Sognatori, la nostra Meg ci parla oggi del romanzo di Ellie Wade, Ti amo, London, terzo volume della serie Cuori Imperfetti edito Hope Edizioni. Vediamo insieme tutti i dettagli.
TRAMA:
Imperfetta.
Credevo che il nostro amore fosse un “per sempre”.
Eppure...
È per questo motivo che me ne sono andata.
Ora sto inseguendo il mio sogno, ma nulla sembra avere più senso, se Loïc non è al mio fianco.
Non sono completa senza di lui. Non sono io.
Non riesco nemmeno a respirare.
Imperfetto.
Lei non c’è più.
Non potevo costringerla a combattere contro i miei nuovi demoni.
Eppure...
Senza London al mio fianco, non posso respirare, non posso lottare, non posso vivere.
Ma non voglio distruggerla.
Non tornerò da lei, finché non sarò davvero l’uomo che London si merita.
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Il parere di Meg (prodotto fornito dalla Casa Editrice senza scopo di lucro)
Non sono forti, nessuno dei due ed entrambi scendono in un buio sempre più profondo che li avvolge, arrivando quasi al punto di sopravvivere senza un senso.
«Quando scopri cosa significa amare qualcuno con ogni fibra del proprio essere, non si può tornare quella che si era prima. Dopo aver provato il vero e sincero amore, le cose che prima davano uno scopo alla mia vita, adesso mi sembrano insignificanti.»
In questo ultimo volume della loro storia il cambiamento della protagonista è totale: è una donna completa London, al punto da cambiare interamente la sua vita ma non per dimenticare Loïc, anzi: il trasferimento a Losa Angeles le fa capire che è stata fortunata ad amare così e che quell’amore vero e totale resterà sempre in una parte di lei.
La parte più bella, a mio personalissimo parere, è però quella sui Veterani e su come Loïc affronta quanto ha vissuto in Afghanistan, compresa la morte del suo migliore amico; le sue paure e i suoi incubi sono quelli di tutti coloro che hanno scelto di dare la vita per il proprio paese e che spessissimo vengono poi dimenticati al loro ritorno.
Piano e poco alla volta Loïc si riprenderà la sua vita giorno per giorno: passerà infatti qualche anno per poi ritrovarsi con London e l’intreccio narrativo è tale che la lettura scorre fluida senza eccessive ripetizioni o salti temporali.
La loro è una storia che arriva non tanto al lieto fine quando alla condivisione della realtà, della vita come dolore e gioia, come amore e separazione, come nascita e morte.
«A volte si prega perché avvenga un miracolo e questo non accade. Poi, altre volte, quando non si sa di averne bisogno, lo si riceve comunque. Ora, quasi vent’anni dopo, conosco finalmente la verità. L’unica e sola cosa che importa è l’amore. L’ho avuto fin dall’inizio e ora finalmente ci credo.»
Valutazione: quattro stelle e mezzo.
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