sabato 27 luglio 2019

Recensione: Abbandonare l'oscurità di Tibby Armstrong (The dark Vol. 1)

Buongiorno sognatori, la nostra Mariarosaria ci parla oggi del libro di Tibby Armstrong, Abbandonare l'oscurità edito Triskell Edizioni. Vediamo insieme che cosa ne pensa.

Trama

Benjamin Fuller è un cacciatore, nato e allevato come tale. Cieco fin da bambino a causa del vampiro che ha massacrato la sua famiglia, è stato benedetto con una seconda vista che gli permette di catturare e uccidere la sua preda. Quello che il suo dono non può aiutarlo a fare è vedere arrivare la sua feroce e quasi carnale attrazione per l’uomo misterioso che sostiene di essere un altro cacciatore e il cui tocco gli provoca sia lussuria che repulsione. Quando lui ha il sopravvento, Benjamin giura che metterà in ginocchio il suo nemico.
Dopo parecchi anni passati in esilio, l’unico che può aiutare a riportare Tzadkiel Dragoumanos al ruolo legittimo che gli spetta, come Signore della Guerra, è un cacciatore cieco con riccioli dorati, il fisico agile di un ballerino e particolari cicatrici sul viso, cicatrici che Tzadkiel stesso gli ha causato vent’anni prima. Il solo profumo di Benjamin Fuller gli provoca uno sgradito impeto di desiderio insaziabile. Anche per vincere una guerra completamente soprannaturale, Tzadkiel deve resistere alla fame insaziabile di possedere la sua preda… per il momento.

Link per l'acquisto:  https://amzn.to/2Oe7NNa

Il parere di Mariarosaria (prodotto fornito dalla Casa Editrice)

Abbandonare l’oscurità è il primo urban fantasy, di tipo MM che io abbia mai letto, e devo ammettere che è riuscito a catturarmi nonostante per me fosse un genere nuovo. I personaggi sono ben caratterizzati, così come le loro intenzioni man mano che la trama si sviluppa. La storia è originale e non qualcosa di già letto e riletto, forse perché non c’è un amore che non lascia spazio a nient’altro, all’inizio, ma solo l’attrazione, mista a odio profondo, che i due protagonisti provano l’uno per l’altro.
All’inizio è un po' lento e richiede del tempo per entrare in sintonia col disprezzo di Benjamin per se stesso e per il mondo, che lo giudica a causa delle cicatrici che lo deturpano, o con il desiderio di vendetta di Tzadkiel. Tuttavia, la forza del cacciatore e quella del signore della guerra, alternata ai momenti di debolezza e alle incertezze che li rendono umani più di quanto loro stessi credono, è ciò che domina in questo romanzo ricco di azione e intrighi.
Ho apprezzato il modo in cui la cecità di Benjamin viene descritta, così come la forza e la sicurezza che traspaiono da ogni suo gesto nonostante non possa vedere ciò che lo circonda, così come mi è piaciuto il fatto che il signore dei vampiri non abbia le zanne e agisca con onore e secondo la legge creata per i figli di Polluce.
Magia e lotta per il potere sono gli elementi che rendono la trama avvincente, ma sentimenti incontrollati come il senso di colpa, misto a passione, si insinuano fino al lettore e lo spingono a divorare fino all’ultima pagina per comprendere quale sarà la scelta finale, in una lotta impari che dura da decenni, in cui la dignità si contrappone al desiderio.

“Quando giunse la sera del novilunio, la lussuria fece lo sgambetto alla ragione, corrodendo l’odio di Tzadkiel e sostituendo la vendetta con un diverso tipo di fantasia spinta dal sangue.”

Valutazione: 4 stelle!
 

 

Nessun commento:

Posta un commento