Un visconte scorbutico.
Una cognata bisbetica.
Un mistero da risolvere…
Regno Lombardo-Veneto. 1848.
Emma Savoldi è disposta a tutto pur di scoprire la verità sulla morte dell’amata sorella.
Il Visconte Alexander Lippi Monzani non sa di essere il principale sospettato della prematura scomparsa della moglie Loretta. Freddo e scontroso, tiene lontano chiunque, ma per qualche motivo non riesce a fare lo stesso con Emma. La cognata, così diversa dalla defunta sposa, lo attrae come nessuna ha mai fatto prima. Si detestano cordialmente, pensano il peggio l’uno dell’altra, e tuttavia la passione divampa inarrestabile. Peccato che qualcuno trami nell’ombra per dividerli…
Premetto che, personalmente, non amo il cambio di punto di vista del personaggio all'interno dello stesso capitolo. Come non amo l'arrivo di un nuovo personaggio che, fino a qualche capitolo successivo, non ci lascia intuire la sua importanza, o funzione.
Chiusa questa parentesi, che rappresenta per la sottoscritta l'unica pecca al romanzo, devo dire che questa storia mi ha davvero stupita e rapita.
Per prima cosa mi ha colpita il prologo, dove facciamo la conoscenza del giovane Killian in un modo che mi ha spiazzata e mi ha strappato un sorriso.
Sorriso che è svanito quando lui è sparito già al primo capitolo.
Ma questi sono dettagli che ora non ci riguardano, ma che riportano a ciò che ho detto all'inizio: ogni tanto sbucano fuori nuovi personaggi che raccontano la loro, e poi spariscono fin quando non sarà il loro momento. Cosa un pochino spiazzante per me, ma che ho scoperto essere utile alla composizione del puzzle che rappresenta questo romanzo.
Protagonista è Emma, una giovane donna per bene, che si presenta alla porta del cognato Alex, solo dopo la morte dell'amata sorella Loretta. Morte che ha distrutto il cuore della loro madre che Emma ha dovuto accudire fino alla fine.
Nonostante il forte legame tra sorelle e il loro profondo affetto, dopo il matrimonio con Alex, Loretta ha praticamente tagliato i ponti con la sua famiglia, che a stento conosce il piccolo Markus di cinque anni.
Vista la morte prematura, e alquanto insolita, di Loretta, Emma decide di approfondire i suoi dubbi e la conoscenza del cognato, usando a suo favore la scusa che al piccolo possa servire una figura “materna” per superare questo duro periodo.
La situazione che si trova ad affrontare, però, non è per niente facile: Alex è serio e duro con tutti, ha modi bruschi persino col figlioletto che si ribella al padre e che, per questo, viene spesso messo in punizione, rischiando il collegio.
Emma è decisa a restare e ad avvicinarsi al nipote, avendo così tempo di indagare meglio e fare luce sulla vita della sorella. Sempre così solare e ben voluta da tutti, ma che ha deciso di suicidarsi senza alcun apparente motivo.
Peccato che il destino si diverta a mettere i bastoni tra le ruote alla nostra giovane e determinata protagonista. Che di coraggio ne ha davvero da vendere e che saprà far buon viso a cattivo gioco.
Difatti, sempre di punto in bianco, fa il suo ingresso nella casa di Alex la madre Sabine, scortata dalla sua pupilla Christine e dall'amato nipote Killian (sì, quello del prologo).
Sabine ha sempre odiato Loretta ed è decisa a fare qualunque cosa in suo potere per far sì che la sua figlioccia Christine, convoli a nozze con Alex, che purtroppo ha ben più di un grattacapo da gestire.
Emma e Alex infatti non riescono mai ad avere una discussione civile. Si scontrano ogni volta che si incontrano. Troppo caparbi e cocciuti, fermi sulle loro convinzioni. Non vanno nemmeno d'accordo sul modo di educare Markus, che non impiega molto ad affezionarsi alla zia appena conosciuta.
Sabine, scoperta la presenza di Emma e il legame con la defunta nuora, esprimerà tutto il suo disprezzo nei suoi confronti, e giocherà ogni asso possibile per toglierla da mezzo, convinta che sia solo una cacciatrice di dote, proprio come la sorella.
Ma Emma è così genuina e solare, e gentile ed educata, che saprà ribattere colpo su colpo alle sue angherie e farà presto breccia nei cuori di tutti.
Oddio, pare che vi stia raccontando una storia banale, vero?
Scusatemi, perché è solo il preludio di quello che vi troverete a vivere al fianco di Emma e Alex.
I personaggi che entreranno in scena non sono finiti e tutti hanno qualcosa da dire che potrete scoprire solo leggendo.
E fidatevi quando vi dico che non siete davanti a una storia normale, e che l'autrice vi saprà catapultare alla vigilia delle Cinque giornate di Milano (quelle in cui si è fatta la storia) come se foste sul campo.
Ci sono intrighi politici nascoste tra queste righe, scorci di vita dei più bei salotti nobiliari, misteri e spie. Capricci dei nobili e lotte al potere, paure, incomprensioni e tanto amore. Specialmente quello che Emma porta nel cuore e che regalerà al suo nipotino, così bisognoso di qualcuno che lo ami e lo guidi.
Ci saranno nuove consapevolezze e prese di coscienza. Misteri svelati, e vendette da portare a termine.
Avrete tra le mani una lettura che vi terrà incollati alle pagine, che vi lascerà col fiato sospeso e vi farà provare odio e amore in egual misura. Sono sicura che, arrivati alla fine, avrete voglia di calpestare coi vostri piedi qualche personaggio, a qualcun altro vorrete dare una pacca sulla spalla mentre altri li vorrete abbracciare. Perché è come se diventassero vostri amici e alzerete gli occhi al cielo e imprecherete per le scoperte fatte o per i discorsi che proprio vi andranno di traverso.
I personaggi sono caratterizzati in modo impeccabile e sapranno regalarvi immense emozioni. Vi sfido a dire di no una volta terminata la lettura.
Un'avventura piacevole che vi saprà tenere buona compagnia e che vi consiglio.
Valutazione: 4
stelle.
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