Buongiorno sognatori, la nostra Mariarosaria ci parla oggi del libro di Tibby Armstrong, Abbandonare l'oscurità edito Triskell Edizioni. Vediamo insieme che cosa ne pensa.
Benjamin Fuller è un cacciatore, nato e allevato come tale. Cieco fin da
bambino a causa del vampiro che ha massacrato la sua famiglia, è stato
benedetto con una seconda vista che gli permette di catturare e uccidere
la sua preda. Quello che il suo dono non può aiutarlo a fare è vedere
arrivare la sua feroce e quasi carnale attrazione per l’uomo misterioso
che sostiene di essere un altro cacciatore e il cui tocco gli provoca
sia lussuria che repulsione. Quando lui ha il sopravvento, Benjamin
giura che metterà in ginocchio il suo nemico.
Dopo parecchi anni passati in esilio, l’unico che può aiutare a riportare Tzadkiel Dragoumanos al ruolo legittimo che gli spetta, come Signore della Guerra, è un cacciatore cieco con riccioli dorati, il fisico agile di un ballerino e particolari cicatrici sul viso, cicatrici che Tzadkiel stesso gli ha causato vent’anni prima. Il solo profumo di Benjamin Fuller gli provoca uno sgradito impeto di desiderio insaziabile. Anche per vincere una guerra completamente soprannaturale, Tzadkiel deve resistere alla fame insaziabile di possedere la sua preda… per il momento.
Dopo parecchi anni passati in esilio, l’unico che può aiutare a riportare Tzadkiel Dragoumanos al ruolo legittimo che gli spetta, come Signore della Guerra, è un cacciatore cieco con riccioli dorati, il fisico agile di un ballerino e particolari cicatrici sul viso, cicatrici che Tzadkiel stesso gli ha causato vent’anni prima. Il solo profumo di Benjamin Fuller gli provoca uno sgradito impeto di desiderio insaziabile. Anche per vincere una guerra completamente soprannaturale, Tzadkiel deve resistere alla fame insaziabile di possedere la sua preda… per il momento.
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Il parere di Mariarosaria (prodotto fornito dalla Casa Editrice)
Abbandonare
l’oscurità è il primo urban fantasy, di tipo MM che io abbia mai letto, e devo ammettere
che è riuscito a catturarmi nonostante per me fosse un genere nuovo. I
personaggi sono ben caratterizzati, così come le loro intenzioni man mano che
la trama si sviluppa. La storia è originale e non qualcosa di già letto e
riletto, forse perché non c’è un amore che non lascia spazio a nient’altro,
all’inizio, ma solo l’attrazione, mista a odio profondo, che i due protagonisti
provano l’uno per l’altro.
All’inizio
è un po' lento e richiede del tempo per entrare in sintonia col disprezzo di
Benjamin per se stesso e per il mondo, che lo giudica a causa delle cicatrici
che lo deturpano, o con il desiderio di vendetta di Tzadkiel. Tuttavia, la
forza del cacciatore e quella del signore della guerra, alternata ai momenti di
debolezza e alle incertezze che li rendono umani più di quanto loro stessi
credono, è ciò che domina in questo romanzo ricco di azione e intrighi.
Ho
apprezzato il modo in cui la cecità di Benjamin viene descritta, così come la
forza e la sicurezza che traspaiono da ogni suo gesto nonostante non possa
vedere ciò che lo circonda, così come mi è piaciuto il fatto che il signore dei
vampiri non abbia le zanne e agisca con onore e secondo la legge creata per i
figli di Polluce.
Magia
e lotta per il potere sono gli elementi che rendono la trama avvincente, ma
sentimenti incontrollati come il senso di colpa, misto a passione, si insinuano
fino al lettore e lo spingono a divorare fino all’ultima pagina per comprendere
quale sarà la scelta finale, in una lotta impari che dura da decenni, in cui la
dignità si contrappone al desiderio.
“Quando giunse la
sera del novilunio, la lussuria fece lo sgambetto alla ragione, corrodendo
l’odio di Tzadkiel e sostituendo la vendetta con un diverso tipo di fantasia
spinta dal sangue.”
Valutazione: 4 stelle!
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