Eccoci qua, è l'ultima domenica che porta via tutte le feste (anche se io ho lavorato come al solito a parte qualche intermezzo) e da domani si ricomincia con il solito ritmo. Il che di per sé non è una cosa negativa. Ho deciso di consacrare quest'anno al completamento dei progetti incompiuti. Molte volte ho messo da parte un desiderio per fare altro, ma ora è venuto il momento di confrontarmi con le mie reali capacità.
Oddio, potrei averne ben poche, di capacità, ma credo che valga la pena tentare. Il mio famoso romanzo prosegue, ormai i personaggi mi fanno compagnia ventiquattr'ore al giorno. Non sono avvezza ai testi lunghi, ho sempre scritto solo racconti, credendo di non essere in grado di affrontare un progetto di più ampio respiro, ma ho deciso di misurarmi con i miei limiti e devo dire che l'esperienza si sta rivelando molto piacevole, non perché ne stia venendo fuori un capolavoro, ma perché mi sto affezionando a questi "omini di carta" che sono nati dalla mia testa. Beh, più che omini di carta dovrei chiamarli "omini di pixel", visto che, al momento, non credo che finiranno su carta stampata, ma tuttalpiù in un'edizione digitale, sempre se mi riesce. Ho cominciato con un progetto e sto deviando inesorabilmente dalla strada che avevo programmato, sembra quasi che la storia si scriva di sua spontanea volontà. Non so se questo sia un bene e un male, immagino che il tempo mi darà una risposta.
C'è un'altra cosa che vorrei dirvi, però. A volte la vita mette sulla tua strada le persone giuste al momento giusto. Quando a ottobre è nato il mio blog, credevo di essere la sola nerd appassionata di lettura e scrittura nell'ambito di milioni di chilometri, non mi facevo alcuna illusione di poter condividere questa mia passione con amici e conoscenti, infatti i miei followers (più numerosi su facebook che su Google+) sono in gran parte amici virtuali. E invece, sotto il mio naso, avevo una gemella. Non ci eravamo mai frequentate più di tanto e non pensavo che coltivasse i miei stessi interessi, ma un giorno, parlando del più e del meno, scopro che ha scritto non uno ma ben sei romanzi! E che, pur avendo fatto il giro delle case editrici, non ha mai coronato il suo sogno (a parte quella volta che si è pubblicata un libro a sue spese). La ragazza era un po' scoraggiata e io, con quel poco di esperienza che ho acquisito, le ho consigliato di provare ad autopubblicarsi. Lei mi chiede un parere su uno dei suoi romanzi. Io ho accettato, curiosa ma anche un po' intimorita perché, diciamoci la verità, mi ha messo in mano un pezzetto del suo cuore. E se non mi fosse piaciuto avrei avuto il coraggio di dirglielo? Ho cominciato la lettura e dalle prime righe ho subito capito che mi trovavo di fronte a un genio. Non lo dico per piaggeria, credetemi. Il romanzo che ha scritto è intenso, coinvolgente, romantico, fantasioso. La sto aiutando. Non sono un'esperta ma proveremo insieme a dare la vita (digitale) a questo romanzo. Non svelo il nome dell'autrice, al momento, perché voglio farla abituare pian piano alla sensazione che si prova a essere nominata in rete: è poco avvezza ai social e piuttosto timida, ma credetemi, credo che vi innamorerete dei suoi libri.
Questo nuovo anno comincia quindi con due progetti, il mio da completare e il suo che sta per ingranare, speriamo verso febbraio.
Molto lavoro da fare, ma tanto entusiasmo. E tanti libri ancora da recensire... ma non vi preoccupate, in un modo nell'altro mi destreggerò! ☺☺☺
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Ciao Anna, da quello che ho letto credo che il fatto che la storia stia mostrando di avere una vita propria sia positivo. In quest'ultimo anno ho scoperto un mondo di giovani autori e autrici italiani che grazie al self publishing sono riusciti a far sentire la loro voce. É un peccato che l'editoria non trovi spazio per loro perché ci sono dei veri e propri tesori che solo grazie al passaparola riescono ad arrivare a noi drogati di lettura! Quindi non arrenderti e un grosso in bocca al lupo alla tua amica, facci avere sue notizie quando pubblicherà!
RispondiEliminaGrazie! Anch'io penso che ci siano molti scrittori validi e poco rappresentati, meno male che esiste il self publishing. Come ho affermato in un gruppo di lettura, è una grande opportunità sia per gli scrittori che per i lettori. Crepi il lupo! Sto cercando di convincere la mia pupilla a manifestarsi... prima o poi dovrà fare i conti con la celebrità :-)... o, se non vogliamo esagerare, almeno con una maggiore visibilità. Chi mi conosce sa che se apprezzo una cosa la consiglio fino allo sfinimento ;-)
RispondiEliminaAlla prossima!!