Sognatori, la nostra Meg ci parla oggi del romanzo di Lorella Diamante, Crashed Ice edito Dri Editore. Vediamo insieme dettagli e opinione.
Trama
Sono la stella più luminosa dell'hockey americano, ma il mio mondo è in frantumi.
Dopo un pugno in faccia al mio capitano sono fuggito via, lontano da casa e dalla mia squadra.
Non sono pentito.
Ho accettato una sfida quasi impossibile per riprendermi in mano la carriera.
E in tutto questo casino due occhi sinceri e pieni di mistero si insinuano nella mia vita come lame sul ghiaccio.
Io rincorro il mio futuro.
Lei scappa dal suo passato.
Mi chiamo Ian Newell e questa è la mia vittoria.
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Il parere di Meg (prodotto letto in ku)
Helena, la protagonista, è all’apparenza una giovane ragazza madre, che vive in un semi-interrato, lavorando come cameriera; Ian è lo sportivo, ricco e donnaiolo, che per caso finisce a mangiare nel locale dove lei lavora a Toronto. E fin qui sembrerebbe il solito sport romance, con una trama letta e riletta. Ma come ho scritto è all’apparenza: Helena è una donna che, nonostante abbia subito una violenza, la peggiore che possa capitare ad una donna, ha scelto sua figlia e il suo amore per lei.
Con grande fatica vive la sua volontaria solitudine proprio per proteggere la piccola Nina e l’incontro con Ian le fa capire che forse c’è ancora una possibilità per lei, che può ancora sentirsi “normale”.
«Dopo anni e anni di solitudine e di paura avevo trovato un ragazzo che mi ispirava fiducia, simpatia e un’attrazione spaventosa. Non volevo sprecare quell’occasione. Perché quella sembrava: un’altra occasione, o forse la prima. La vita mi stava dando una chance di ricominciare tra mille difficoltà, ma se non avesse accettato mia figlia non ci sarebbe stata nemmeno la speranza.»
Ian ha un passato di solitudine familiare: figlio a sua volta di due atleti di successo, che nella genitorialità hanno visto solo un intoppo alle loro rispettive carriere, famoso e talentuoso a sua volta, cerca un nuovo inizio a Toronto.
«Eravamo uguali noi due. Sorrisi amaramente per quella conclusione tanto banale quanto sorprendente. Ian era un campione e un leader sul ghiaccio, ma nella vita di tutti i giorni era un ragazzo ferito dalle persone che avrebbero dovuto proteggerlo, esattamente come me.»
«Mi fissò con quegli occhi azzurri così belli, così tristi e così pieni di …amore. Di nuovo ebbi quella sensazione meravigliosa di essere amato e voluto. Mi guardava con una tale intensità in certi momenti. Chissà se me la meritavo.»
I POV sono alternati in prima persona, con dialoghi fluidi, che ci regalano una lettura piacevole.
Questo secondo volume è slegato dal primo, sia per la tipologia di sport che personaggi e può essere letto autonomamente.
Valutazione: cinque stelle.
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