Buongiorno sognatori, oggi ospitiamo sul blog la terza tappa del
Review Tour dedicato al romanzo di Laura Cassie, Ti prometto la felicità
pubblicato dalla Literary Romance.
Di seguito la sinossi:
Lorena ha subìto un grave incidente: è stata investita. Per lei è
inevitabile, ora, avere il controllo delle proprie giornate, delle ore,
di qualsiasi attimo. Programma tutto, annotando con dovizia di dettagli
un diario che porta sempre con sé. Ha anche un blog, che aggiorna
spesso, dove mette nero su bianco le emozioni, certa che il suo passato
non sia poi così diverso dagli utenti che la seguono. Per lei, giovane
commessa, nulla può essere lasciato al caso, pena la solitudine. Un
giorno, uscendo dal negozio in cui lavora, è letteralmente travolta da
un tizio che fa jogging. Si tratta di Matt, un musicista, soffocato
dalla recente perdita di un amico e arrabbiato con Dio oltre che con se
stesso. Ha bisogno solo di ricominciare, di aprire di nuovo gli occhi e
lasciare che torni a scorrere in lui la voglia di vivere e, perché no,
innamorarsi. A seguito del loro scontro, Lorena perde il diario e,
sorprendentemente, tutti i sogni, i desideri che ha annotato, iniziano
ad avverarsi un po’ per volta…
Recensione
(Prodotto fornito dall'autore)
Sono stata subito attratta dalla splendida copertina che
rispecchia in pieno la protagonista femminile di questa storia, Lorena.
In seguito a un incidente in cui è stata coinvolta, la vita di Lorena cambia. Lei stessa si trasforma diventando maniaca dell'ordine e del controllo.
Sente il bisogno di annotare ogni pensiero su un'agenda, di elencare una lista di cose da fare e sogni da realizzare, quasi a dover ricordarsi persino come si faccia a vivere.
In seguito a un incidente in cui è stata coinvolta, la vita di Lorena cambia. Lei stessa si trasforma diventando maniaca dell'ordine e del controllo.
Sente il bisogno di annotare ogni pensiero su un'agenda, di elencare una lista di cose da fare e sogni da realizzare, quasi a dover ricordarsi persino come si faccia a vivere.
"Voglio fare indigestione della vita anche in memoria di chi,
quel 21 ottobre 2009, non è stato fortunato come me. Ecco perché mi
sento in dovere di vivere anche per loro. Ecco perché sono diventata una
specie di maniaca del controllo. Convivo con il senso di colpa per
essere sopravvissuta e spesso me ne sento soffocata; cercare di
programmare quante più cose possibili, aiuta a placarlo, a farmi sentire
meglio anche a costo di sembrare ossessiva."
Lorena si sente tagliata fuori dai rapporti umani, limitati allo scambio quotidiano con i clienti del negozio in cui lavora. L'unica vera amica di cui si fida e su cui può contare è Elisa, anche se vive a Grosseto.
Lo scontro con Matteo, leader di una band di cui anche lei è fan, rimette in discussione le sue priorità.
La storia è semplice, lineare e si legge in poche ore. Le citazioni scelte per introdurre ogni capitolo sono azzeccate anche se la narrazione parte un po' in sordina. Ho fatto fatica all'inizio a entrare in sintonia con il personaggio femminile, all'apparenza troppo rigido, mentre quello maschile mi ha colpito da subito forse perché mi è sembrato più spontaneo.
Matt ha perso il suo migliore amico in seguito a una brutta malattia dalla quale non ha avuto scampo. Ha bisogno di una scossa che gli dia la forza di vivere anche per Giacomo. Quando conosce Lorena e scopre man mano la sua anima attraverso i pensieri che lei posta sul blog, comprende che è il momento di mantenere la promessa fatta all'amico.
"Sto cercando di mantenere fede a quella promessa con tutte le
mie forze. Il suo destino gli ha impedito di servirsene, per cui ora
tocca a me provarci. Troppo spesso si rimandano cose piacevoli,
che ci fanno stare bene solo perché oppressi dai doveri. Ma l’orologio che segna la durata della nostra vita prima o poi si fermerà e non ci è dato sapere quando accadrà. Per cui, grazie al mio
amico, ho capito che non bisogna rimandare un bel niente e che il momento giusto per fare quello che ci pare è solo questo: il presente."
che ci fanno stare bene solo perché oppressi dai doveri. Ma l’orologio che segna la durata della nostra vita prima o poi si fermerà e non ci è dato sapere quando accadrà. Per cui, grazie al mio
amico, ho capito che non bisogna rimandare un bel niente e che il momento giusto per fare quello che ci pare è solo questo: il presente."
Le vicende si snodano in Italia, nella bella e affascinante
Firenze, che ci viene presentata attraverso gli occhi e i punti di vista
di entrambi i protagonisti. Non ci sono colpi di scena o pathos,
l'intreccio è reso al minimo ed è abbastanza prevedibile ma non per
questo non è apprezzabile.
Lo stile dell'autrice è scorrevole, affronta temi delicati tra cui la capacità di accettare se stessi e di farsi accettare. Certo, avrei voluto un approfondimento di alcune situazioni, un romanticismo più delineato e un ritmo meno frettoloso sul finale.
Il racconto c'è ed è godibile però mi è mancato il sentire il dolore e le fragilità di entrambi, di provare quel buco allo stomaco che certi libri lasciano.
Resta comunque una bella storia di sentimenti e insegnamenti.
Una storia che lancia un messaggio forte, quello di vivere la vita senza programmi e giorno per giorno, vivere il presente senza rimpianti.
Lo stile dell'autrice è scorrevole, affronta temi delicati tra cui la capacità di accettare se stessi e di farsi accettare. Certo, avrei voluto un approfondimento di alcune situazioni, un romanticismo più delineato e un ritmo meno frettoloso sul finale.
Il racconto c'è ed è godibile però mi è mancato il sentire il dolore e le fragilità di entrambi, di provare quel buco allo stomaco che certi libri lasciano.
Resta comunque una bella storia di sentimenti e insegnamenti.
Una storia che lancia un messaggio forte, quello di vivere la vita senza programmi e giorno per giorno, vivere il presente senza rimpianti.
Valutazione: 4 stelle
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Grazie mille per la tua recensione e per il tempo che mi hai dedicato 😍
RispondiEliminaGrazie a te!
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