Sognatori, la nostra Meg ci parla oggi del romanzo Per gioco o per destino di Rakel Van Dyken edito Always Publishing. Pronti a scoprire tutto?
Trama
L'unico modo per vincere è infrangere tutte le regole.
Con un pallone da calcio Parker è un talento naturale, ma fuori dal campo è una vera testa calda, stando alle chiacchiere. Dopo aver mollato un pugno in faccia al suo ex allenatore in diretta TV, nessuna squadra è più disposta a ingaggiarla. Adesso per realizzare il suo sogno di affermarsi come calciatrice ha bisogno di un vero miracolo o, in alternativa, dell’agente migliore del Paese: Matt.
Anche se dopo un primo incontro burrascoso convincere Matt a rappresentarla sembra una missione impossibile, grazie a qualche aiutino esterno Parker riesce nell’impresa: Matt sarà il suo nuovo agente e la allenerà per le prossime settimane, in vista dei provini con alcuni importanti club femminili.
Tutto sembra incastrarsi alla perfezione, peccato che lavorare insieme non si riveli così semplice per Matt e Parker, principalmente per colpa della chimica innegabile che si è accesa tra loro due. Eppure Parker sa che Matt è pericoloso: è un uomo potente, stringe tra le mani il destino del suo sogno più grande e in più possiede una straordinaria abilità di eludere la sua difesa e... puntare dritto al suo cuore.
Anche Matt sa che qualsiasi legame tra un allenatore e una sua giocatrice infrangerebbe pericolosamente ogni regola ed etica professionale, ma quando è il destino a scendere in campo... tutte le regole del gioco cambiano.
In amore, è il destino a dettare le regole del gioco.
Il parere di Meg (prodotto fornito dalla Casa Editrice senza scopo di lucro)
Legatissimo a sua sorella Willow, proprio da lei si ritrova ad allenare Parker Speedman, una talentuosa giocatrice con un doloroso e nascosto passato, che vuole che lui non solo la rappresenti ma la alleni.
«Non mi piaceva solo giocare a calcio, adoravo il modo in cui mi faceva dimenticare le cose brutte della vita. Era il mio obiettivo, una ragione per alzarmi la mattina. Era tutto per me, e la prospettiva che qualcuno potesse portarmi via quel sogno, mi terrorizzava. Volevo diventare una professionista. Lo desideravo da morire.»
Attraverso allenamenti durissimi, urla e litigi appassionati, tra loro nascerà non solo una profonda attrazione, ma un legame che porterà Parker a fidarsi totalmente di Matt.
«Parker era come uno scrigno che potevi continuare a riempire di monete d’oro all’infinito, ci sarebbe rimasto sempre spazio per mettercene altre.
…..
Volevo che Parker si vedesse come presto l’avrebbe vista il mondo intero: talentuosa e bellissima.»
Matt è il suo opposto compensativo: la segue nei litigi ma non contrapponendosi, ma piuttosto con ironia e provocazione, facendola sorridere, liberandola dalla paura di essere derisa.
I temi di questo secondo libro sono molto diversi; se nel primo, l’aspetto della commedia romantica è prevalente, nonostante anche in questo volume ci siano battute divertenti e spensierate, c’è però un filo che lega tutta la storia.
Rachel Van Dyken ci regala un personaggio femminile forte con Parker, che affronta in modo molto personale il serio argomento degli uomini in una posizione di potere, e di come lo usino come una forma di controllo sulla carriera di un'atleta (fenomeno oramai diffusissimo).
Come già per il primo volume, Jagger si conferma un co-protagonista perfetto, sia per il ritmo narrativo, con delle battute assolutamente impagabili, sia confermando il suo essere un vero amico con Matt, cosi come aveva già fatto con Slade.
Una storia che ci racconta, anche se con un sapiente uso del linguaggio leggero e divertente e della struttura narrativa a POV alternati in prima persona, non solo la nascita di un amore ma, soprattutto, che noi donne dobbiamo sempre avere il coraggio di denunciare i “NO”.
Il volume può essere letto indipendentemente dal primo.
Valutazione: quattro stelle e mezzo.
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