Sognatori, la nostra Meg ci parla oggi del romanzo Come due fragili destini di Devney Perry, edito Always Publishing. Pronti a scoprire tutti i dettagli?
Trama
Una principessa americana. Un indigeno ribelle. Due destini distanti, intrecciati dall’amore.
Se nell’élite newyorkese esistesse una famiglia reale, i Kendrick siederebbero sul trono e sulla testa di Sofia brillerebbe luminosa una tiara da principessa. La sua è una vita da copertina – anche se non è fortunata in amore, né può definirsi una stakanovista, non avendo mai lavorato in vita sua. Quando un articolo però la umilia agli occhi di tutto il jet-set newyorkese, definendola frivola e superficiale, per Sofia arriva un brusco risveglio: come può non essersi mai accorta della mancanza di scopo che permea la sua esistenza?
In preda alla confusione, vola in Montana dal fratello e da un giorno all’altro si ritrova bloccata nel bar di Lark Cove, che le viene affidato dalla cognata proprio durante la settimana di Capodanno. È in assoluto il primo incarico di responsabilità della sua vita, e dovrà riuscire a cavarsela sotto lo sguardo austero del barman del locale, che sembra scrutare ogni sua mossa.
Nella povera riserva da cui proviene, anche Dakota Magee è un principe, per l'alta percentuale di sangue indigeno che gli scorre nelle vene. Ma Dakota ha deciso di gettare la corona per inseguire la libertà e una vita migliore. Così, lavora sodo al Lark Cove Bar e mette da parte ogni centesimo per il suo progetto di investimenti. È seccato quando si ritrova tra i piedi una principessina inconcludente che non sa spazzare il pavimento. Ma, impacciata e sull'orlo di una crisi di nervi, Sofia fa del suo meglio per rendersi utile e Dakota inizia a guardarla con occhi diversi. Dieci giorni insieme sono sufficienti per un’avventura romantica accesa dall’attrazione; tuttavia, prima che Dakota e Sofia si separino, succederà molto di più: impareranno l’uno dall’altra a scoprire ciò che manca nella loro vite, che sia una passione vera o la capacità di lasciarsi guidare dall'amore.
Ma dopo questo momento magico, come potranno due destini così lontani intrecciarsi ancora?
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Il parere di Meg (prodotto fornito dalla Casa Editrice senza scopo di lucro)
Qual è il ruolo di Sofia Kendrick? Quello di sciocca e superficiale, tipica rappresentante ricca della Upper Class di New York? Quello di sorella e figlia, senza un lavoro e dall’esistenza vuota? O quello di cognata insopportabile di Thea?
Non lo sa, Sofia ma ne è consapevole: lo leggiamo subito dalle prime pagine del libro, e questo ce la mette subito in una luce diversa, ci trasmette subito un personaggio di quelli che nelle pagine ci daranno tanto.
Andare via, andare da suo fratello Logan a Lark Cove non è solo nascondersi a leccarsi le ferite, è un cambiamento che le riserverà non poche soprese, perché Sofia inizierà la sua ripartenza proprio lì, capendo di non voler essere quella persona che appare: nel bar di Thea, spazzando pavimenti e servendo da bere, Sofia capisce che lei è anche altro.
«La mia famiglia non mi capiva. Non si rendevano conto che io ero più
fragile di loro. Non avevo spigoli o un guscio protettivo a rendermi forte. Ero
solo….me.»
Di fronte a lei c’è Dakota Magee, che lavora in quel bar per costruirsi quel futuro che vuole, che ha ben chiaro, lontano dalla riserva Blackfeet, e lui la mette di fronte alla sua incapacità ma, al tempo stesso, alla consapevolezza che lei può farcela anche senza i soldi della sua famiglia.
La storia tra Sofia e Dakota parte sì dalla parte fisica di una relazione senza impegno, ma c’è un filo che li lega, un filo fatto proprio di tutti quei mille fili di diversità che li caratterizzano: la consapevolezza di due adulti che sanno di essere lontani per tanti aspetti, ma si cercheranno ancora, e ancora e ancora perché loro lo vedono quel futuro insieme.
«Doveva esserci un futuro. Doveva esserci un modo. Le nostre vite si erano
toccate a vicenda, lasciando dei segni permanenti che nessuno di noi due
avrebbe mai cancellato.»
Due adulti che si perdono, si ritrovano, che ci mostrano tutte le difficoltà anche di una storia a distanza, con vite e caratteri diversi, ma che di quella diversità fanno il filo più forte e indistruttibile che li lega.
«Non sapevo esattamente cosa ne sarebbe stato del futuro, ma la scatola
nera era sparita.
……….
Vidi quel futuro. E risplendeva di una luce accecante.»
Molto bella la parte sulla famiglia di Dakota e le sue tradizioni, così come le motivazioni e le scelte di chi resta e di chi vuole costruirsi una vita fuori dalle riserve (in Montana ci sono molte comunità di nativi), che sono inserite nella storia in modo molto bilanciato e che ci fanno capire i vari punti di vista.
Un ringraziamento particolare va alla Always Edizioni, non solo per averci portato quest’autrice e le sue storie (continuate così!), ma anche per averci fatto vivere la bellissima storia di Sofia e Dakota attraverso l’anteprima cartacea.
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