lunedì 9 maggio 2022

Recensione. Tutta colpa del gatto, di Miranda Dickinson

Salve a tutti,
ho letto per voi questo dolcissimo romanzo e non vedo l'ora di parlarne.


 

Trama


A volte il destino ci mette le zampine...
Lachlan Wallace è bloccato in casa da quando un incidente d’auto ha interrotto la sua carriera militare. Davanti a lui ci sono ancora mesi di fisioterapia e la sola compagnia su cui può contare è quella del suo cane e del suo gatto. La finestra è l’unico spiraglio su un mondo che sembra essersi dimenticato di lui. Una sera, la sua attenzione viene calamitata da un bellissimo vaso di fiori, poggiato sul davanzale dell’appartamento di fronte. Quei colori sembrano risvegliare qualcosa in lui, al punto che Lachlan decide di attaccare sul vetro un cartello con un messaggio rivolto verso l’esterno.
Bethan Gwynne è arrivata da poco in città. Sta lentamente ricostruendo la sua vita, occupandosi del figlio Noah, ma la solitudine è un peso difficile da accettare. Spesso guarda fuori dalla finestra per distrarsi ed è così che nota lo splendido gatto nell’appartamento di fronte. E anche una mano che lo accarezza... Poi un giorno vede un messaggio che sembra essere rivolto proprio a lei: «Come si chiamano quei fiori?».
Lachlan e Bethan ancora non lo sanno, ma il destino potrebbe avere in serbo per loro una nuova occasione di felicità.

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Il parere di Anna Z. (prodotto fornito dalla Casa Editrice senza scopo di lucro)

 

Una parola: delizioso.

C'è proprio bisogno di romanzi così dolci, che accarezzano l'anima senza necessariamente scene di sesso spinto o meccanismi complicati.

Bethan e Lachlan in un primo momento parlano attraverso bigliettini (espediente che ho adorato alla follia), per poi finalmente cominciare timidamente a vedersi. Sono adulti, Bethan ha un figlio e un passato che le ha lasciato molti guai, Lachlan invece è un militare ferito alle prese con un dilemma etico: proteggere il compagno di una vita o dire tutta la verità sull'incidente che gli ha compromesso per sempre la gamba?

Bethan vuole, per una volta, sentirsi di nuovo donna e innamorata. Non che non ami suo figlio, ma la scoperta di quel piccolo momento tutto suo, il momento in cui si scambia messaggi con il vicino sconosciuto, è una piccola oasi di pace nel trambusto generale della sua vita e delle sue preoccupazioni. Lei vive a trecento chilometri all'ora, mentre Lachlan in qualche modo ha messo in pausa tutto per cercare di non pensare, arrendendosi quasi. L'uno sono la cura dell'altra. Bethany imparerà a rallentare e Lachlan a reagire.

Attenzione, le interazioni vere e proprie tra loro avverranno quasi alla fine, ma i palpiti che sentiremo nel frattempo saranno molto forti. Un romanzo deliziosamente coinvolgente che mi sento di consigliare a tutti. E poi c'è un gatto (anche un cane per la verità), quindi è perfetto.


Votazione: 5 stelle!

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