Trama:
Kami Glass è innamorata di qualcuno che non ha mai incontrato, un ragazzo con cui parla nella sua testa dal giorno in cui è nata. Questo le ha impedito di integrarsi nella sonnolenta cittadina inglese di Mestavalle, ma Kami ha fatto in modo di sfruttare la situazione a proprio vantaggio, e la sua vita sembra scorrere tranquilla, almeno finché non comincia a verificarsi una serie di eventi inquietanti.
Sinistre grida giungono dai boschi e la villa padronale che domina il villaggio torna a illuminarsi.
La famiglia Lynburn, che aveva governato la città sino alla generazione precedente per poi svanire nel nulla, è tornata. Così, all’improvviso, Kami si rende conto che il luogo che ha conosciuto e amato per tutta la vita nasconde un’infinità di segreti... e un assassino. E che la chiave di tutto potrebbe essere il ragazzo nella sua testa. Il ragazzo che è tutt’altro che immaginario e senza ombra di dubbio deliziosamente pericoloso.
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Recensione (prodotto fornito dalla Casa Editrice)
Unspoken è un romanzo che si legge senza fatica, grazie soprattutto al modo di scrivere dell’autrice che ritengo sia semplice e adatto al pubblico giovane a cui è rivolto. Nonostante il punto di vista in terza persona e i pochi dialoghi mi abbiano dato qualche difficoltà, all’inizio, e per quanto la trama, a mio parere proceda un po' a rilento, ho apprezzato molto la storia e i personaggi. Anche se si tratta di un urban fantasy i richiami al genere sono pochi e al principio si finisce col pensare a un giallo, ma da metà libro le cose cambiano e la storia svela ciò che era stato nascosto, mettendoci davanti a delle rivelazioni che cambiano completamente l’idea che si poteva avere, nel frattempo, sviluppato.
I personaggi, così come le ambientazioni, sono ben definiti. La protagonista, Kami Glass, vuole diventare una giornalista e per questo comincia a indagare sugli strani misteri che gravano su Mestavalle, la sua città. Durante l’intero romanzo il suo modo di essere spicca in modo prepotente, con battute e frasi che alleggeriscono situazioni altrimenti complicate. La ragazza si dimostra allegra, perspicace e molto tenace ma anche turbata, dal legame psichico che ha con Jared. La sua confusione aumenta quando scopre che lui non è solo frutto della fantasia ma un ragazzo vero e proprio e il suo modo di vedere il mondo cambia.
Jared, al contrario di Kami, tende a starsene isolato ed è capace solo di comunicare con quell’amica che da sempre ha nella testa e che condivide i suoi pensieri. Crede di non avere bisogno di nessun altro e quindi anche per lui è sconvolgente scoprire che Kami è reale. Teme ciò che potrebbe accadere se il rapporto con la ragazza diventasse più di ciò che è o, al contrario, finisse con lo spezzarsi.
Jared è un tipo chiuso e sospettoso, abituato a non fidarsi del prossimo, forse perché emarginato dalla sua stessa famiglia con la quale non ha un buon rapporto. Sin dall’inizio si percepisce la sofferenza dietro l’aspetto da duro ed è questa caratteristica che riesce a farlo entrare in empatia con il lettore più degli altri personaggi. Forse, proprio per questo, il ragazzo finisce col trovare in Kami il suo unico riferimento.
Jared è un tipo chiuso e sospettoso, abituato a non fidarsi del prossimo, forse perché emarginato dalla sua stessa famiglia con la quale non ha un buon rapporto. Sin dall’inizio si percepisce la sofferenza dietro l’aspetto da duro ed è questa caratteristica che riesce a farlo entrare in empatia con il lettore più degli altri personaggi. Forse, proprio per questo, il ragazzo finisce col trovare in Kami il suo unico riferimento.
“Non voglio essere sano di mente. Non voglio essere normale, insistette Jared. Voglio solo averti nella mia vita.”
Il rapporto tra i due oscilla tra alti e bassi fatti di sensazioni, intense emozioni e, soprattutto, tanti dubbi che finiscono irrimediabilmente con avvicinarli e il momento dopo allontanarli. Il loro è un rapporto incerto, anche se entrambi ci credono e in silenzio attendono di capire come tenersi stretto ciò a cui tengono.
“La mano del ragazzo si chiuse intorno alla sua, le loro dita che si intrecciavano. Dal primo, tentennante contatto, si ritrovarono improvvisamente aggrappati l’uno all’altra come se uno dei due fosse sul punto di precipitare nel vuoto.”
I restanti personaggi sono ben delineati come i protagonisti e non passano mai in secondo piano, anche quando la storia procede. Il romanzo, primo di una serie, è adatto a un pubblico giovane ma mi è piaciuto per i temi trattati, il richiamo al romanzo giallo, e la delicatezza con la quale l’autrice ha saputo affrontare i singoli passi che portano al finale aperto ma decisamente sorprendente. Consigliato.
Valutazione: 4 stelle!
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