Sognatori, oggi vi presentiamo una doppia recensione per Sotto il vischio - Il Natale di Judith Marsh di Milena Zucchetti. Pronti a scoprire tutti i dettagli?
Trama
Hertfordshire, 1816
Judith Marsh è arrivata da poco a Huntington House quando fervono i preparativi per i Dodici Giorni di Natale.
È giovane, irriverente e molto graziosa: la sua presenza non passa inosservata.
Jack Cartland e Duncan Huntington, ciascuno a suo modo e in base al proprio status, si contendono il suo interesse.
Judith saprà fare la scelta giusta?
E tu, sei un amante delle storie romantiche e non rinunci al lieto fine oppure il tuo mantra è il realismo a tutti i costi?
Divertiti a scoprire cosa succederà se la protagonista terrà la testa sulle spalle o se, invece, sognerà a occhi aperti!
Racconto regency a sfondo natalizio con doppio finale.
Avvertenza - uno dei finali non è rosa.
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Il parere di Kathleen (prodotto fornito dall'autore senza scopo di lucro)
Oggi vi parlerò della novella natalizia scritta dalla nostra Milena, di cui conosco bene la penna, dato che
ho letto tutti i suoi libri.
Proprio per questo ero curiosa di scoprire cos'avesse combinato questa volta. Insomma, si tratta di un racconto ambientato durante le feste di Natale, no? Non potrà essere complicato.
Milena, infatti, ci racconta la storia di Judith, cameriera presso casa Huntington, che non riesce proprio a stare lontana dai guai.
Judith è rimasta orfana di entrambi i genitori, ahimè troppo presto, così è costretta a svolgere un lavoro umile che non le piace perché non ha potuto finire gli studi per diventate istitutrice.
È una brava ragazza, di buon cuore, amante dei lieto fine e ha una cotta per un suo collega, lo stalliere Jack. Peccato che lui la tratti come una sorellina minore, visto il modo in cui si prende cura di lei.
Rosie, sua collega e un po' amica, si preoccupa di non venire travolta dai guai che Judith combina senza volerlo.
La sera della vigilia, infatti, Judith termina di rassettare la stanza della signorina di cui si prende cura e decide di togliersi uno sfizio: indossa uno degli abiti che la padroncina aveva scartato e si agghinda per vedere, almeno una volta, come sarebbe essere una vera signora.
Peccato che, mentre passeggia per la stanza sognando, viene scoperta dal padrone di casa e, per lo spavento, sviene.
Scopre così, che Mr Huntington è più giovane di quanto immaginasse oltre che bello, irriverente, e che ha inspiegabilmente deciso di perdonarla oltre che salvarla da un altro paio di guai.
Un biglietto, poi, ritrovato qualche sera dopo nella tasca del suo grembiule, con la richiesta di un appuntamento e una dichiarazione, mandano la curiosità di Judith a mille.
Che fare ora?
Andare all'incontro e scoprire di chi si tratta?
Rischiare il suo posto di lavoro nel caso trovasse il padrone?
E se fosse l'amico del padrone e avesse cattive intenzioni?
Judith però non resiste e decide di andare a sbirciare.
E qui, il GENIO.
In effetti mi sembrava una normalissima novella in cui doveva succedere quel colpo di scena che ti manda in brodo di giuggiole, che un po' ti aspetti ma... mai una cosa simile!
La nostra cara Milena, nel momento cruciale, ci pone davanti a due scelte: due finali diversi a seconda del nostro gusto.
E porca paletta, mi hai stesa!
Non rivelerò altro, vi sprono solo a gustarvi questa piccola chicca che non vi porterà via più di un'ora, e
che saprà trasportarvi nella Londra del 1800 e nella vita della nostra dolce cameriera. Con tutti i suoi dubbi, i suoi sogni, e nella realtà di un'epoca che ha visto sfarzo, ricchezza ma anche sotterfugi e imbrogli.
Dove l'apparenza era tutto, talvolta anche troppo.
Valutazione: 5 stelle!
Il parere di Anna Z (prodotto fornito dall'autore senza scopo di lucro)
Racconto breve e molto carino, con una parte interattiva che rende davvero interessante l'esperimento.
Anche se natalizio, ritengo possa essere letto in qualsiasi momento. Ho apprezzato in particolar modo l'attenta analisi di usi e costumi. Il racconto è realistico e molto piacevole.
Parte con un piccolo "incidente" e prosegue con delle scelte che la protagonista dovrà fare. E qui sta il bello. Il lettore può decidere che piega prenderà la storia, con due finali alternativi. Mi sono piaciuti entrambi, forse di più quello non proprio lieto. La protagonista, in effetti, non è esattamente un'eroina romantica, almeno io non l'ho percepita come tale, tuttavia il personaggio è coerente con le azioni e i entrambi i finali c'è un modo di affrontare gli eventi che giustifica decisioni e conseguenze.
Valutazione: 4 Stelle.
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