà.
Gli altri personaggi sono l’insieme di ragazzi che compongono una classe, la terza I, dipinta dai colleghi di Marina come “regno di mostri e perdigiorno.”
Ma sono solo ragazzi, ci tengo a dirlo, giovani alunni forse solo molto vivaci, che con laspensieratezza tipica dell'adolescenza e con una spiccata genialità, danno vita ad uno scherzo tragicomico, in cui la supplente cascherà con tutte le scarpe. E la borsa. E il soprabito…
Siamo stati tutti ragazzi, non condannateli.




5 La supplenza

Una giovanissima professoressa al suo primo incarico.
Una scuola considerata difficile.
Una classe maschile di studenti scalmanati.
Uno scherzo geniale e irriverente.
Il folle resoconto di un'ora di supplenza.
Un racconto politically poco correct, forse per niente.
Infatti il ministero dell'istruzione avrebbe qualcosa da ridire, e, forse, pensandoci bene, anche quello della giustizia e della salute (mentale)...
Però il racconto non è scritto per loro, quindi entrate in classe e sedetevi, ci sarà da divertirsi.

“...La giovane professoressa d'istinto si alza e con fare religioso si unisce anch'ella al cordoglio della classe, portando la mano destra al petto, proprio come i ragazzi, mentre dal fondo dell'aula un anonimo cantautore inizia a intonare un PO PO RO PO PO RO PO PO RO PO PO RO... motivetto unanimemente riconosciuto come l'intro dell'inno nazionale italiano. Il momento è struggente, non si vedeva un inno nazionale così particolarmente sentito e ricco di trasporto emotivo, da parte di tutti i partecipanti, dalla finale mondiale Italia-Germania dell'82. Manca solo il buon Pertini…”



Biografia

Nato a Napoli nel 1977, dopo una breve parentesi presso la facoltà di Lettere dell'Università Federico II di Napoli, si dedica alla ricerca di un’occupazione lasciando così da parte la propria inclinazione letteraria.
Nel 2015, ormai padre di due bambini, per un inaspettato licenziamento si ritrova senza un lavoro. Inizia così a occupare le sue lunghe ore provando a mettere su carta le idee raccolte e accumulate negli anni. Nascono quasi improvvisi una ventina di racconti, due più lunghi da poter essere considerati romanzi e tante storielle o aneddoti che talvolta pubblica sulla sua pagina o su alcune pagine Facebook, con cui collabora no profit.
Tre dei suoi racconti, selezionati come vincitori di concorsi letterari, sono stati pubblicati in tre antologie diverse.
In più scrive resoconti calcistici assai ironici della sua squadra del cuore per una pagina sportiva e una trasmissione su una TV regionale che gli danno la possibilità di intrecciare le passioni di una vita: calcio, scrittura e ironia.

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