lunedì 29 luglio 2019

Recensione: Bad Girl di Teresa Greco

Sognatori, la nostra Mya ci parla oggi di Bad Girl, primo volume della trilogia di Teresa Greco pubblicata sotto una nuova veste dalla Queen Edizioni. Vediamo che cosa ne pensa.


Trama
 
Una doppia vita, nella quale finzione e realtà spesso si scontrano

Il mondo di Nicole Fontani è fatto di lussuria e perversione, ogni sera abbandona i panni di studentessa modello per vestire quelli di Regina Bianca. Ma cosa succede quando la studentessa incontra un uomo gentile, e la donna vogliosa è attratta da un collega sexy e irraggiungibile? La cattiva ragazza nascosta dentro Nicole scalpita per uscire allo scoperto, rischiando di distruggere delicati equilibri. L'interesse per due personalità tanto diverse la metterà a dura prova, fino a portarla di fronte a un’inevitabile scelta.
E se tutto quello in cui crede Nicole fosse solo una grande bugia? 

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Il parere di Mya (prodotto fornito dalla Casa Editrice) 

Bad girl è una storia molto forte, che affronta temi difficili e controversi, come quello della prostituzione legalizzata. Ma l’autrice è stata abilissima a confezionare un romanzo in cui la dolcezza va di pari passo con l’erotismo e i sentimenti vanno a braccetto con la pura carnalità. Bad girl è quindi molto più di una storia provocatoria e sensuale, è soprattutto una storia d'amore e di riscatto.

I personaggi ci vengono mostrati in tutte le loro sfaccettature, da quella più trasgressiva all'interno della Chess House (la casa di incontri in cui la protagonista lavora) a quella più semplice vissuta sotto la luce del sole. E così conosciamo Nicole, studentessa, amica, figlia e fidanzata, che si contrappone a Regina Bianca, una delle più richieste operatrici del sesso di Amsterdam. Due visioni molto diverse ma coerenti, che rafforzano l'idea di una ragazza decisa e disposta a qualche sacrificio pur di raggiungere i propri obiettivi, ma allo stesso tempo altruista e gentile fino in fondo, persino con chi la respinge.



«Io non so nulla di te, non so chi sei, non conosco la tua voce, il tuo nome, né tanto meno la tua storia. Ma ti prego, se un giorno avessi mai il coraggio di accettare il mio aiuto, cercami. Trovami al di fuori di tutto questo.
Non averti potuto aiutare è il mio unico cruccio.»



L’autrice è stata molto brava a destreggiarsi tra le varie sfumature di vita dei personaggi. Ho apprezzato tantissimo la metafora degli scacchi, questo gioco di bianchi e neri che permea tutto il romanzo. Nero per la vita notturna, misteriosa, trasgressiva; bianco per la vita vera, fatta di studio, lavoro, incontri, amore. Una sorta di doppia visione che mostra due facce della stessa medaglia: dovere contro spontaneità, dolore contrapposto alla felicità, istinto che lotta per sopraffare la ragione, oscurità che viene illuminata dalla luce.
Nicole vive in questa dualità, sa separare perfettamente questi due aspetti della propria vita e lo fa egregiamente, finché non si trova di fronte a due uomini completamente diversi; Torre Nera, collega scorbutico e distante che cerca di tenerla a distanza; Alex, studente disponibile e premuroso che l’ama senza chiedere niente in cambio.

Non ho mai vissuto in maniera così intensa un bacio, perché stavolta coinvolge una parte del mio corpo che fino ad ora non era mai stata toccata: il mio cuore.
 Lo amo anche io? Questo ancora non lo so. Non posso affermarlo con certezza, una parte di me pensa ancora a Torre Nera.

Nicole è un personaggio che ho apprezzato moltissimo, soprattutto per la sua coerenza dentro e fuori la Chess House, ma sono i protagonisti maschili ad aver attirato la mia attenzione. Di loro non posso dire molto senza scadere nello spoiler, per cui mi limito a dirvi che i loro sentimenti mi sono arrivati dritti nella pancia. Ho sofferto con entrambi, gioito per i traguardi, ingoiato rospi e infine sorriso per i limiti che hanno deciso di superare.

A lei ho dato il meglio e anche il peggio di me e lo ha amato comunque.

Bad Girl non è autoconclusivo, anzi, nelle ultime pagine veniamo catapultati nella vita oscura di un personaggio maschile. Assistiamo alla sua sconfitta, viviamo con lui alcuni momenti terribili fatti di angoscia e rassegnazione, comprendiamo appieno ciò che durante tutto il romanzo abbiamo solo potuto immaginare. Sono state pagine difficili da leggere, ma erano necessarie per comprendere lui e le sue scelte, introdurci drittti dritti verso il secondo volume, il nuovo capitolo di questa trilogia che spero arrivi in fretta perché ho bisogno di sapere cosa accadrà a Nicole, a lui, agli altri personaggi.

In conclusione posso dire che Bad Girl è un ottimo romanzo, nel quale si sente anche il profumo d’Italia, dato che la protagonista è di Firenze. A volte però quest’aria di casa si sovrappone un po’ troppo a quella estera e in qualche caso, come quello della laurea, sembra di partecipare a una cerimonia italiana più che olandese. Ma è solo una semplice sbavatura e con qualche piccolo ritocchino per sistemare alcuni refusi potrebbe diventerà ancor più bello, praticamente perfetto.
Sono sicura che anche il secondo volume sarà altrettanto emozionate, perché lo stile di Teresa è accattivante e diretto, mi piace molto. L’autrice sa come catturare l’attenzione del lettore e come tenerla legata ai personaggi. Perciò vi consiglio di acquistarlo, leggerlo e farvi conquistare dal mondo degli scacchi.

Valutazione: 4,5 stelle!
 


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