Sognatori, oggi il blog partecipa al Review Tour del romanzo Innamorata del mio capo di Abigail Davies edito Kiss Publishing. La nostra Meg l'ha letto e recensito per noi. Pronti a scoprire tutti i dettagli?
Trama
Confessione numero uno: sono un'imbranata cronica. Lo so, lo so, a ventisei anni dovrei aver superato la fase della goffaggine, ma a quanto pare non è destino.
Confessione numero due: il pronto soccorso è come una seconda casa per me. Non che mi faccia piacere andarci. Tra distorsioni, cadute rovinose e incidenti domestici, il personale medico mi conosce ormai alla perfezione.
Confessione numero tre: odio il sole, eppure vivo a Los Angeles. Sembra un controsenso, lo so. Per questo motivo, quando mi hanno offerto un incarico di otto settimane a New York, ho subito accettato.
Confessione numero quattro: mi sono innamorata del mio nuovo capo. Lo so, è un cliché, ma è la verità. Lui è tutto ciò che ho sempre desiderato in un uomo: affascinante, sicuro di sé, con un sorriso da togliere il fiato e una voce che fa tremare le gambe.
Confessione numero cinque: nonostante la mia cotta, sono in grado di controllarmi. Almeno per ora. Cerco di mantenere una professionalità impeccabile, anche se il suo sguardo magnetico e il suo sorriso malizioso mettono alla prova la mia resistenza. Ma sono una donna forte, e non mi lascerò sopraffare dalle emozioni... o almeno, ci proverò!
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Il parere di Meg (prodotto fornito dalla Casa Editrice senza scopo di lucro)
Otto settimane a New York, otto settimane in sostituzione in un’altra sede, otto settimane che Violet affronta come sempre nella sua vita: novità, cambiamento, ma soprattutto un lavoro che non le richiede uno sforzo eccessiva.
Per quanto infatti sia bravissima ed efficiente nel suo ruolo di assistente di direzione, lo è altrettanto nella sua estrema goffaggine, che la fa cadere, inciampare, o succedere gli incidenti più strani.
Ma Violet tutto questo lo vive da sempre come una parte di se stessa, con grande accettazione e naturalezza: per questo noi lettori la leggiamo con un sorriso e quasi vorremmo essere lì, a impedirle di sbattere contro la porta o inciampare sui suoi stessi piedi.
E quel capo affascinante proprio non va bene: perché lui della sua goffaggine non ride, e la tratta normalmente.
«Quindi c’eravamo solo io e Axel, l’uomo che mi aveva sorpreso
ad ogni passo, accogliendo con calore tutti i miei momenti strani e non
chiedendo mai di più.»
Il POV unico appesantisce un po' la lettura, anche perché in diversi passaggi è solo sulla estrema goffaggine della protagonista, lasciando il nostro “paper man” a lato, e di cui non possiamo solo che apprezzare i suoi silenzi e i suoi sguardi verso di lei.
Tutto sommato il libro rientra nei classici chick-lit, con poco meno di duecento pagine e che offrono una lettura leggera e divertente, con il giusto tocco di ironia.
Valutazione: quattro stelle.
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