lunedì 14 ottobre 2019

Review party. Come far perdere la testa al capo, di Max Monroe

Benvenuti a un nuovo review party.  Questa volta è il turno del nuovo office romance targato Always publishing. Curiosi di conoscere la nostra impressione?



Trama

Mischiare gli affari con l’amore... non è mai una buona idea!

Georgia lavora come capo del marketing per TapNext, la app per incontri più popolare del momento. Ha una cariera invidiabile, è spumeggiante e simpatica, eppure, quando si tratta di uomini non ha proprio fortuna.
È persino obbligata a tenere un profilo suTapNext, rigorosamente anonimo, e da allora ha praticamente perso del tutto le speranze di trovare un uomo che non pensi che mandare foto di parti intime sia un modo gentile di fare conversazione. Anzi, quando riceve la quarta foto oscena in un solo giorno, decide che è il momento di rispondere a tono al profilo Sporco_Ruck. Inaspettatamente, superato “l’incidente”, l’uomo dietro il profilo si rivela brillante, divertente, persino piuttosto galante, e Georgia si trova sempre più in confidenza con lui.
Fino a che Kline Brooks, il suo bellissimo,ultra affascinante e ricchissimo capo, che ha tutti i numeri per essere il gentiluomo perfetto, non le chiede di accompagnarlo a un evento. Georgia non riesce a crederci, ma gli esiti di un solo esilarante appuntamento, di un quasi bacio e di una dose eccessiva di antistaminici, possono essere davvero imprevedibili. Kline viene colto completamente impreparato dalla connessione istantanea che lo lega alla spumeggiante Georgia.
E soprattutto viene colto impreparato quando capisce che è proprio Georgia a nascondersi dietro il profilo di Rose, la donna brillante con cui ha cominciato a scambiare messaggi su TapNext sono il nome di Sporco_Ruck.
Sarà il caso, per Kline, di rivelare questa fortunata coincidenza... o sfruttarla per conquistare una volta per tute il suo adorabile capo del marketing?

Quando la vita virtuale e la vita reale si scontrano, gli sviluppi possono essere imprevedibili!
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Il mio parere (prodotto fornito dalla casa editrice senza scopo di lucro)


Dunque. Ho dovuto davvero raccogliere le idee per scrivere questa recensione in modo soddisfacente perché... attorno a me è un tripudio di "Sì".... il mio invece è un "ni".
Chiariamoci. Io adoro le storie ironiche e adoro l'office romance, quindi probabilmente sono partita con le aspettative altissime e, forse, non è stato un bene. Ma cominciamo dall'inizio.
La trama è accattivante: relazione vera vs relazione virtuale, un equivoco e una serie di scherzi del destino portano Georgia e Kline a frequentarsi sia nella vita reale che in quella della chat per incontri. Peccato che per circa venti pagine ci sia una sorta di celebrazione fenomenologica dell'uccello. Esattamente. Kline, il protagonista, celebra il suo con queste esatte parole.


"Non sto parlando dei soliti quindici centimetri nella media.
Io parlo di grande.
E grosso.
Liscio.
Duro".


Già qui ho alzato un sopracciglio, anche perché, subito dopo, Kline mette le mani avanti e dice che in realtà, pur avendolo grosso, duro ecc. ecc, è un pezzo di pane, un vero principe azzurro. Insomma, si presenta, un po' come fanno i ragazzini delle medie al primo tema. Solo che si presenta in chiave hot. E ok. Archiviamo questa cosa. Probabilmente l'intenzione degli autori è specifica, quindi magari scoprirò il perché in seguito. Non mi piace questa auto celebrazione del pisello in prima pagina, ma forse è un problema solo mio. Forse Kline è un personaggio sopra le righe e quindi tutto questo avrà un senso. Lo penso davvero e continuo. Andiamo da Georgia, che ha appena ricevuto sulla sua chat quattro foto di piselli e tra questi un pisello gobbo e alquanto raccapricciante. La sua amica, Cass, si dispiace che non ne abbia ricevuto cinque perché, testuali parole "così ne avresti avuto uno per ogni buco e per ciascuna mano". E va bene, sorvoliamo anche qui. Cass, del resto, è veramente sopra le righe, quindi ci può stare. una fotografa, abituata a non avere orari e con una vita sessuale molto attiva. Ma Georgia no. Georgia è vergine, anche se lei stessa ammette di essere "tra le migliori nella posizione 69". Una frase che resterà nella mia testa per tutta la vita è questa:

"Sarò anche volgare, ma se io succhio te, mi aspetto che tu lecchi me"

Il che non fa una grinza, in effetti. Ma arrivati a questo punto ho alzato entrambe le sopracciglia. Cosa mi aspetterà in seguito?
Diciamo che lo svolgersi della storia è perfettamente coerente e situazioni comiche e un po' grottesche si sono susseguite con un ritmo incalzante. Ho riso di gusto con la scena del primo appuntamento (forse la più bella di tutto il libro) e ho respirato aria di romance dalla seconda metà del romanzo in poi.
Se dovessi dare un giudizio complessivo, potrei dire che sì, è un libro scritto (e tradotto) bene. Un libro che formalmente utilizza tutte le strategie narrative giuste. Un libro che ci viene presentato in una pregevole confezione. E, tutto sommato, se si esclude la prima parte, il linguaggio eccessivo va scemando per lasciare poi il posto allo sbocciare dei sentimenti dei protagonisti. Lui è adorabile, lei una combinaguai. Il problema, però, è sempre nel linguaggio che, a mio parere, non è proprio adeguato al contesto narrativo. Georgia e Kline hanno ruoli importanti, studi importanti alle spalle, non ce li vedo proprio a parlare così. Mi si può dire che nell'intimità tutto è concesso. Il problema è che parlano così quasi sempre. E vogliamo parlare del padre d lei che si chiama Dick Cummings? (lascio a voi la ricerca della traduzione). Insomma, un neo grande quanto una casa è proprio nell'abuso del dirty talking. La prima volta fa ridere, la seconda volta pure, ma se continua può urtare, cosa che ha fatto con me. Mi rendo conto, però, che è questione di gusto personale, solo che ho trovato molto poco romantiche alcune frasi, tipo questa:

"lo desidero tanto disperatamente che sceglierei di odorargli i coglioni piuttosto che non sentire per niente il suo odore"

Niente... mi cade l'entusiasmo, ma ripeto, è gusto personale. Mi piacciono le storie sopra le righe, ma un linguaggio così me lo aspetterei da Cass o Tatch (personaggi secondari eccezionali), un po' di meno da Georgia e Kline. Comunque non posso dire che sia un libro scritto male. Si fa leggere alla fine. A suo modo è intrigante e di certo c'è dietro una corretta pianificazione degli eventi. Per questo non lo boccio assolutamente, anzi darei una seconda possibilità, perché immagino che con lo spin off successivo ne vedremo delle belle (e questa volta se ci scappa un "caxx" in più sarò preparata).

Valutazione: 3 stelle!

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