Sognatori, la nostra Milena ci parla oggi del romanzo di Danio Mariani, Una nuova vita edito Arpeggio Libero Editore che purtroppo non l'ha soddisfatta. Scopriamo insieme perché.
Trama
Un invito in Sicilia, un lungo viaggio in treno e un soggiorno da un
vecchio amico, questo è ciò che aspetta l’ex maresciallo dei Carabinieri
Antonio Molinaro. Ma cosa avrà davvero in mente il commissario
Bonfiglio? Quale sarà il vero motivo che l’ha spinto a contattare
Molinaro dopo tanti anni?
La penna di Danio Mariani torna a dar vita al maresciallo Molinaro, ora in pensione dopo un grave incidente che lo ha costretto sulla sedia a rotelle. In una storia ad alta tensione, seguiremo Molinaro attraverso una trama ricca di intrighi e colpi di scena che condurrà il protagonista a compiere scelte sempre più difficili in nome di grandi valori come giustizia e amicizia.
La penna di Danio Mariani torna a dar vita al maresciallo Molinaro, ora in pensione dopo un grave incidente che lo ha costretto sulla sedia a rotelle. In una storia ad alta tensione, seguiremo Molinaro attraverso una trama ricca di intrighi e colpi di scena che condurrà il protagonista a compiere scelte sempre più difficili in nome di grandi valori come giustizia e amicizia.
Link per l'acquisto: https://amzn.to/3g8I2qQ
Il parere di Milena (prodotto fornito dall'autore senza scopo di lucro)
Ho letto questo romanzo breve in pochi giorni. Devo ammettere che all'inizio la trama non mi aveva catturata, poi però l'evolversi della storia mi ha incuriosita. Si tratta di un giallo (forse è più corretto definirlo un poliziesco) ambientato in Sicilia. Gli eventi si susseguono velocemente con un ritmo incalzante, che fa da contraltare alla statiticità dei tipici e incantevoli paesaggi siciliani.
I protagonisti sono due ex, un carabiniere e un poliziotto, entrambi in pensione, entrambi con trascorsi, professionali e non, che hanno tragicamente coinvolto dei familiari. La brevità del romanzo non ha permesso un lavoro di approfondimento sui personaggi che, però, risultano ben caratterizzati. Ho apprezzato molto la figura del giovane medico, che rifiuta di essere connivente con i malavitosi. Questi ultimi, invece, mi sono sembrati una rappresentazione troppo semplicistica dei cliché più in voga: grandi, grossi e stupidi, oppure fisicamente poco prestanti ma abili manovratori.
Lo stile è molto lineare e semplice ma riesce ad evocare bene le atmosfere, mi è sembrato calzante per il genere. Purtroppo ho trovato tanti refusi e diversi errori grammaticali. Un vero peccato, a cui di sicuro si potrebbe porre rimedio con una veloce revisione del testo.
I protagonisti sono due ex, un carabiniere e un poliziotto, entrambi in pensione, entrambi con trascorsi, professionali e non, che hanno tragicamente coinvolto dei familiari. La brevità del romanzo non ha permesso un lavoro di approfondimento sui personaggi che, però, risultano ben caratterizzati. Ho apprezzato molto la figura del giovane medico, che rifiuta di essere connivente con i malavitosi. Questi ultimi, invece, mi sono sembrati una rappresentazione troppo semplicistica dei cliché più in voga: grandi, grossi e stupidi, oppure fisicamente poco prestanti ma abili manovratori.
Lo stile è molto lineare e semplice ma riesce ad evocare bene le atmosfere, mi è sembrato calzante per il genere. Purtroppo ho trovato tanti refusi e diversi errori grammaticali. Un vero peccato, a cui di sicuro si potrebbe porre rimedio con una veloce revisione del testo.
Votazione: 2 stelle e mezzo.
Nessun commento:
Posta un commento