mercoledì 26 agosto 2020

Recensione: Il mio piccolo segreto di L.A. Casey

Sognatori, la nostra Meg ci parla oggi del romanzo di L.A. Casey, Il mio piccolo segreto edito Newton Compton  Editori. Curiosi di sapere tutto?


Trama

Ryan e Ashley appartengono a due mondi apparentemente inconciliabili, eppure tra loro scocca subito la scintilla…
Ashley Dunne ha una pessima reputazione ed è membro dell’organizzazione criminale più spietata di Dublino. Eppure, quando Ryan Mahony lo vede per la prima volta non può fare a meno di pensare che sia molto diverso da come se lo aspettava...
Ryan è la classica figlia di papà: vissuta nei privilegi e nel lusso. Per questo quando suo padre viene arrestato il mondo le crolla addosso. Specialmente perché è costretta a lasciare il paese di campagna in cui è cresciuta e a trasferirsi nel quartiere poco raccomandabile controllato dalla banda di Ash. I loro mondi sono agli antipodi e Ryan è stata messa in guardia sui ragazzi delle bande criminali, ma il destino sembra cercare ogni pretesto per farli incontrare. Proprio quando Ryan comincia a domandarsi se sia arrivato il momento di agire d’impulso per la prima volta nella sua vita, la sua ingenuità finisce per metterla nei guai. Può davvero fidarsi dell’uomo che conosce come Ash?

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Il parere di Meg (prodotto acquistato)

 

Questo il secondo romanzo di L.A. Casey pubblicato in Italia e non collegato alla serie “LOVE” dei fratelli Slater. È uno stand alone young adult in cui ci sono tutti i temi cari all’autrice: l’attrazione tra opposti, la criminalità giovanile come scelta di vita non voluta, la voglia di riscatto.


I due protagonisti hanno nomi all’inverso: Ryan (nome tipicamente maschile nei paesi anglosassoni) è la protagonista che viene dalla campagna interna dell’Irlanda e che deve trasferirsi a vivere improvvisamente in un quartiere poco raccomandabile della capitale.

È una ragazza benestante ma che nel corso della storia capiamo che ha dato poca importanza agli oggetti materiali, soffrendo per la morte precoce della madre.

Ashley è un ragazzo che “ha scelto” di far parte di una delle organizzazioni criminali più potenti di Dublino per aiutare la sua famiglia in gravi difficolta economiche.

È pienamente consapevole di essere un criminale, un violento e uno spacciatore; ma l’autrice, con il suo stile particolare già emerso nella serie “LOVE”, diretto e senza alcun filtro, riesce a far provare empatia per un personaggio così negativo, anziché disprezzo.

 

«Il mio capo, il signor Nessuno, era un bastardo spietato, ma quando eravamo entrati nel suo giro avevamo accettato di attenerci alle sue regole. Non era stata una scelta consapevole: io e Anto all’epoca avevamo solo tredici anni. Eravamo giovani e stupidi, e la maggior parte di noi era stata tirata dentro proprio così. Ci davano cinquanta euro per ogni lavoretto che facevamo per i Discepoli di Nessuno.”

 


La sua attrazione immediata verso Ryan lo spingerà a prendere consapevolezza non solo delle sue scelte ma di cosa vuole essere con lei e per lei. La storia si legge in modo fluido, con il tocco veloce e diretto tipico della Casey; le parolacce e le scene di violenza e di sesso sono dirette e crude, così come la dolcezza che invece riguarda i due protagonisti.

È una lettura che può soddisfare sia gli amanti della Casey, che ritrovano un po’ dei fratelli Slater e del loro mondo selvaggio, sia chi cerca uno young adult molto diverso dal solito e senza fronzoli.

 
 

”Cos’è successo?”, domandò. “Ti ha fatto del male?”

Dalla sua espressione, sembrava che sarebbe andata a uccidere Ash, se avessi risposti di sì.

“No, per niente.” Risposi, con un sorriso sognante. “Non mi ha fatto niente.”

E allora perché sei terrorizzata?

“Perché…. “Deglutii. “Credo di essere nei guai.”

....................

“Ho passato la serata più romantica della mia vita e ne sono terrorizzata.”

“Perché è un Discepolo?”

Chiusi gli occhi e annuii.

“Lo sarà sempre, Ryan.”

Era proprio ciò che mi terrorizzava.

Essere un discepolo sarebbe sempre stata una parte di Ash Lo sapevo, e sapevo che non avevamo futuro.»

 


Il POV è alternato in modo equilibrato altresì con i co-protagonisti e anche questo rende la lettura piacevole: ma questa è anche una storia di riscatto verso se stessi, di ripartenza, di speranza per due ragazzi a cui la vita ha dato poco, e su questo aspetto l’autrice, come suo solito, ci dà infine un epilogo molto carino e avanti nel tempo.

 

Valutazione: quattro stelle per una storia giovane di rinascita e fiducia nella vita.

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