sabato 8 dicembre 2018

Recensione: I Figli di Danu. Il richiamo di Melissa Pratelli

Buongiorno sognatori, oggi Mariarosaria ci parla del primo volume de I figli di Danu di Melissa Pratelli, edito Darkzone. Curiosi di sapere che ne pensa?

Trama
Penelope Lee Johnson ha sedici anni, una famiglia ingombrante e un desiderio: entrare a Oxford. Per questo, decide di trasferirsi in Scozia e frequentare una delle scuole più prestigiose del Regno Unito. Al suo arrivo, Lee conosce i MacIntyre, che appartengono a una ricchissima e misteriosa famiglia di Edimburgo. La ragazza instaura da subito un legame molto forte con loro. Un legame inaspettato che la spinge a indagare. Ciò che non si aspetta, però, è che il loro segreto affondi le radici in un lontano passato. E ancor meno che coinvolga anche lei. Lee dovrà quindi trovare il coraggio di riscoprire se stessa e sventare la minaccia che incombe su di lei.

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Recensione (prodotto fornito dall'autore)

I figli di Danu è un romanzo che unisce il fantasy al romance. La storia comincia raccontando i sogni di Lee, l’impulsiva protagonista del romanzo, e si tinge di segreti non appena subentrano i MacIntyre, una famiglia con un antico segreto. L'approccio della ragazza con la nuova scuola, i tumulti del cuore per il primo amore, le difficoltà familiari e quelle che giungono quando scopre che in lei c'è più di quanto appare, tutto conduce il lettore lungo un percorso definito che, forse, si dilunga un po' in riflessioni e domande che lasciano sfumare la suspense generata dagli eventi. Il romanzo fa assistere, con dolcezza, alla graduale crescita dei suoi personaggi. Ben, Davon, Christine, Nathan, Lee e Andrew, sono ragazzi tra i sedici e i ventun anni, ognuno con un carattere ben definito e i dubbi tipici della propria età. 

Nathan chiuse gli occhi e sospirò. «Tempo fa mi sarei opposto con tutto me stesso. Credevo
che Ben fosse un pazzo a voler stare con Davon. Ora mi rendo conto che il pazzo ero io.» 

Sono personaggi semplici, per niente artificiosi e facili da apprezzare, anche se in alcune situazioni li ho ritenuti un po' infantili. Ciò non disturba la lettura, sia chiaro, ma forse rende la storia più adatta a un pubblico adolescente. Man mano che il romanzo procede, si intuisce un potenziale non ancora rivelato, che confido si svilupperà nei volumi successivi. Mi sarebbe piaciuto sapere qualcosa in più su Andrew, tuttavia sono certa che la storia celi ancora tante sorprese, e che ulteriori approfondimenti saranno al centro del seguito. 

«Che dovrei fare allora? Amputatemi un arto, prendetemi un organo, prendete i ricordi...»
Mi bloccai sull’ultima frase, rabbrividendo.
​Avrei rinunciato ai ricordi? Sì, se necessario lo avrei fatto, anche se speravo in cuor mio
che non lo fosse.

Valutazione 4 Stelle​

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