martedì 26 febbraio 2019

Recensione: SICE Polveri sottili di Fernando Santini

Buongiorno sognatori, la nostra Sonia Gi ha letto e recensito anche il secondo volume di Fernando Santini, edito DarkZone. Vediamo che cosa ne pensa.

Trama

Sergej, un killer russo sfuggito agli arresti che hanno chiuso le precedente indagine di SICE, è libero. Ora il vicequestore Gottardi deve decidere se accettare l'aiuto di ARCO, con tutto ciò che ne consegue, o se affidarsi esclusivamente ai suoi uomini.
Nel frattempo fantasmi provenienti dal passato lo portano a indagare su un traffico di rifiuti tossici molto pericolosi, che sono già costati la vita a un uomo e che rischiano di mettere in pericolo anche la vita di un gruppo di bambini. Gottardi e la sua squadra dovranno agire in cretta e con determinazione, attenti ancora una volta a intuire di chi possano fidarsi e da chi, invece, devono guardarsi.

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Recensione (prodotto fornito dall'autore)

Secondo libro di Santini sulle vicende del SICE (una Squadra speciale della polizia che si occupa di investigare su crimini efferati). Anche questo, come il primo, è auto conclusivo ma consiglio di leggerli in ordine in quanto sono legati da un filo conduttore rappresentato dalla vita degli agenti di polizia, dal rapporto conflittuale della squadra con la fazione ARCO (squadra segreta non ufficiale di specialisti/giustizieri fai da te che “affianca” in modo non richiesto e non gradito il SICE nelle indagini) e da un'indagine che si allunga dal primo libro al secondo e proseguirà nel successivo.
Santini ci racconta di un crimine che potrebbe, purtroppo, essere uscito da una pagina di cronaca reale: lo smaltimento abusivo di rifiuti tossici da parte di organizzazioni mafiose e leggendo si capisce il profondo studio che mette dietro alla costruzione della sua storia.
La narrazione ricalca quella del libro precedente: una precisa collocazione temporale (dal 18/7/2017 al 22/9/2017), la scelta di far prevalere i dialoghi sulla parte narrata, una storia incentrata prevalentemente sulle indagini e marginalmente sulla controparte dei “cattivi”, senza grandi colpi di scena (penso che un guizzo di vivacità servirebbe).
Avendo letto il libro precedente ammetto che mi aspettavo qualcosina in più, ma globalmente un discreto lavoro, peccato per qualche errore di ortografia di troppo e per alcuni cambi di scena così repentini che ti portano a dover rileggere il paragrafo per capire bene quello che sta succedendo affaticando un po' lo scorrere della storia. 

Valutazione: 3,5 stelle

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