sabato 13 luglio 2019

Recensione: Vieni via con me di Marianna Vidal


Buongiorno, lettori. Oggi Martina ci parla di un romanzo molto complesso, una lettura non proprio leggera, a parer suo. Vediamo insieme la trama:



Per Giulia, l'amore ha il volto ed il nome di Enzo, il suo fidanzato storico, ma quando lui la lascia per sposare la sua migliore amica, lei incontra Aaron Richardson, un ricco ed avvenente imprenditore britannico che, cambiandole la vita, le permette di incontrare l'amore vero.
Per Clark, Aaron è un nome che fa ribollire il sangue nelle vene ed ha sempre pensato che il rifiuto fosse il prezzo da fargli pagare per la sofferenza subita, ma l'ostinazione di suo padre gli insegnerà che il perdono passa attraverso l'amore.
Due esistenze lontane si incontrano e si innamorano grazie alla determinazione di un uomo deciso a pareggiare i conti con la vita.
Un'immensa eredità, una lettera e un futuro da costruire guideranno i nostri protagonisti in un viaggio tra l'Italia, l'Inghilterra e il Messico alla scoperta del vero amore.

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Il parere di Martina (prodotto fornito dall'autore)

Scrivere la recensione di un libro come “Vieni via con me” non è per nulla semplice, c’è un intreccio di elementi positivi e negativi che vorrei cercare di mettere in luce, senza sminuire il potenziale che senza dubbio questo romanzo presenta.
Giulia è una venticinquenne di umili origini, che incontra un uomo con il doppio dei suoi anni, affascinante, misterioso, esperto, ma anche molto deciso su ciò che vuole. E Aaron ha deciso, vuole lei. Così le chiede di sposarla, consapevole del fatto che non gli rimanga molto da vivere. Giulia accetta, ma non conosce troppe cose dell’uomo al quale andrà a unirsi, cose che dopo la sua morte vengono a galla e la porteranno ad affrontare una vera tempesta.
Il problema principale di questo romanzo, che mi porta a non attribuirgli un punteggio pieno, è che è eccessivamente lungo. La prolissità è nemica dei lettori, questo l’ho imparato a mie spese come autrice e storco il naso come lettrice. È un vero peccato, perché la trama è ben studiata, i personaggi sono ben costruiti, i presupposti ci sono tutti, inclusi dei colpi di scena che riportano in alto la tensione. Solo che ci sono momenti completamente piatti, descrizioni eliminabili, affondi psicologici ridondanti che rischiano di far desistere dall’intenzione di arrivare alla fine. Non arrendetevi, arrivate sino in fondo perché il finale vi riserverà una sorpresa che apprezzerete sicuramente. Se l’inizio è lento e fatica a ingranare, il finale è una vera bomba. Ho apprezzato questo svelare piano piano i piani di un Aaron che non lascia nulla al caso, nemmeno dopo la sua morte, ho amato i personaggi principali e secondari, ottimamente caratterizzati. Si amano quando serve e si odiano quando la storia lo richiede. C’è un andamento altalenante nella storia d’amore principale, che spesso ci fa venire voglia di entrare nel libro e dare una spintarella ai protagonisti, ci fa arrabbiare perché, santo cielo, come diamine fanno a non parlarsi questi due? Ma a ogni domanda ecco che arriva una risposta: i dubbi, il tormento interiore di Clark, questo essere costantemente combattuto tra l’umanità dei sentimenti e il desiderio di rivalsa è stato reso perfettamente dall’autrice. Ci innamoriamo di questo ragazzo dal passato difficile, che alla fine impara a essere grato alla vita, nonostante tutto.
Non sono tematiche leggere quelle che Marianna affronta in questo romanzo, forse è questo il perché di digressioni un po’ troppo approfondite, ma l’autrice le inserisce in una trama studiata alla perfezione, dove tutti i tasselli si incastrano e alla fine tutto assume un senso. E non era facile, con tanti intrecci e tanti elementi. Se da una parte ci sono approfondimenti che avrei evitato, dall’altra avrei gradito un qualcosa in più nel passaggio dalla prima alla seconda parte. La morte di Aaron praticamente non è stata raccontata e secondo me è un peccato.
Per quanto riguarda lo stile è semplice e fluido, ho trovato qualche refuso ma niente di importante.
Il mio consiglio? Non fermatevi in questa lettura, anche se il prologo sembra non lasciare speranze, anche se a volte il ritmo si perde un poco, perché le speranze tornano e l’amore trionfa, sorprendendoci, facendoci finalmente sorridere.

Valutazione: quattro stelle!

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